Il nuovo Prometeo è in edicola
Processi mentali e biologici, le fiabe dei fratelli Grimm e una lunga e avvincente avventura all'antropologo francese Marc Augé: questo e molto altro nel nuovo numero del magazine diretto da Valerio Castronovo
“Del maggio ’68 mi ricordo questo: io lì, in un’Africa sperduta e rurale, sento dire da una radio gracchiante che il generale De Gaulle è scappato a Baden Baden”. È solo uno dei tanti ricordi con cui Marc Augé, in una lunga intervista a Prometeo, intreccia la sua biografia personale e la sua ricchissima produzione teorica.
Oltre al celebre antropologo francese, il trimestrale di scienze e storia della Mondadori, diretto da Valerio Castronovo, mette in campo altri contributi di spessore. Sul nuovo numero, oggi in edicola, il neuroscienziato Alberto Oliverio analizza i processi mentali e biologici che governano la nostra percezione, mentre Francesco Marchioro, storico esperto in psicanalisi, rivela il senso nuovo delLibro Rossodi Jung.
Su Prometeo anche una rilettura critica delle fiabe. Se qualcuno pensa che, per esempio, quelle dei Fratelli Grimm siano un repertorio cristallizzato, dovrà ricredersi: Jack Zipes, docente di letteratura nel Minnesota, spiega in che modo gli stessi autori ne elaborarono più versioni, tanto che oggi nessuno conosce quelle originarie.
Altri contributi: la scrittrice Francesca Schaal presenta la figura geniale di un artista poliedrico come Gaspare Manos, mentre Anna Chiarloni, docente di letteratura tedesca a Torino, torna sul concetto di identità nazionale con un intervento denso di riferimenti e citazioni: è una carrellata di spunti critici, che focalizza il tema proprio a partire dalla riunificazione delle due Germanie e dalle innumerevoli contraddizioni che segnano la vocazione a “essere europei” nello scenario del mercato globale.
Infine, nell’iconografico del nuovo numero, Pepa Sparti presenta “Il male di vivere” di Edvard Munch, con dodici bellissime 12 tavole del pittore norvegese.