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Una giornata della memoria, ad Auschwitz

Un gruppo di sopravvissuti allo sterminio nazista in visita all'ex campo di concentramento in Polonia, 70 anni dopo la liberazione

Sett'antanni dopo la liberazione del campo di concentramento nazista di Auschwitz-Birkenau, 300 sopravvissuti allo sterminio, per la maggior parte ultranovantenni, parteciperanno domani, 27 gennaio, a una commemorazione in occasione della Giornata della memoria. Insieme a loro, Capi di Stato e rappresentanti delle istituzioni ricorderanno la data-simbolo in cui le truppe sovietiche fecero ingresso nel più celebre Lager nazista - dove vennero imprigionati e uccisi milioni di ebrei, oppositori politici, prigionieri di guerra, omosessuali e zingari - liberando i pochissimi ancora vivi. In queste foto vediamo un gruppo di questi sopravvissuti giungere all'ingresso di Auschwitz (Oświęcim), in Polonia, e visitarne gli spazi, oggi divenuti museo della memoria.


La giornata della memoria, 2015


Angela Merkel
La cancelliera tedesca Angela Merkel, partecipando oggi con alcuni sopravvissuti a una commemorazione a Berlino, ha affermato: "Quel che è accaduto ci riempie di grande vergogna. Perché sono stati i tedeschi a rendersi colpevoli di tanto dolore: non dobbiamo dimenticare che i molti milioni di vittime sono una nostra colpa", aggiungendo: "Abbiamo la responsabilità di comunicare quanto noto su quelle atrocità e di tenere viva la memoria". La leader tedesca ha inoltre affermato: "È una vergogna che alcune persone in Germania vengano ancora offese e attaccate solo perché di religione ebraica". Anche il Parlamento tedesco ricorderà domani la liberazione di Auschwitz con una cerimonia apposita. Già oggi il presidente del Bundestag, Norbert Lammert, e il presidente della Repubblica federale, Joachim Gauck, hanno incontrato alcuni studenti insieme alla sopravvissuta Marian Turski, una giornalista polacca.


In Parlamento e nelle scuole
Il Parlamento italiano celebra la giornata della Memoria, 27 gennaio, (quest'anno a 70 anni giusti dalla liberazione di Auschwitz).

In mattinata alla Camera, dove il presidente del Senato Pietro Grasso, nell'esercizio delle funzioni di presidente della Repubblica, verranno consegnate le medaglie d'onore a sette cittadini italiani deportati e internati nei lager nazisti.
Alla cerimonia a Montecitorio, domani mattina alle 10, saranno presenti la presidente della Camera, Laura Boldrini e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio.

A Montecitorio sarannoi presenti centinaia di studenti, e prenderanno la parola, oltre a Laura Boldrini, presidnete della Camera, il presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna, tre studenti e il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini.

Nel corso della celebrazione verrà proiettato un filmato prodotto da Rai Storia con immagini dei campi di concentramento, intervallato da racconti dei sopravvissuti.
Sono previsti inoltre un intermezzo musicale della cantante Ute Lemper, accompagnata dalla pianista Vana Gierig e un altro della violinista Francesca Dego.
Prima dell'intervento conclusivo, in aula, Grasso consegnerà i premi alle scuole vincitrici della XIII edizione del Concorso "I giovani ricordano la Shoah".

Studenti protagonisti anche nelle scuole: il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini e il presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane, Renzo Gattegna, nei giorni scorsi hanno inviato ai dirigenti scolastici una lettera congiunta con l'invito a realizzare "iniziative finalizzate a una celebrazione non rituale del Giorno della Memoria, per onorare e ricordare le vittime della Shoah e riflettere insieme sui valori fondanti di una moderna società civile".

Commemorazioni e momenti solenni sono previsti domani nei Consigli regionali e comunali. Anche la Cassazione ricorderà le vittime della Shoah in ognuna delle aule di giustizia dove di celebreranno i processi. Molti anche i concerti, spettacoli e convegni.


JOEL SAGET/AFP/Getty Images
Oswiecim, Polonia, 26 gennaio 2015. La scritta "Arbeit macht frei" (Il lavoro rende liberi) campeggia sul cancello di ingresso del campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau.

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