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A Minsk va in scena la psicodiplomazia di Putin

A Minsk va in scena la psicodiplomazia di Putin

Ecco perché l’accordo per fermare gli scontri in Ucraina non può essere considerato risolutivo

Per Lookout news

Nulla di fatto a Minsk, in Bielorussa. Anche se un documento comune fissa dal 15 febbraio prossimo un cessate-il-fuoco, si può affermare che l’accordo vero per fermare gli scontri nel Donbass, la regione orientale dell’Ucraina dove si combatte una guerra civile che ha già fatto quasi seimila morti, si sta risolvendo come si risolse il precedente incontro del settembre scorso (sempre a Minsk), cioè con un documento iniquo e non risolutivo dopo la riunione fiume tra il presidente russo Vladimir Putin, Angela Merkel, Francois Hollande e Petro Poroshenko, il presidente ucraino, durata tutta la notte. Accordo alla fine riconosciuto e firmato anche dai ribelli filorussi.

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