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“Il ritorno di Ulisse”, Alessio Boni su Rai 1

“Il ritorno di Ulisse”, Alessio Boni su Rai 1

Un’Odissea sorprendente con un protagonista violento e sospettoso incapace di comprendere moglie e figlio. Dal 30 novembre, quattro puntate

Da domenica 30 novembre, per quattro puntate su Rai 1 in onda il “Ritorno di Ulisse”, protagonista Alessio Boni. Il tutto decisamente interessante. Ma non è solo questo.

Perché questa versione dell’Odissea – regia di Stephane Giusti – è originale.
Intanto si concentra solo sugli ultimi 12 libri del poema omerico. Poi perché questo Ulisse si prende un po’ di licenze, pare per adattarsi al pubblico televisivo e magari a quello più giovane.

Oltre a Boni ci sono Caterina Murino nel ruolo di Penelope e Niels Schneider che fa Telemaco.

Sensi di colpa
Ulisse, maturo e tormentato da dubbi, incertezza, probabilmente sensi di colpa, ritorna nella sua isola, ma a casa sua nulla è più come lo ricorda prima della sua partenza.

Il suo ritorno, tanto atteso, si rivelerà molto difficile per la moglie e il figlio, che dovranno confrontarsi con un uomo violento e sospettoso, incapace di comprendere i loro sentimenti. Un uomo ancora prigioniero nei ricordi del suo doloroso passato a Troia: Ulisse ha ucciso un’intera città, uomini, donne, bambini, vecchi. Non è l’Ulisse che Penelope sperava di riabbracciare, ma un uomo che dubita di lei, degli amici, del figlio”. Insomma è un Odisseo fedele all’originale, ma “non a quello che abbiamo conosciuto sui banchi di scuola: è vendicativo, assetato di sangue quando torna a Itaca, è più al passo con i tempi”, dice Alessio Boni.

Non riconosce Itaca, il figlio e la moglie
Dal momento in cui Ulisse ritorna ad Itaca, uccide i Proci e tenta di di riappropriarsi della vita che aveva lasciato 20 anni prima: “È un uomo che non si riconosce e non riconosce Itaca, il figlio Telemaco e lo sguardo di sua moglie Penelope. Inizia ad avvitarsi su se stesso, in profonda crisi psicologica, è diffidente.”

Vedremo l’ingresso di personaggi nuovi, come la schiava Clea, e il ritorno di Nausicaa, la principessa dei Feaci innamorata di Ulisse con licenze poetiche (la si fa sposare con Telemaco e poi morire per mano di Menelao, ndr)”.

Scene cruente e sangue
Il cast ha recitato “in francese, le riprese si sono svolte in Portogallo, per sei mesi: tutti i giorni con i maestri d’armi ad allenarmi – confessa Boni – è stato un vero massacro, tra palestra, lotta greco romana. Non mancheranno le scene cruente, il sangue è vero, mi sono anche ferito. Non dimentichiamo che Ulisse ha trucidato donne, vecchi e bambini a Troia, oltre ad aver inventato il cavallo”. 

Il finale è “un azzardo”, conclude Boni. (Ansa)

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