
Rodolfo Valentino e Vilma Bánky nel film “Il figlio dello sceicco” (1926), uscito postumo.

Rodolfo Valentino, 1925 circa, attore e ballerino italiano-americano.

Helena D’Algy e Rodolfo Valentino nel film muto “Notte nuziale” (1924) di Joseph Henabery.

Rodolfo Valentino nel film muto “Sangue e arena” (1922) di Fred Niblo.

Rodolfo Valentino e Lila Lee nel film muto “Sangue e arena” (1922) di Fred Niblo.

Rodolfo Valentino nel film muto “Sangue e arena” (1922) di Fred Niblo.

Rodolfo Valentino nel film “L’aquila” (1925) di Clarence Brown.

Rodolfo Valentino nel film “L’aquila” (1925) di Clarence Brown.

Rodolfo Valentino, grande divo del cinema muto, firma un contratto, accompagnato dalla moglie.

Rodolfo Valentino, 1921 circa.

Rodolfo Valentino, 1925 circa.

L’idolo del cinema muto Rodolfo Valentino, 1923 circa.

L’attore Rodolfo Valentino in uno dei suoi più celebri ruoli, nel film “Lo sceicco” (1921), con Agnes Ayres.

Rodolfo Valentino in posa per uno dei suoi film più celebri, “Lo sceicco” (1921) di George Melford.

1926: ammiratrici di Rodolfo Valentino in lacrime dopo aver saputo della sua morte.
Icona dei film muti, primo super divo del cinema agli albori, Rodolfo Valentino moriva il 23 agosto 1926 a soli 31 anni, giovane, famoso e bello, come capita alle stelle destinate a rimanere miti. Non ha avuto una fine da dannato, ma fatali complicazioni di salute (ulcera gastrica e un’infiammazione dell’appendice). È morto a New York, negli States, laddove era volato da Castellaneta, Taranto, per diventare un attore ballerino amato e osannato, autentico sex symbol, il “Latin Lover” per antonomasia. Il giorno del funerale le sue fan erano distrutte, tra scene di isteria e afflizione.
Sguardo magnetico, fascino ambiguo, Rodolfo Valentino ha dettato mode ed è entrato nella cultura collettiva. La sua breve e sfavillante carriera, che ha ricevuto anche gli apprezzamenti di Charlie Chaplin, ha preso il volo nel 1921. L’artista italo-americano raggiunse il successo a passo di tango con I quattro cavalieri dell’Apocalisse, entrando nell’immaginario femminile come eroico amante latino. Seguirono, tra i suoi film più noti, La signora delle camelie (1921), Lo sceicco (1921), Sangue e arena (1922), L’aquila (1925). Il suo ultimo lavoro è Il figlio dello sceicco di George Fitzmaurice, uscito nelle sale postumo, il 5 settembre 1926.
Nella sua burrascosa vita sentimentale, Rudy ha avuto due mogli, Jean Acker, da cui si allontanò dopi pochi mesi, e la scenografa e danzatrice Natacha Rambova, da cui si separò a causa della sua presenza pervicace sulle scelte artistiche del marito.
Per commemorare i 90 anni dalla morte di Rodolfo Valentino, Castellaneta, sua città natale, gli dedica la mostra Rodolfo Valentino: la seduzione del mito, ospitata al Museo Valentino (MUV), nell’ex convento Santa Chiara. Accanto a riviste ed oggetti d’epoca, sono esposte alcune fotografie dell’attore fuori dal set, in una sorta di viaggio-racconto che ripercorre la sua carriera cinematografica, dagli esordi fino alla consacrazione a divo.