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Brigitte Bardot è tornata (in tv), bella come ieri

Brigitte Bardot è tornata (in tv), bella come ieri

La scelta della protagonista per la grande somiglianza con «l’orginale» e la storia che narra la sua ribellione al patriarcato e ai cliché dell’epoca. Il regista Christopher Thompson (insieme alla madre Danielle, già autrice de Il tempo delle mele) raccontano a Panorama i retroscena della serie Bardot che andrà in onda su Canale 5.


Chi ha l’età per ricordare bene il mito di Brigitte Bardot, rimarrà sbigottito nel vederla ritratta con somiglianza impressionante da Julia de Núñez in Bardot la miniserie che in tre puntate andrà in onda in prima serata su Canale 5. Racconta gli esordi dell’attrice, che il 28 settembre compirà 90 anni, dalla giovinezza fino al 1950, in cui interpreterà uno dei film più importanti della sua carriera, La verità di Henri-Georges Clouzot, dopo essere entrata nell’immaginario maschile con Piace a troppi. La serie racconta molto bene il passaggio da adolescente a mito globale, e l’inizio della carriera osteggiata dai genitori, l’industriale Louis «Pilou» Bardot (Hyppolyte Girardot), appassionato di cinema, e la madre Anne-Marie «Toty» Mucel (Géraldine Pailhas), fanatica della moda. Fondamentale si rivelerà l’incontro con l’aspirante regista Roger Vadim (Victor Belmondo), di cui Brigitte si innamorerà e con cui allaccerà una relazione in aperto contrasto con padre e madre. È solo uno dei tanti uomini che la incroceranno o intrecceranno una relazione con lei, da Jean-Louis Trintignant (Noham Edje) e Gilbert Bécaud (Mikaël Mittelstadt). «Un produttore ci ha offerto l’idea di realizzare una serie su Brigitte Bardot e così abbiamo iniziato a fare ricerche sul personaggio, leggere giornali dell’epoca, commenti di intellettuali come Marguerite Duras, e abbiamo scoperto la storia di una ragazza che veniva da una famiglia molto, molto borghese che, trascinata da un carattere ribelle, cerca di liberarsi dal giogo della morale», spiega a Panorama Christopher Thompson, che ha scritto e diretto il film insieme a sua madre Danièle, già autrice dei cult Il tempo delle mele e Pranzo di Natale. «Tutto questo avviene in un momento molto particolare, il dopoguerra in Francia, durante il quale sarà consacrata a icona nazionale».

Brigitte Bardot cosa vi ha detto?

Non le interessava essere coinvolta. Ha detto di fare ciò che desideravamo, perché per lei sarebbe contato il risultato finale.

Sentivate la responsabilità di ricostruire l’esistenza di un personaggio ancora in vita?

Ogni biografia si deve scontrare con la realtà del fatto che nessuno sa veramente i dialoghi pronunciati e le situazioni in cui un personaggio, vivente o meno poco importa, si è trovato. Per questo bisogna usare l’immaginazione cercando di ancorare la finzione a un minimo di realtà, basandosi sui fatti conosciuti. Quello a cui abbiamo cercato di rifarci comunque è il periodo storico.

In che modo?

Brigitte si fece strada in un momento in cui le donne erano più vicine a un’idea medievale che alla relativa condizione di parità raggiunta oggi. Non dimentichiamoci che le donne in Francia hanno iniziato a votare solo nel 1944 e che l’aborto era illegale e costringeva molte ragazze a interrompere la gravidanza clandestinamente. Bardot in qualche modo è diventata una vera eroina, perché si ribellava a tutto ciò che la società pretendeva dalle donne.

La sua bellezza lasciava senza fiato, ma perché crede che abbia fatto breccia diventando leggenda vivente?

Non era l’unica donna di una bellezza assoluta, basti pensare ad altre attrici come Gina Lollobrigida o Sophia Loren: anche loro erano in grado di interpretare qualsiasi personaggio ma, appena smettevano i costumi di scena, rientravano in un cliché che voleva la donna sempre in ordine, ben pettinata e ben vestita. Brigitte si rifiutava, voleva essere se stessa per tutto il tempo. Questo la rendeva più vicina alla gente che si identificava in lei.

Julia de Núñez più che un’incarnazione assomiglia a una clonazione.

Abbiamo scelto Julia per la somiglianza fisica, ma non soltanto per quello. Ricordo che quando abbiamo visto il suo provino ci ha impressionato il modo in cui si muoveva e una certa spontaneità che doveva essere propria di Bardot agli inizi.

Nella vita di Bardot hanno un ruolo importante anche gli uomini, però…

Sicuramente Brigitte era considerata da molti maschi una «donna oggetto», ma la verità è che lei stessa considerò molti di questi uomini in modo abbastanza simile: non aveva paura di considerarli obiettivi del proprio desiderio. Ed è anche per questo che nella serie abbiamo, per una volta, mostrato più nudità maschili che femminili. Per dimostrare il potere della divina B.B.

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