10 (+1) libri per leggere il Corano e capire l’Islam
Letture per non banalizzare fenomeni complessi nei quali l'agire politico si sovrappone a quello religioso
Leggere il Corano nel deserto di Khaled Fouad Allam, Marco Alloni
Khaled Fouad Allam era un volto noto al grande pubblico, spesso invitato nelle trasmissioni televisive a parlare di Islam e di Occidente, delle cause di un conflitto secolare, delle assurde guerre che ancora si fanno in nome della religione. La sua morte improvvisa, nel giugno del 2015, ci ha privato di una voce che ricordava incessantemente cosa è realmente l’essere musulmani. Marco Alloni, scrittore che vive il mondo islamico da dentro, ha avuto con Fouad Allam un dialogo prolungato e ripetuto su questi temi scottanti. Lo ha condensato nelle poco più di 100 pagine di questo volume, che al lettore risulterà particolarmente intenso, ricco di spunti problematici e di tensioni dialettiche.
Leggere il Corano nel deserto
di Khaled Fouad Allam, Marco Alloni
Compagnia Editoriale Aliberti, 2015
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Quale Islam? di Massimo Campanini
I fatti terroristici di gennaio e novembre 2015 a Parigi rischiano di suscitare equazioni tra Islam e terrorismo, alimentando confusioni culturalmente infondate. Ponendo la domanda Quale Islam? il testo invita il lettore, in modo argomentato e storiograficamente fondato, a comprendere il volto plurale del mondo musulmano, non riducibile a quello jihadista rappresentato da Isis e Al-Qaeda. Dalle origini della parole Islam, musulmano, jihad (nella sua origine spirituale come lotta interiore), al loro articolarsi nelle divisioni tra Sunniti e Sciiiti, alla radicalizzazione dell’Islam politico nell’età del coloniale e post-coloniale, agli scenari contemporanei legati all’ascesa del Califfato. Un’attenzione alla molteplicità delle voci dell’Islam che è insieme segno di rigore e scelta etica: Pagine per capire, distinguere ed agire.
Quale Islam? Jihadismo, radicalismo, riformismo
di Massimo Campanini
Editrice La Scuola, 2015
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I Figli del Corano di Pier Giorgio Gianazza
Facendo tesoro di una lunga permanenza in Israele e in Libano, l’autore racconta l’islam oltre i luoghi comuni e ricorda che i musulmani si sentono legati a una immensa comunità, la ùmmah, fondata sul libro del Corano e sulla šahādah, la professione di fede che contiene gli elementi essenziali della religione.
Ciò non significa che i musulmani si sentano uguali fra loro in tutto e per tutto, o che siano veramente una comunità compatta e uniforme. Accanto a inevitabili differenze etniche, culturali, sociali, linguistiche, politiche ed economiche proprie di una comunità religiosa diffusa in tutto il mondo, esistono modi di interpretare e vivere l’islam che costituiscono motivi di differenza e di divisione.
I Figli del Corano. L’islam oltre i luoghi comuni
di Pier Giorgio Gianazza
edizioni Dehoniane, 2013
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Fuoco al Corano in nome di Allah di Carlo Panella
La storia del libro nell’Islam è storia della proibizione per secoli del libro stampato in arabo e turco, pena la morte. Iniziò col rogo a Istanbul nel 1538 del Corano stampato da due tipografi bresciani, cui venne mozzata la mano. La motivazione di quel divieto è cruciale: il dogma che vuole che il Corano non debba essere interpretato dai fedeli. Rifiuto dell’essenza della modernità. Da qui la voluta sterilità culturale che segnò il declino della civiltà islamica, che impedì che si formassero la cultura diffusa e quei “citoyens” che hanno invece innervato la forza espansiva dell’Occidente. Nella non storia del libro stampato nell’Islam è la traccia per comprendere la rivolta araba di oggi, deflagrata quando si è finalmente formata quella massa critica di cittadini sinora assente: i giovani formati sui libri e sulla loro critica.
Fuoco al Corano in nome di Allah. L'inquisizione islamica contro la stampa
di Carlo Panella
Rubbettino, 2011
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L’Islam nudo di Lorenzo Declich
Nella società globalizzata dei consumi, anche la religione percorre le vie del mercato. L’Islam proietta su questa dimensione la sua immagine tra fascino e ombre. Questo libro offre una ricerca sull’islam nel mercato globale intrapresa a partire dal 2009. Mettendo a frutto fonti diverse, accademiche, giornalistiche, web, questo gradevole, quanto rigoroso viaggio mostra un islam nudo. Le spoglie della sua civiltà nel mercato globale testimoniano l’integrazione di questa religione nel mondo globalizzato. Ma questa integrazione non è priva di forze oscure, che scatenano reazioni violente. La civiltà di un tempo reagisce e si difende in un processo del quale ancora non conosciamo gli esiti.
L’Islam nudo. Le spoglie di una civiltà nel mercato globale
di Lorenzo Declich
Jouvence, 2015
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Alle origini del Corano di Alfred-Louis de Prémare
Prima di essere un libro, il Corano è stato un insieme di messaggi trasmessi da Muhammad. Come sono divenuti libro? A questa domanda viene data in genere una risposta semplice: sotto il califfo ‘Uthma-n (644-656) è stato composto un codice che ha acquisito lo statuto di Rivelazione. Eppure, secondo gli storiografi musulmani dei primi secoli, la redazione del testo coranico conobbe una storia ben più complessa conclusasi solo nel X secolo e che implicò delle scelte in un contesto di divisioni politiche e conflittualità religiose, rendendo necessario perfino l’intervento delle autorità califfali. De Prémare approfondisce la questione secondo i metodi dell’attuale ricerca storico-religiosa.
