SOS Tata. Nelle famiglie 2.0 arriva il Tato
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SOS Tata. Nelle famiglie 2.0 arriva il Tato

Si chiama Martino Campagnoli ed è la new entry della nuova edizione della trasmissione. Il segreto di una famiglia perfetta? Essere sereni e risoluti

Trentatre anni, una bambina di due e di mestiere fa il ... Tato. Si chiama Martino Campagnoli ed è la 'novità' dell'edizione numero 8 di SOS Tata, il format Magnolia in onda in prima serata su Foxlife..

"La prima volta che ho citofonato e ho detto di essere il tato Martino mi sono molto divertito -  spiega Campagnoli - Mi dicevo 'Aspettatati che non solo non ti conoscano, ma sei un uomo, potrebbero essere molto scettici'. Le famiglie non erano avvertite del mio arrivo e sono rimaste stupite ma incuriosite nel vedermi. Me la sono cavata dicendo che sono la quota blu di Sos tata. Non c'è stata alcuna resistenza comunque".

Da dove nasce l'idea di fare il tato?

"Io sono un educatore e da sempre ho lavorato con i ragazzi. Un giorno mi ha contattato un amico e mi ha detto: "Devo farti una richiesta strana: mi serve un tato. Col mondo della tv non c'entro nulla, ma dietro alla  trasmissione c'è un apparato professionale ben organizzato e mi trovo molto bene"

Quali sono i tre errori più grandi nei quali si tende a cadere crescendo un figlio?

"Più che di errore specifici si tratta di un atteggiamento generale, cioè quello di stratificare dinamiche e abitudini che col passare degli anni diventano uno scoglio nell'educazione dei figli. L'esempio classico di tutte le tate è quello della gestione del capriccio. Bisogna imparare a distinguere un capriccio da un'esigenza del bambino. Spesso un genitore cede perchè esasperato da pianti e urla ed è lì l'errore. Non si può lasciare perdere perchè ne va della personalità di quelle personcine che sono i nostri piccoli. Un altro errore frequente è quello di mettere in atto atteggiamenti educativi diversi da parte del padre e della madre. Le mamme di solito sono più di polso, mentre i padri che passano meno tempo con i propri figli, tendono ad essere più di manica larga e a concedere troppo e questo è un errore".

A proposito di padri, come vede quelli della sua generazione?

"I giovani padri che conosco io li vedo bene. Si lavora entrambi e si dividono i carichi e questo crea un maggiore equilibrio nella famiglia rispetto ad un tempo, sia tra uomo e donna, sia nei confronti dei bambini"

Oggi però spesso i padri tendono a tenersi alla larga dal difficile ruolo dell'autorità e a delegare anche questo alle madri

E' vero. I padri spesso finiscono per essere compagni di gioco. All'interno di una coppia è la donna che deve dire: 'papà svegliati'. Il tema dell'autorevolezza spaventa e i mariti e compagni vanno sostenuti in questo.

Anche in questo? E le donne chi le sostiene?

Bisogna imparare a comunicare e a dirsi i problemi prima di arrivare all'esasperazione, ne va del bene della coppia e dei bambini. Ora gli uomini sono più collaborativi. Cambiano i pannolini e cucinano, ma spesso si dimenticano di guardare alle proprie mogli come a delle donne (delle quali si è innamorati) e non solo a delle madri.

In sette giorni è davvero possibile cambiare la vita ad una famiglia?

Credo che in ogni situazione difficile un occhio esterno abbia più lucidità e possa intuire la via d'uscita ad una dinamica errata in maniera più chiara. A volte a mettere in crisi una famiglia sono piccoli comportamenti sbagliati stratificati nel tempo. Bisogna essere sereni e risoluti nell'affronare le cose. I bimbi sono delle spugne: si arrabbiano, ma recepiscono bene, a volte meglio dei genitori. Nella mia esperienza diretta dei cambiamenti migliorativi i ho visti, poi l'importante è continuare nella nuova armonia. Noi in una settimana facciamo il possibile

E' più difficile dare regole ai genitori o ai figli?

Se tu dai le regole ai figli le dai anche ai genitori. È più difficile, però, farle mantenere ad un adulto. Se un bambino capisce il perchè della regola e i vantaggi che ne conseguono la seguirà di buon grado. L'adulto è più pigro e tende a non mettersi in discussione abbastanza.

Qual'è il trucco, se di trucco si può parlare, per mantenere una famiglia in armonia?

Una formula che ritengo molto buona è quella che mi hanno insegnato i miei genitori: coerenza e costanza.

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Barbara Massaro