Home » La nautica cresce con il Covid e rimedia ai danni di Mario Monti

La nautica cresce con il Covid e rimedia ai danni di Mario Monti

La nautica cresce con il Covid e rimedia ai danni di Mario Monti

Al Salone di Genova emergono dati positivi per il mercato che recupera il calo legato alla tassazione assurda del governo Monti.


Mario Monti? Una sciagura. Il Covid? Una opportunità di crescita. Sembra paradossale sostenere una cosa del genere ma è quello che dicono i numeri del comparto nautico in questo 2020 segnato dalla pandemia. Si, perché in molti, soprattutto durante l’estate appena terminata, hanno trovato nella barca quel luogo (e mezzo di trasporto) sicuro, riparato, isolato a prova di assembramento e lo hanno scelto per le loro vacanze serene, a prova di coronavirus.

Così ecco spiegati i dati che raccontano di una crescita generalizzata del comparto, dal noleggio e affitto di una imbarcazione alla sua costruzione; per non dimenticare i vantaggi per porti e marine.

Vantaggi che hanno portato il settore a recuperare (in parte) le perdite legate alla super tassazione imposta dal governo lacrime & sangue di Mario Monti che di fatto mise in ginocchio il comparto dove l’Italia da sempre è una delle eccellenze mondiali (sia nel design che nella realizzazione).

E che la nautica stia in salute malgrado la pandemia lo dimostra la voglia con cui, al contrario da fiere ed eventi di altri settori, cancellati, si è deciso di organizzare comunque il Salone Nautico di Genova, la principale vetrina nazionale e non solo di tutto ciò che è legato al mare ed alla navigazione.

Salone di Genova, la nautica mostra il suo valore

Tra limitazioni per la pandemia e maltempo, fare un giro al 60° Salone nautico di Genova poteva sembrare un’impresa. Invece la voglia di ricominciare, spinta da un percepibile sentimento di rivalsa verso un anno orribile hanno riempito l’evento genovese che si svolge dal primo ottobre fino a domani. Non è un caso che questo sia l’unico salone nautico che si tiene in Europa nell’anno della pandemia.

Tradizionalmente l’evento si apre con la diffusione dei dati economici del settore relativi all’industria nautica italiana che si conferma essere la seconda esportatrice al mondo dopo gli Usa, anche se il dato più confortante è che nel 2019 e fino a poco prima della pandemia, anche il nostro mercato interno aveva segnato un incoraggiante +19%. I numeri sono emersi al convegno Boating Economic Forecast “La resilienza della nautica, quali scenari per il settore nell’era della nuova normalità”, titolo certamente evocativo del momento che stiamo attraversando.

A presentare i conti l’Ufficio studi di confindustria nautica, Fondazione Edison, Assilea ed European Boating Industry. Quanto alla crescita globale del comparto, gli ultimi cinque anni hanno visto aumenti variabili tra il 10% e il 19%, con il 2019 si chiudeva con un fatturato di 4,78 miliardi di euro (+12% sul 2018), un valore quasi doppio rispetto ai minimi del 2013/2014 e superiore alle stime di febbraio. Stavano aumentando anche gli addetti effettivi del comparto industriale (per un totale di 23.510, (+ 5,4% sul 2018), con 180.000 addetti della filiera. La ripartizione del fatturato per comparto vede il 64,4% alla cantieristica, il 27% agli accessori e l’8,6% per i motori.

E se nei primi nove mesi dell’anno i leasing e i noleggi a lungo termine di tutti i settori sono andati in negativo (-25%), la Nautica a settembre aveva totalizzato i volumi del 2019 (+30%). In questo caso crescono i contratti stipulati direttamente verso persone fisiche mentre calano quelli firmati da società di noleggio. Non ci vuole un analista per capire che il fenomeno è legato alle regole fiscali in essere nel nostro paese e questo dovrebbe far riflettere il governo per attuare modifiche che consentano al comparto di svilupparsi secondo le sue reali possibilità.

Un effetto dell’estate appena trascorsa, infatti, è proprio stato quello di veder crescere la domanda di acquisto e noleggio di imbarcazioni da diporto, stante che permettevano di soddisfare la necessità di distanziamento con la possibilità di vivere appieno mare e laghi. Infatti a Genova Philip Easthill, segretario generale dell’European Boating Industry, l’associazione delle industrie nautiche europee, ha sostenuto che l’impatto del Covid-19 sulla stagione turistica estiva è stato meno negativo di quanto temuto e che il comparto ha registrato un crescente interesse per le attività diportistiche anche da parte di nuovi utenti che non si erano mai avvicinati al settore precedentemente.

Non è quindi un caso se osservando la distribuzione sul territorio, il nord non domina più le percentuali di vendite, che vedono invece un +30% al sud e nelle isole, anche per l’applicazione delle politiche di investimenti infrastrutturali.

