I 10 film francesi più belli del 2016
Commedie stravaganti e raffinate, piccole perle d'animazione o d'ironia, drammi che brillano d'autenticità. Ecco il meglio del cinema d'Oltralpe in questo anno, secondo noi
10) "Frantz" di François Ozon
In un bianco e nero che talvolta fa largo al colore, l'incontro tra un francese misterioso e una ragazza tedesca che ha perso il fidanzato in guerra, presso la tomba del giovane defunto. Melodramma storico in cui ricordi, rimorsi e speranze si intrecciano, recherà poche sorprese a chi ha visto Broken Lullaby di Ernst Lubitsch, a cui Ozon si ispira. È una bella sorpresa, invece, Paula Beer, premio Marcello Mastroianni per la miglior attrice emergente a Venezia.
9) "Les souvenirs" di Jean‐Paul Rouve
Una commedia delicata sul filo della memoria e dei rapporti famigliari, raccontati con garbo. I legami di casa Esnart sono per lo più logori e stizzosi, percorsi da fragilità e qualche stereotipo. Al centro di tutto, però, c'è un tenero duetto tra nonna (Annie Cordy) e nipote (Mathieu Spinosi). È una complicità semplice e soffice.
8) "Agnus Dei" di Anne Fontaine
Polonia, dicembre 1945. La seconda guerra mondiale ha lasciato ferite, i soprusi delle truppe sovietiche hanno sostituito quelli dei tedeschi. Con una regia raffinata, a volte un po' algida, la poliedrica regista di Coco avant Chanel e Gemma Bovery ci porta in un convento di suore stuprate, in tormentata lotta tra dubbio e fede. Un doloroso frammento di Storia che sa illuminarsi grazie alla presenza operosa della giovane dottoressa interpretata da Lou de Laâge, fonte di grazia e luce.
7) "In nome di mia figlia" di Vincent Garenq
Una storia vera, di coraggio, frustrazione e dolore, narrata con sensibilità e senso della misura. Daniel Auteuil interpreta André Bamberski, padre francese che ha lottato per avere giustizia per la morte misteriosa (e vergognosa) di sua figlia. Una battaglia ossessionante e avvolgente durata quasi trent'anni contro l'inerzia del sistema giudiziario.
6) "Microbo & Gasolina" di Michel Gondry
Dopo alcune delusioni, l'innovativo regista francese ci regala un'altra piccola delizia. Due ragazzini disadattati e un po' sgangherati partono per un viaggio su una casa con le ruote. Dolcezza, trovate e divertimento sincero.
5) "La corte" di Christian Vincent
Un ritratto umano sottile che pulsa di verità e non manca d'ironia. Formidabile come sempre Fabrice Luchini nei panni - anzi, nell'ermellino - di un giudice di Corte d'Assise temuto e detestato per la sua durezza, che invece nel privato è avvolto dalla normalità e avvinto da un sentimento segreto.
4) "Ma Loute" di Bruno Dumont
Personaggi che spariscono, altri che volano o zampettano per aria, cantano arie stridule o si contorcono in smorfie e pose del corpo ridicole. Un film delirante, grottesco, assolutamente folle, avvolto da scenari sofisticati e seducenti nella Francia di inizio Novecento. In una commedia che gioca con le classi sociali, ogni bizzarria è ammessa. E quanto si divertono Juliette Binoche e Fabrice Luchini!
3) "Quando hai 17 anni" di André Téchiné
Due ragazzi, due contesti sociali diversi, osservati con verità e intelligenza. Una storia di adolescenza e d'amore che indaga l'instintività più cruda di quell'età, sotto gli occhi del maestoso paesaggio pirenaico. Con Sandrine Kiberlain in uno dei suoi ruoli più pregnanti.
2) "La mia vita da zucchina" di Claude Barras
Un confetto d'animazione franco-svizzera (con sceneggiatura di Céline Sciamma di Tomboy). Protagonista un bimbetto orfano soprannominato Zucchina: la vita in istituto può essere anche felice e riscaldata dalle amicizie. Tanta poesia e stop motion adorabile. E durata d'altri tempi: 66 minuti. L'essenzialità esiste ancora.
1) "Il condominio dei cuori infranti" di Samuel Benchetrit
In una periferia quasi addormentata incontri di solitudini, tenerissimi e spassosi. Una commedia stravagante e raffinata, con tre storie di caduta, sei personaggi in cerca d'amore. Il regista e scrittore francese li osserva con sguardo intelligente, dolce, crudele, divertito. Con Valeria Bruni Tedeschi, Isabelle Huppert e Michael Pitt.