Home » Attualità » Politica » Quello strano silenzio di Bergoglio su padre Rupnik

Quello strano silenzio di Bergoglio su padre Rupnik

Quello strano silenzio di  Bergoglio su padre Rupnik

Il gesuita accusato di gravi abusi sessuali è stato scomunicato dalla Congregazione della fede. Ma poi…


È considerata «l’ombelico del Vaticano»: la Congregazione per la dottrina della fede. Da lì Joseph Ratzinger ha costruito la sua teologia, lì lo ha sostituito il suo esegeta e biografo cardinale Gerhard Müller, sollevato d’imperio da Francesco per lasciare il posto a un suo fedelissimo, il cardinale Luis Francisco Ladaria Ferrer, gesuita come il Papa. E proprio da lì può venire lo scandalo che rischia di macchiare il pontificato. È lo strano caso di un altro gesuita: Marko Ivan Rupnik, grande artista sloveno (restauratore di mosaici, vive a Roma al Centro Aletti, diretta emanazione della Compagnia di Gesù), teologo che è stato condannato a maggio 2020 dalla Congregazione perché ritenuto responsabile di abusi sessuali su religiose e fedeli e perciò scomunicato. È l’ennesima storia di sesso perverso dentro la Chiesa. Benedetto XVI doveva andare a processo in Baviera per presunte coperture di preti pedofili e aveva deciso di presentarsi in tribunale. Francesco invece dice di non sapere nulla del caso Rupnik. Lo afferma in un’intervista pubblicata a fine gennaio da Nicole Winfield sull’American Press in cui dice di ignorare il processo, la condanna e la scomunica. Ma c’è un però: a padre Rupnik la scomunica è stata tolta. Se non è stato il Papa a revocarla può averlo fatto solo la Congregazione. Ma è possibile che Ladaria prima condanni e dopo poche settimane assolva? Il dubbio su Bergoglio si fa pesante anche perché cinque suore della Comunità Loyola di Lubiana gli avevano scritto denunciando gli abusi. Ma forse non ha ricevuto la posta. Misteri (della Congregazione) della fede.

© Riproduzione Riservata