Guardando all’esportazione, secondo le elaborazioni della Fondazione Edison basate su dati Istat e Itc-Un Comtrade, nella classifica 2019 degli esportatori mondiali nel settore della cantieristica nautica noi italiani siano al secondo posto, con 2,6 miliardi di dollari e il 15% di quota export mondiale, in crescita del 19,6% rispetto al 2018. Per quanto riguarda il saldo commerciale nel settore siamo primi con un totale complessivo 2,2 miliardi di dollari. I principali mercati esteri sono gli Usa, dove arriva il 15,9% delle esportazioni dall’Italia di unità da diporto per un valore di 386 milioni di dollari. L’indagine del centro studi di Confindustria Nautica fatto per valutare il trend dell’anno 2020 mostra che rispetto alle ipotesi effettuate durante il lockdown, (una riduzione del fatturato di almeno il -13%), l’emergenza sanitaria pare avere colpito le nostre imprese in modo molto diverso secondo il loro prodotto e la posizione nel territorio, mostrando però al contempo la tenuta complessiva del comparto che potrebbe portare a un positivo andamento alla fine dell’anno. Circa l’11% del campione stima una crescita che supera il 15%; il 21,7% dice che chiuderà l’anno in pareggio sul 2019 e il 32,6% circa che chiuderà con meno lavoro rispetto ai dodici mesi precedenti e la restante percentuale (37,7%) con risultati peggiori. Emerge tuttavia un quadro di fiducia per il 2021, con l’80% delle imprese intervistate che prevedono per il prossimo anno stabilità o crescita del fatturato. Certo non basta, il governo deve dare corso a una serie di interventi come annunciato anche tra quelli previsti nel Recovery fund. Ma soprattutto deve rendere meno aggressiva la fiscalità e sveltire la burocrazia. Fino a quando per ottenere un semplice ormeggio alla boa serviranno progetti, tempi lunghi e procedure farraginose presso le autorità di bacino o gli enti locali, il mercato interno avrà il freno tirato.

Esserci e ripartire, in ogni categoria

Colori, persone, centinaia di barche, grandi yacht ma anche piccoli scafi, fuoribordo elettrici, entrobordo ecologici e vele fatte di materiali aerospaziali. artigiani che hanno portato opere più che prodotti. Si evita l’assembramento con tanta pazienza, anche ore per poter vedere da vicino capolavori della cantieristica. C’è tanta innovazione e la stampa si presenta al varo del progetto Mambo di Moi Composites srl, spin off del Politecnico di Milano che ha realizzato un trimarano a motore lungo sei metri e mezzo realizzato con tecnologia manifattura additiva, ovvero costruendone parti con stampanti tridimensionali, quindi senza più necessità di fare lo stampo per laminare i materiali compositi né un modello o simulacro sul quale lavorare.

Basta acqua dolce contingentata con i dissalatori Zen Schenker (diversi modelli), certamente da usarsi in rada oppure in navigazione e non in porto, ma che prelevano acqua e la restituiscono più salata al mare mentre una parte dolce viene utilizzata per l’acqua sanitaria e anche per uso alimentare. Ecologia per Suzuki, che nei suoi motori ha inserito un filtro riutilizzabile in grado di trattenere le microplastiche mentre la barca è in navigazione. Si chiama Mcp (Micro Plastic Collector), e al ritmo di quaranta litri di flusso refrigerante al minuto può pulire 2,4 tonnellate di acqua l’ora. Superjet è il nome della nuova moto d’acqua Yamaha del tipo “stand-up” cioè sulla quale si resta in piedi, che consente di fare evoluzioni in modo più semplice.

La bici sull’acqua non è una novità, ma ora è tempo che anche qui arrivi la pedalata assistita: dalla Nuova Zelanda, Manta5 presenta Hydrofoil Bike, in carbonio con motore da 460 watt, creata da un’idea del fondatote Guy Howard-Willis, ex campione di sport acquatici con la passione per il ciclismo. Tra gli scafi più quotati c’è il Grand Soleil 44 Performance del Cantiere del Pardo, minimale dall’esterno e al tempo stesso elegantissimo e ultra dotato negli interni. La vela come ecologia, tema sostenuto a Genova da convegni come Slow Fish, per capire gli oceani e le loro risorse come bene comune dell’umanità, e la mobilitazione internazionale dei diportisti che si sono dati appuntamento alla 24ima edizione di Operazione Delphis 2020 dell’Associazione Battibaleno, patrocinata da Parlamento Europeo, Città di Imperia, Regione Liguria, Lega Navale Italiana, Assonautica Italiana e Federazione Italiana Vela. L’intento è coinvolgere gli appassionati per liberare il mare dalle plastiche, come hanno fatto con successo nel 2019, quando all’evento si erano iscritte 241 imbarcazioni a vela e 80 a motore. Impossibile quindi annoiarsi e non partecipare al nutrito programma di eventi e conferenze anche in streaming. Tra tutte: Non chiamateli gommoni, per illustrare le innovazioni tecnologiche di un importante comparto; Nautica e fisco, per approfondire le tematiche su tassazione e dogane; La Marina Militare negli abissi dell’Oceano Artico, con la presentazione dei risultati scientifici della Campagna di ricerca High North 20 a cura dell’Istituto Idrografico della Marina Militare. Tutto su: www.salonenautico.com


© Riproduzione Riservata