Abbiamo ancora bisogno delle Kardashian?
In una società dove l’estetica sta cambiando e la chirurgia sta lasciando il posto alla spontaneità, abbiamo ancora bisogno della famiglia più chiacchierata del web?
Mentre la bellezza naturale e la consapevolezza sta prendendo piede nella società, che ruolo adotteranno le sorelle Kardashian?
Sicuramente il reality che le ha iniziate al successo nel lontano 2007 - Keeping Up with the Kardashians - è stato un passatempo e fonte d’ispirazione per molti, ma probabilmente oggi non riscuote più la fama di un tempo. Forse la nuova versione The Kardashian, interamente prodotta dalle sorelle e dalla mamma manager, è l’esempio lampante e causa per la quale in molti è sorta una particolare domanda: è finita l’era delle Kardashian?
Per anni la società si è fatta portavoce di un’estetica perfetta, esigente di volti senza imperfezioni e curati fino all'esasperazione, di capelli sempre ordinati e unghie lunghe a stiletto. Tra le prime portavoce possiamo senza dubbio citare la famiglia Kardashian/Jenner che per anni ha dominato e prevalso nell’industria del beauty, poi prendendo piede nella moda, portando alta la bandiera dell'estetica che le caratterizza.
Al giorno d’oggi però, sembra che queste tendenze stiano cambiando e le nuove esigenze siano in pieno contrasto con gli ideali delle sorelle. Oggi parliamo di accettazione del proprio essere e del proprio fisico, delle imperfezioni da cui nessuno si salva, perciò non rimaniamo tanto stupiti se sotto la nuova campagna di Marc Jacobs troviamo solo commenti insoddisfatti. Questo perché il marchio ha scelto Kim Kardashian come testimonial della nuova campagna invernale, e sembra proprio che le donne del mondo non riescono a immedesimarsi più in lei. Kim è protagonista di scatti con outfit black and white, collant e guanti a pois con gonna in vinile nero e delle Mary Jane platform bianche dall’enorme plateau.
Tra gli ultimi eventi che hanno coinvolto questa famosa e scandalosa famiglia possiamo ricordare la firma di Kim nella collezione estiva del 2023 di Dolce & Gabbana, dove l'influencer ha collaborato al fianco di Stefano e Domenico nella realizzazione dei capi. Stesso marchio che giusto la scorsa settimana, durante la Milano Fashion Week, si dice abbia dovuto ritardare il suo show di ben 45 minuti nell'attesa che arrivasse Kylie Jenner, la star ha poi cercando di farsi perdonare arrivando addirittura in anticipo per assistere alla sfilata di Acne Studios in Paris Fashion Week.
È quest'ultima ad aver dato vita alle recenti polemiche nel fashion system: è infatti Kylie il nuovo volto di Acne Studios, notizia che ha scatenato non poche critiche. Gli scatti della campagna denim invernale la ritraggono coperta di fango con al fianco un’altra versione di sé stessa con indosso silhouette oversize e jeans usurati.
Sembra proprio che ogni giorno ci nasconda nuove sorprese e che una Kardashian/Jenner sia pronta ad avanzare e prevalere nel mondo moda. Non per ultima Kendall Jenner che compare protagonista negli scatti per la nuova campagna autunnale di Calvin Klein, Jenner che ritroviamo pochi giorno dopo al fianco del fidanzato Bad Bunny nello shooting per la campagna Gucci Valigeria.
Nasce qui un’altra domanda: i marchi sono sicuramente consapevoli dei cambiamenti in atto, ma è davvero la mossa vincente scegliere questi personaggi come volti delle campagne? Oppure si punta sempre sulla famosa citazione di Oscar Wilde «nel bene o nel male, purché se ne parli»?
Se le necessità delle nuove generazioni riusciranno a cambiare davvero la società, come farà la famiglia Kardashian - che insieme colleziona un miliardo di follower su Instagram, più del 10% della popolazione mondiale - a cambiare e restare al passo con queste nuove esigenze così lontane da loro?