Venezuela: chi sono Lòpez e Ledezma, i leader dell'opposizione
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Venezuela: chi sono Lòpez e Ledezma, i leader dell'opposizione

Leopoldo Lopez e Antonio Ledezma, i due oppositori-simbolo del Venezuela, avevano rivolto appelli a non votare domenica per l'Assemblea costituente

Leopoldo Lopez e Antonio Ledezma sono i due oppositori-simbolo del Venezuela ed erano entrambi ai domiciliari. Entrambi avevano rivolto appelli, nell'ultima settimana, a non votare domenica per l'Assemblea costituente convocata da Maduro.

L'arresto di Lopez

La moglie di Lopez, Lilian Tintori, ha scritto che gli agenti "hanno portato via Leopoldo da casa": "Non sappiamo dove si trovi. Maduro è responsabile se succede qualcosa", ha aggiunto. In carcere dal 2014 per istigazione alla violenza di piazza e altre accuse, Lopez si trovava ai domiciliari dall'8 luglio.

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Leopoldo Lopez, in una sillohuette di cartone duranta la manifestazione a Caracas
Lilian Tintori, la moglie di Lopez
Leopoldo L\u00f3pez18 febbraio 2014. Il leader dell'opposizione Leopoldo López circondato da soldati della Guardia nazionale bolivariana nella Plaza Caracas della capitale, in Venezuela.EPA/MIGUEL GUTIERREZ
Leopoldo L\u00f3pez17 gennaio 2012. Leopoldo López risponde alle domande dei giornalisti in veste di pre candidato presidenziale, dopo un dibattito con gli altri pre candidati della coalizione dell'opposizione Mesa de la Unidad Democratica (Tavola rotonda per l'Unità democratica) per la presentazione del loro programma governativo a Maracaibo, in Venezuela.EPA/Eduardo Mayorca
Leopoldo L\u00f3pez12 febbraio 2014. Il leader del Partito della volontà popolare (VP), Leopoldo López, durante una conferenza stampa all'indomani di una giornata di proteste antigovernative a Caracas, in Venezuela. EPA/MIGUEL GUTIERREZ

Leopoldo L\u00f3pez
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6 ottobre 2011. Leopoldo López durante una conferenza stampa a Brasilia, dopo un incontro con i parlamentari del Brasile, durante cui ha definito le successive elezioni del 2012 come una "reale occasione" per "sconfiggere l'allora presidente Hugo Chavez.
Leopoldo L\u00f3pez5 December 2009. Leopoldo López parla da un palco durante il lancio del "Movimiento Voluntad Popular" a Valencia, in Venezuela.EPA/DAVID FERNANDEZ
Leopoldo L\u00f3pez12 luglio 2008. Leopoldo López partecipa a una manifestazione antigovernativa di studenti e membri dell'opposizione a Caracas in Venezuela, nelle vesti di sindaco del distretto Chacao della capitale, dopo che la sua candidatura a sindaco del Distrito Metropolitano de Caracas è stata rigettata da un organo amministrativo insieme a quella di altri oppositori di Chávez. EPA/IVAN GONZALEZ
Leopoldo L\u00f3pez5 December 2009. Leopoldo López parla da un palco durante il lancio del "Movimiento Voluntad Popular" a Valencia, in Venezuela. Il partito formato dall'ex sindaco di Chacao, distretto di Caracas, e da altri leader dell'opposizione del Venezuela è nato dalla volontà di "superare la povertà e garantire la democrazia"nel Paese. EPA/DAVID FERNANDEZ
Leopoldo L\u00f3pez2 dicembre 2007. A Caracas, in Venezuela, Leopoldo López, all'epoca sindaco del distretto Chacao della capitale, partecipa a una manifestazione in attesa dei risultati del referendum sulla riforma costituzionale voluta dal presidente Hugo Chávez, che ha eliminato i limiti al numero di mandati presidenziali. EPA/LEONARDO NOGUERA
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Antonio Ledezma ERNESTO BENAVIDES/AFP/Getty Images

Dal 6 aprile 2017, denunciano la moglie Lilian Tintori e gli avvocati di López, nessuno è riuscito a parlare con lui. Nella notte tra il 3 e il 4 maggio si sono velocemente diffuse in rete delle voci su un suo trasferimento in un'ospedale militare di Caracas, rafforzate da un tweet del senatore statunitense Marco Rubio, già candidato alle ultime primarie del Partito repubblicano. 

Leader del movimento Voluntad Popular, è tra le figure più note dell'opposizione venezuelana


L'arresto di Ledezma

Nove uomini del Sebin sono entrati nella casa di Ledezma, sindaco di Caracas leader della formazione Abp e agli arresti domiciliari dall'aprile 2015, senza nessun ordine e lo hanno portato via (nel filmato si vede che è spintonato) dinanzi agli occhi dei tre figli, Victor, Vanessa e Antonieta.

Poche ore prima dell'arresto, Ledezma aveva rifiutato la sfida lanciata dal presidente Maduro all'opposizione perché si presentasse alle elezioni regionali previste per la fine dell'anno e rimandate già in due occasioni.

Ledezma era stato arrestato nel febbraio 2015, accusato di cospirazione e associazione a delinquere; dopo due mesi nel carcere militare di Ramo Verde aveva ricevuto una "misura cautelare sostitutiva della liberta'" e per motivi di salute attualmente era agli arresti domiciliari (ma quasi due anni e mezzo dopo il suo arresto, Ledezma non è stato ancora condannato).


