Le 5 canzoni cult del disco di Lady Gaga con Tony Bennett
"Cheek to cheek": l'incontro tra la popstar americana e il più grande crooner vivente
La popstar più famosa degli ultimi dieci anni è un camaleonte dal punto di vista artistico. Lo ha dimostrato più volte, ma Cheek to Cheek, il disco di duetti con Tony Bennett è uno di quegli album che possono aprire le porte di una nuova carriera: anche perché Gaga sembra addirittura più a suo agio con questi brani storici da "American Songbook" piuttosto che in certi pezzi dance oriented di Artpop, oggettivamente deboli e un po' stiracchiati.
Bennett, 88 anni, non aveva bisogno di questa collaborazione per mettere un altro sigillo alla sua carriera. Al contrario, Gaga, da questo disco ha solo da guadagnare. Perché, come dicevamo prima, la sua voce al servizio di un repertorio jazzy acquista punti. E lei ci guadagna in credibilità.
Ci sono almeno 5 canzoni di Cheek to Cheek che ci piace consigliarvi per un ascolto mirato. E molto piacevole:
Anything goes: la fusione tra i due qui raggiunge la quasi perfezione. splendida l'interpretazione, ottimo il mood. Gran pezzo.
Sophisticated Lady: piano, voce, atmosfere notturne e uno stile da fuoriclasse. Bennett, in questo genere, è una certezza.
Firefly: il perfetto incotro tra gli stili dei due interpreti. Sembra la colonna sonora di un film Anni 50.
But beautiful: come giustamente ha scritto Billboard, questo classico del 1947, quanto a significato delle parole, è una Bad Romance ante litteram. Il tema portante? Gli alti e bassi delle storie d'amore
It Don’t Mean a Thing If It Ain’t Got That Swing: Finale di album con il botto nel segno dello swing e del jumpin' jive. Splendide le parti di fiati.