10 film belli d'amore lesbico
Non solo Carol, che arriva al cinema il 5 gennaio. Ecco altre storie di sentimenti forti tra donne che ci hanno fatto emozionare o sorridere
"La vita di Adele" (2013) di Abdellatif Kechiche
Film vincitore della Palma d'oro a Cannes 2013, La vita di Adele è una storia di formazione all'amore (lesbico), viscerale e intensa. L'adolescente Adele (la magnifica Adèle Exarchopoulos) vive le insicurezze della sua età. I primi approci con un ragazzo la fanno sentire a disagio e sbagliata. Finché un incontro casuale per strada la rapisce totalmente: una ragazza coi capelli blu (Léa Seydoux). Il regista francese di origini algerine riprende con naturalismo esasperato e sublime il lento formarsi della loro relazione, la seduzione sicura ma delicata di Emma, il trasporto pieno e ingenuo di Adele, il primo incontro a due in un parco rifulgente di sole e del loro desiderio, il primo bacio dolce e sussurrato, l'intreccio di corpi nudi, appassionato, compiuto, selvaggio e tenerissimo.
"Mulholland Drive" (2001) di David Lynch
Noir labirintico, complesso e affascinante, non meno del rapporto dalle tante facce delle due protagoniste interpretate da Naomi Watts e Laura Harring. Come solo David Lynch sa fare, ci porta in bocca a una relazione che nasce, tra vuoti di memoria e attrazione, o che invece muore, tra gelosie, ambizione e ossessioni. La simbologia di Mulholland Drive, celebre strada di Los Angeles, si perde nell'onirico e nell'enigma. Si può vedere e rivedere il film anche dieci volte: alla fine qualcosa sempre sfuggirà, qualcosa di nuovo sarà colto, sempre si rimarrà ammaliati.
"Pomodori verdi fritti alla fermata del treno" (1991) di Jon Avnet
Storia di intesa, lealtà e amori profondi, di una tenerezza senza tempo. Tratto dal romanzo Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop di Fannie Flagg, a differenza del libro il film in realtà non usa parole esplicite e lascia intendere che il rapporto tra la vulcanica ammalia-api Idgie (Mary Stuart Masterson) e la delicata Ruth (Mary-Louise Parker) possa essere anche amicizia. L'intensità che c'è nel loro reciproco guardarsi vale però più di mille parole. Nel sud degli Stati Uniti anni '30, le due giovani donne anticonformiste hanno il coraggio di ribellarsi al maschilismo e al razzismo dell'epoca. Con esuberanza e tanta poesia.
"Fire" (1996) di Deepa Mehta
Primo film della trilogia di denuncia della regista indiana, che include Earth (1998) e Water - Il coraggio di amare (2005), Fire è una storia potente e calda, come il fuoco che unisce le due amanti protagoniste. In un'India tradizionalista e maschilista, che soffoca le ambizioni femminili, Radha (Shabana Azmi) e Sita (Nandita Das) sono due cognate unite da simile repressione. Vivono sotto lo stesso tetto, a Nuova Delhi. Il sentimento che si accende pian piano tra di loro le libererà.
"When Night Is Falling" (1995) di Patricia Rozema
Dalla regista canadese dichiaratamente lesbica Patricia Rozema, già autrice di Ho sentito le sirene cantare (1987), un film un po' ingenuo ma ricco di sentimento, buone interpretazioni e magia circense. Camille è insegnante in un college religioso ed è fidanzata con un collega docente. La interpreta in tutte le sue insicurezze e bramosie a fior di pelle la meravigliosa Pascale Bussières (vista anche in un'altra pellicola da attrazione saffica, La répétition - L'altro amore, accanto a Emmanuelle Béart). L'incontro in lavanderia con Petra (Rachael Crawford), una ragazza che lavora nel circo, le cambierà la vita. È divertente ed emozionante seguire il suo percorso verso quella donna libera che la affascina e la spaventa, tra ritrosie, rigidità e completo darsi.
"Bound - Torbido inganno" (1996) di Lana e Andy Wachowski
I fratelli Wachowski, prima ancora di Matrix, hanno realizzato questo godibile thriller di sesso (lesbico), malavita e soldi. Si tratta della loro opera prima. Corky (Gina Gershon) è un'ex carcerata, dalle movenze e dal look mascolini; tira a campare facendo l'idraulica. Violette (Jennifer Tilly) è la classica bambola sexy, in vestiti attillati e rossetto marcato. Sono vicine di casa, presto di letto. Insieme ordiscono un piano che porterà a spargimenti di sangue, tensione e prove di lealtà.
"Fucking Åmål - Il coraggio di amare" (1988) di Lukas Moodysson
Ritaglio di adolescenza in cui si prende pian piano consapevolezza della propria identità sessuale. Film svedese schietto e sincero, mette in scena una tenerissima storia d'amore tra ragazzine nel paesino di Åmål, nella Svezia occidentale. Agnes (Rebecka Liljeberg) è una teenager solitaria, adorabile maschiaccio. È segretamente innamorata di una compagna di scuola, Elin (Alexandra Dahlström), che quando lo apprende quasi la sbeffeggia per i suoi sentimenti. Ma per fortuna non tutte le storie d'amore omosessuale finiscono male. E si può trovare tanto coraggio e fede nel proprio cuore anche a 16 anni. Graziossime le due protagoniste.
"Kissing Jessica Stein" (2001) di Charles Herman-Wurmfeld
Kissing Jessica Stein, ovvero quando una donna incontra un'altra donna. Commedia indipendente americana sulla natura dell'amore, è tanto leggera quanto rinfrescante e divertente. Il cast è incantevole e il tono brillantemente ironico. Jessica Stein (Jennifer Westfeldt) è una nevrotica ventottenne newyorchese dalla disperata vita sentimentale. All'ennesima frustrazione, decide di cambiare drasticamente percorso e risponde all'annuncio di una rubrica per cuori solitari (annuncio scritto da una donna). Il primo incontro tra l'insicura Jessica e la disinibita Helen (Heather Juergensen) è esilarante...
"Cuori nel deserto" (1985) di Donna Deitch
Tratto dal romanzo di Jane Rule, è uno dei capostipiti dei film a tematica lesbica. Mélo armonioso e sensibile, lineare ma coinvolgente, lascia entrare la luce da diverse angolazioni, con scene sentimentali emozionanti. Vivien (Helen Shaver) vuole divorziare per liberarsi di un matrimonio fiacco; per farlo si reca in Nevada. Qui conosce la giovane e libera Cay (Patricia Charbonneau), che la smuove dalla sua apatia. Tra le due donne, nonostante le tante intriganti differenze, è attrazione e amore. Non ci sono amarezze e colpi di scena, anche se non viene nascosta la pressione sociale che circonda una coppia omosessuale.
"Aimée & Jaguar" (1998) di Max Färberböck
Ispirato a una storia vera narrata da Erica Fischer nel romanzo Aimée & Jaguar, è un dramma commovente e appassionante che esplora i tabù sessuali sullo sfondo della Germania nazista. Lilly ovvero Aimée (Juliane Köhler) e Felice ovvero Jaguar (l'energica Maria Schrader) non sono solo due donne che vibrano di attrazione reciproca negli anni Quaranta, ma sono anche una moglie di un soldato del Reich e perfetta ariana, l'altra ebrea sotto falso nome.