Chi è Leopoldo Lopez

Nato a Caracas nel 1971 da una famiglia benestante, Leopoldo López ha studiato negli Stati Uniti, dove ha conseguito un master alla John F. Kennedy School of Government dell'Università di Harvard. Di professione economista, è stato sindaco di Chacao, un distretto di Caracas, dal 2000 al 2008. Eletto per il primo mandato con il 51%, quattro anni dopo ha ottenuto l'81% dei consensi.

Al termine del suo secondo mandato, si è candidato a Alcalde mayor de Caracas, la più alta carica amministrativa del distretto metropolitano della capitale. Dato per favorito, la sua candidatura viene rigettata da un alto organo amministrativo che lo dichiara incandidabile, perché macchiatosi di "corruzione e uso improprio di fondi pubblici".

Nel 2009 lascia Primero Justicia, il partito guidato da Henrique Capriles, e fonda il Movimiento Voluntad Popular. Nelle elezioni parlamentari del 6 dicembre 2015 la coalizione Mesa de la Unidad Democratica (Tavola rotonda per l'Unità democratica), da lui guidata, ottiene la maggioranza assoluta dei seggi: un primo schiaffo al partito chavista di Maduro.

Perché era in carcere

Accusato dalle autorità di essere il responsabile degli incidenti scoppiati al termine di una manifestazione studentesca svoltasi il 12 febbraio 2014, dopo diciannove mesi dai fatti, Leopoldo López è stato condannato a quasi 14 anni di carcere per istigazione alla violenza. Durante la protesta i manifestanti avevano assaltato la sede della Procura di Caracas e due di loro erano morti durante i tumulti, insieme a un dirigente del partito di Chavez.

Un'inchiesta giornalistica aveva fatto cadere l'iniziale accusa secondo cui sarebbe stato responsabile anche di triplice omicidio, non riuscendo però a demolire l'intero castello di menzogne costruito dalla Procura. 

Consegnatosi spontaneamente sei giorni dopo gli incidenti, ha sempre sostenuto che la sua fosse una lotta nonviolenta e pacifica e che le accuse contro di lui erano minate da un vizio persecutorio, dichiarando: "se andare in prigione può servire a svegliare nel popolo la volontà di cambiamento verso pace e democrazia, allora ne sarà valsa la pena".


Lilian Tintori, moglie di Lopez, tra i manifestanti contro Maduro

Venezuela proteste contro Maduro24 aprile 2017. Da sinistra, Mitzi Capriles, moglie del sindaco di Caracas, Antonio Ledezma; la leader dell'opposizione MarÌa Corina Machado; Lilian Tintori e MarÌa Antonieta de López, moglie e madre del leader dell'opposizione Leopoldo López, in carcere dal 2014; e Helen Fernandez, sindaco in carica di Caracas, nel corso di una manifestazione antigovernativa lungo una strada della capitale, in Venezuela.EPA/MIGUEL GUTIERREZ

Lilian Tintori, moglie di Lopez, tra i manifestanti contro Maduro

Venezuela proteste contro Maduro19 aprile 2017. Lilian Tintori, moglie del leader dell'opposizione incarcerato, Leopoldo Lopez, partecipa con Freddy Guevara, il primo vicepresidente dell'Assemblea nazionale del Venezuela, alla grande manifestazione contro il presidente Maduro a Caracas, in Venezuela. FEDERICO PARRA/AFP/Getty Images

Lilian Tintori, moglie di Lopez, tra i manifestanti contro Maduro

Venezuela proteste contro Maduro26 aprile 2017. Lilian Tintori, moglie del leader dell'opposizione incarcerato dal 2014, Leopoldo Lopez, partecipa a una protesta anti Maduro a Caracas, in Venezuela, indossando una maschera antigas. EPA/CRISTIAN HERNANDEZ

Lilian Tintori, moglie di Lopez, tra i manifestanti contro Maduro

Venezuela proteste contro Maduro23 aprile 2017. Lilian Tintori, moglie del leader dell'opposizione Leopoldo López, partecipa a una protesta notturna a Los Teques, in Venezuela, di fronte al carcere "Ramo Verde", dove è recluso il marito. Al marito, In carcere dal 2014, da un mese viene impedito di incontrare famigliari e avvocati. EPA/MIGUEL GUTIERREZ

Perché è diventato un simbolo

Rinchiuso nel carcere militare di Ramo Verde, a nord di Caracas, López è diventato un simbolo. Non solo per l'opposizione venezuelana, che il governo populista di Nicolás Maduro accusa di essere al soldo della Cia, ma anche per molti gruppi di difesa dei diritti umani. Questi ultimi hanno svelato le numerose irregolarità che hanno viziato il procedimento a suo carico, apparso da subito come un "processo politico" volto a tacitare una voce scomoda.

Considerato un prigioniero politico da Amnesty International, da Human Rights Watch, dall'Alto Commissariato Onu per i Diritti Umani e dal gruppo di lavoro dell'Onu per le detenzioni arbitrarie, tutte queste organizzazioni chiedono da tempo la sua liberazione immediata.

Chi è Antonio Ledezma

Antonio Jose Ledezma Diaz, 62 anni, 4 figli, è un politico e avvocato venezuelano, sindaco del Distretto Metropolitano di Caracas fino al 2015.

Assieme alla deputata Maria Corina Machado e Leopoldo López è stato autore di un manifesto pubblicato l'11 febbraio scorso su una pagina del quotidiano El Nacional.

Proponeva un accordo nazionale di transizione: l'epilogo politico della serie di rivolte che scandirono i primi sei mesi del 2014, quando mezzo Venezuela fu sconvolto da sommosse, scontri, barricate e piccoli attentati organizzati da un'opposizione frammentata su posizioni diverse. Questo è bastato al sindaco di Caracas per essere definito "il vampiro".

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