Alle origini del Corano
di Alfred-Louis de Prémare
Carocci editore, 2014
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Le radici dell’odio di Oriana Fallaci
«Abbiamo paura di non essere sufficientemente allineati, obbedienti, servili, e venire scomunicati attraverso l’esilio morale con cui le democrazie deboli e pigre ricattano il cittadino. Paura di essere liberi, insomma. Di prendere rischi, di avere coraggio». Oriana Fallaci ha pronunciato queste parole nel 2005 quando decide di raccontare il suo “diritto all’odio”. Sono riflessioni che ancora oggi risultano drammaticamente attuali, così come i molti brani che affrontano il conflitto con l’Islam senza mezzi termini. L’amata-odiata Fallaci attraverserà tutto il mondo islamico in lungo e in largo e tornerà nel deserto durante la prima guerra del Golfo per raccontare “una crociata all’inverso”, culminata nell’11 settembre. Lo sgomento la spingerà a scrivere quella «lettera sulla guerra chei figli di Allah hanno dichiarato all’occidente» che diventò un fenomeno editoriale senza precedenti.
Le radici dell’odio. La mia verità sull’Islam
di Oriana Fallaci
Rizzoli, 2015
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Islam, siamo in guerra di Magdi Cristiano Allam
Siamo in guerra. È il Jihad, la guerra santa islamica, scatenata dal terrorismo islamico dei tagliagole, che ci sottomettono con la paura di essere decapitati, e dei taglialingue, che ci conquistano imponendoci la legittimazione dell’islam. È la Terza guerra mondiale, che vede partecipi la Finanza speculativa globalizzata, l’Eurocrazia, lo Stato-Mafia e la Chiesa relativista; che distrugge l’economia reale e impoverisce i popoli, spoglia gli Stati della sovranità e pone fine alla democrazia sostanziale, scardina la certezza di chi siamo e ci trasforma nel meticciato etnico e culturale. È ora di prendere atto della realtà della guerra in atto, essere consapevoli che, o si combatte per vincere, o la subiremo e saremo sottomessi all’islam.
Islam, siamo in guerra
di Magdi Cristiano Allam
Magic Press, 2015
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Eretica di Ayaan Hirsi Ali
«È mia intenzione mettere a disagio molte persone: non solo i musulmani, ma anche i difensori occidentali dell’Islam. Non lo farò disegnando vignette, voglio invece sfidare secoli di ortodossia religiosa con idee e argomenti che, sono certa, saranno definiti eretici: l’Islam non è una religione di pace». Impegnata da sempre nella difesa dei diritti umani, con opinioni radicali che le sono già valse una fatwa, Ayaan Hirsi Ali è una delle voci più potenti e controverse del mondo islamico. Attraverso la sua drammatica esperienza, tessendo insieme analogie storiche ed esempi illuminanti della società musulmana contemporanea, intende demolire i luoghi comuni sull’Islam – quelli che ci impediscono di riconoscere che la violenza, e la sua giustificazione, sono esplicitamente presenti nei suoi testi sacri. L’Occidente ha le sue responsabilità: non può avere paura di apparire intollerante e abdicare al pensiero critico.
Le sue non sono parole leggere: «Non vedo altra via, per noi, verso il futuro: altra via, almeno, che non sia disseminata di cadaveri».
Eretica. Cambiare l’Islam si può
di Ayaan Hirsi Ali
Rizzoli, 2015
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L’Islam spiegato a chi ha paura dei musulmani di Michele Zanzucchi
Ancora traumatizzati dall’11 settembre europeo, l’attacco a «Charlie Hebdo» e al supermercato kosher di Parigi, si avverte la profonda ignoranza della stragrande maggioranza degli europei, e degli italiani in particolare, a proposito dell’Islam. È sempre più urgente e necessario capire cos’è l’Islam, quale la presenza musulmana in Italia e in Europa, quale le modalità e le vie del dialogo possibile col cristianesimo, cosa sia il jihad, che cosa pensino i musulmani delle donne, come usino i mezzi di comunicazione… Questo libro, grazie agli interventi di musulmani e cristiani, sciiti e sunniti, arabi ed europei, vuole dare un contributo alla conoscenza e un affresco plausibile dell’Islam.
L’Islam spiegato a chi ha paura dei musulmani di
di Michele Zanzucchi
Città Nuova, 2015
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Radicalismo islamico di Davide Tacchini
Il libro di Davide Tacchini getta uno sguardo sulla storia musulmana in relazione all'Occidente degli ultimi due secoli circa, storia che portò l'Islam alla presa di coscienza della propria inferiorità "tecnologica" e contemporaneamente al rifiuto del colonialismo occidentale. Tra le vicende inserite nel libro, spicca la controversa e complessa figura di Sayyid Qutb. Giovane intellettuale, inviato con una borsa di studio dal governo egiziano, tra il 1948 e il 1950, in una piccola città del Colorado per studiare la pedagogia moderna, Sayyid Qutb rimane letteralmente sconvolto dall’impatto con la società statunitense. Durante il suo soggiorno raccoglie in un diario riflessioni e impressioni sui comportamenti e sulle concezioni degli americani riguardanti famiglia, sessualità, libertà e pratiche religiose. Nasce così L'America che ho visto, lo scritto sul quale il mondo islamico ha costruito il proprio immaginario dell’Occidente e che segna la svolta radicale di Sayyid Qutb. Il diario, tradotto qui integralmente e per la prima volta in una lingua occidentale, costituisce un tassello di particolare importanza nella conoscenza, sempre più urgente, del pensiero fondamentalista islamico, e di come esso si sia sviluppato all’ombra del colonialismo occidentale.
Radicalismo islamico
di Davide Tacchini
O Barra O edizioni, 2015
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