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Economia

Le 10 città più economiche del mondo

Ecco dove si può risparmiare senza tagli allo stile di vita, secondo Ubs

La ricerca

Costano poco, si vive bene. La banca di investimento Ubs ha preso in considerazione il costo della vita per una famiglia di tre persone, monitorando i prezzi di 122 beni e servizi, gli stipendi e la capacità di acquisto in 71 città del mondo. Rilanciate da Forbes, ecco le prime dieci città dove vivere costa meno: il valore base di 100 rappresenta il costo della vita a New York, eletta a unità di misura. L’elenco completo è disponibile al seguente link.


10 - Varsavia: 39,6/100

Se l’incertezza politica proietta qualche ombra sul futuro economico, le previsioni stimano un andamento positivo per il Paese, grazie a una forte componente di consumo privato e a un mercato del credito dinamico. Il Pil 2015, secondo le stime, dovrebbe registrare una crescita del 3,5%, ovvero uno dei risultati più sani ed equilibrati in Europa.

9 - Il Cairo: 38,7/100

Nonostante l’instabilità politica e l’inflazione che gravano sui suoi cittadini, la capitale egiziana offre agli stranieri che la scelgono come residenza affitti, generi di prima necessità, alimentari e trasporti a prezzi molto più bassi che in altre capitali.

8 - Budapest: 38,6/100

La nuova leadership politica ha adottato una tassa unica del 15% per incentivare la crescita economica. La crescita è migliorata, ma non è ancora dinamica come quella della Polonia.

7 - Mumbai: 37,2/100

I costi per lavorare e vivere a Mumbai sono fra i più bassi del mondo e, nonostante le buone previsioni per l’andamento economico del Paese, tendono a crescere più lentamente rispetto a quelli di altre città. Dinamica e cosmopolita, è la capitale commerciale e dell’intrattenimento in India, cosa che ne fa un’opzione interessante per gli stranieri a patto di riuscire a convivere con la città più popolosa dell’India (12,5 milioni di abitanti) e quella a più alta intensità di abitanti del mondo: 31mila per chilometro quadrato.

6 - Riga: 37,1/100

La città baltica è considerata un’alternativa economica e sicura. La sua economia è particolarmente legata a quella finlandese. Il reddito medio pro-capite si aggira su 13mila dollari annuali e gli economisti prevedono un incremento del Pil del 3,2% quest’anno.

5 - Nuova Delhi: 36,9/100

E’ uno dei mercati immobiliari globali emergenti, una fra le città con il più alto Pil pro-capite dell’India e deve la propria ricchezza al settore terziario che rappresenta il 78% del suo giro d’affari. Non a caso, infatti, ospita gli uffici di numerose organizzazioni internazionali come Unesco, Unicef, Fao e Banca Mondiale.

4 - Praga: 36,4/100

Stabile e accogliente, la capitale della Repubblica Ceca beneficia delle politiche monetarie di Bruxelles, del calo del prezzo del greggio e della ripresa dei consumi. La crescita del Pil è prevista a +2,5% per il 2016, in frenata rispetto a +3,5% stimato per l’anno appena concluso.

3 - Bucarest: 34,5/100

Terzo posto per la capitale della Romania. Reddito medio pro-capite a 8mila dollari l’anno, in linea con quello di Johannesburg. Lo scorso autunno, il parlamento ha approvato un tagli dell’Iva che è passata dal 24 al 20% con l’obiettivo di arrivare al 19% nel 2017.

2 - Kiev: 30,3/100

La capitale ucraina ha sofferto il peso della guerra con la Russia e dunque sconta un forte rallentamento dell’economia, un’alta inflazione e un calo del reddito medio mensile che è passato dai 655 dollari del 2013 ai 314 del 2015. Nell’ultimo anno, inoltre, la qualità della vita nella città è calata. Dalla sua, però, Kiev ha il fatto di essere una fra le città più antiche dell’Europa e una fra le capitali occidentali più verdi con oltre il 60% del territorio non urbanizzato.

1 - Sofia: 30/100

Un mercato immobiliare più economico di quello di Kiev assicura alla capitale della Bulgaria il primo posto. Le previsioni danno il Pil in crescita dell’1,8% nel 2015 e del 2,1% quest’anno. La città, però, sconta il peso di un calo della qualità della vita e della sicurezza.

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Stefania Medetti

Sociologa e giornalista, ho barattato la quotidianità di Milano per il frenetico divenire dell'Asia. Mi piace conoscere il dietro le quinte, individuare relazioni, interpretare i segnali, captare fenomeni nascenti. È per tutte queste ragioni che oggi faccio quello che molte persone faranno in futuro, cioè usare la tecnologia per lavorare e vivere in qualsiasi angolo del villaggio globale. Immersa in un'estate perenne, mi occupo di economia, tecnologia, bellezza e società. And the world is my home.

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