James Dean
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James Dean, 60 anni fa moriva il ribelle d'America e nasceva il mito - Foto

Ha partecipato a soli tre film da protagonista e soltanto uno era già uscito prima della sua prematura scomparsa. Ma è stata subito leggenda

Sulla strada, nei pressi della città di Cholame (California), all'incrocio tra la Route 46 e la 41, il 30 settembre 1955 perdeva la vita James Dean, il "ribelle d'America".
La sua Porsche 550 Spyder argentata si scontrava con la Ford Tudor bianca guidata da un giovane studente rimasto praticamente illeso. A bordo con l'attore americano c'era il suo meccanico Rolf Wütherich, gravemente ferito ma sopravvissuto. Dean riportò lesioni gravi, tra cui la rottura del collo. Probabilmente morì poco dopo il colpo. Da lì si aprirono le porte del mito. 

James Dean è diventato un'icona di bellezza congelata nel tempo, simbolo di una giovinezza provocatoria e allo stesso tempo vulnerabile e dolente.
Scomparso a 24 anni, ha partecipato a soli tre film da protagonista e, prima della sua prematura morte, solo La valle dell'Eden era già uscito al cinema.
Questo lungometraggio fu sufficiente perché Dean venisse considerato uno dei più grandi giovani talenti di Hollywood e perché ricevesse la prima nomination all'Oscar postuma della storia degli Academy Awards. 

Gioventù bruciata di Nicholas Ray uscì un mese dopo la sua morte e conferma le doti di Dean. Dramma che parla alla generazione americana post-bellica, il suo titolo originale Rebel Without a Cause rafforza la leggenda di James Dean di "ribelle senza una causa". Pellicola diventata cult, è considerata "maledetta" anche per le morti premature e violente degli altri due protagonisti Natalie Wood, annegata, e Sal Mineo, accoltellato.

Nel 1956 e già diventato film mito fu rilasciato Il gigante di George Stevens, le cui riprese erano in fase finale quando avvenne il terribile incidente. James Dean ruba la scena alla coppia Elizabeth Taylor e Rock Hudson. Oscar alla migliore regia e, tra le dieci nomination, un'altra postuma al bello e dannato. 

Il tormento che ha sempre accompagnato i personaggi cinematografici di Dean potrebbe aver trovato ispirazione dalla sua infanzia: sua madre morì di cancro quando lui aveva 9 anni e suo padre decise di non prendersi cura del piccolo, affidandolo ad alcuni parenti di una fattoria dell'Indiana.

Che ne sarebbe di James Dean se non fosse morto così giovane? Sarebbe il mito che è diventato?
A 60 anni dalla sua morte lo ricordiamo con questa gallery fotografica.

Ansa
Elizabeth Taylor e James Dean nel film "Il gigante" (1956) di George Stevens.

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Simona Santoni

Giornalista marchigiana, da oltre un decennio a Milano, dal 2005 collaboro per Panorama.it, oltre che per altri siti di testate Mondadori. Appassionata di cinema, il mio ordine del giorno sono recensioni, trailer, anteprime e festival cinematografici.

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