Sono migliaia i casi in tutta Europa, segnalati sul sito Eudravigilance dell’agenzia del farmaco Ema, di sospetti «effetti avversi» che si sono verificati dopo la somministrazione dei quattro antidoti contro il Covid. E che hanno coinvolto vari organi, dal cuore al cervello, dagli occhi alla pelle. Nell’attuale corsa all’immunizzazione, le tante testimonianze di chi ha dovuto affrontare questi esiti descrivono una realtà su cui la scienza dovrebbe interrogarsi.
«Io ora a 47 anni sono cieca» si dispera Caterina Santangelo, di Catania, titolare di un’azienda agricola. «Due giorni dopo la seconda dose Pfizer non ci vedevo più. Forse per un trombo o un’ischemia al cervello di cui ho trovato traccia negli esami. Un medico ospedaliero mi ha certificato la correlazione con il vaccino, ma altri medici mi dicono che non c’è legame. Già dopo la prima dose avevo avuto dolori dal gomito sinistro fino al torace ma pensavo fosse normale. La sera prima di diventare cieca erano tornati quei dolori, ma io stupidamente non sono corsa in ospedale. Ora ho la vita rovinata».
Gli eventi avversi «gravi» segnalati in Europa dopo il vaccino Pfizer, spesso causa di ricovero con prognosi riservata, sono 219.960 secondo i dati Eudravigilance del 20 novembre scorso (è la banca dati dell’Ema, l’Agenzia europea del farmaco, che raccoglie le segnalazioni di sospette reazioni avverse ai medicinali autorizzati, provenienti da medici e pazienti). Di questi, 12.218 al sistema linfatico e alla circolazione, 28.917 al cuore; 11.883 le persone danneggiate agli occhi, 10.942 quelle con problemi al sistema immunitario, 1.068 i tumori benigni e maligni, 1.748 gli effetti su donne in gravidanza e nascituri, 12.869 quelli per sistema riproduttivo e allattamento. Sempre secondo Ema, dopo il vaccino Moderna gli eventi gravi segnalati sono stati 69.024 di cui 10.262 al cuore; 2.388 a sistema riproduttivo e allattamento, 499 i tumori benigni o maligni; 9.922 quelli dermatologici e sottocutanei, 32.143 gli effetti gravi al sistema nervoso. Per AstraZeneca ne vengono segnalati 203.685, tra cui: 113.981 al sistema nervoso, 17.920 a quello vascolare, 12.168 agli occhi, 19.470 le infezioni. Per Johnson & Johnson sono 13.164, dei quali 1.219 al cuore, 5.543 al sistema nervoso, 2.271 alla respirazione e 2.517 al sistema vascolare. In totale, per tutti e quattro i vaccini, gli effetti gravi (anche mortali) sono 505.833, quelli non gravi 675.288. Rigurdano soprattutto persone tra 18 e 64 anni, più le donne, e il trend è in crescita. Dal terzultimo aggiornamento, del 19 ottobre, all’ultimo, 20 novembre, sono stati segnalati 40.252 effetti gravi in più, 26.094 solo per Pfizer, e quelli cardiaci sono quasi il triplo di quelli non gravi: nelle schede di segnalazione, si legge che dopo Pfizer, l’ultimo adolescente è morto per arresto cardio-respiratorio il 17 novembre, un altro per miocardite il 3 novembre; il 2 novembre un altro minorenne ha avuto un arresto cardiaco e il 18 ottobre è morta una ragazzina. Il 13 ottobre sei morti adulti tra 18 e 64 anni per miocarditi e infarti, altre 97 in ospedale per pericarditi.
«Infarti, problemi deambulatori, visivi, riacutizzazioni di patologie pregresse. C’è anche “l’effetto trigger”, ossia scatenante: uno può avere una patologia silente e il vaccino provoca un evento acuto» sostiene Alessandro Capucci, da Bologna, cardiologo e medico dello sport (vaccinato come tutti i medici, per i quali sussiste l’obbligo). «Su 40 pazienti che vedo a settimana, sette-otto hanno problemi, presumibilmente legati all’iniezione. Ci sono anche donne di 30 anni che non riescono più a camminare». Stesso allarme da un altro cardiologo, Fabrizio Salvucci, fino a un anno fa nei reparti Covid: «Sto vedendo molte perimiocarditi da vaccino. Fino al 1° ottobre, in 30 anni non avevo mai fatto segnalazioni alla Farmacovilanza, ora ne ho dovute fare nove in 21 giorni. Soprattutto per la terza dose».
Le pericarditi, se non curate, possono dare perimiocardite e dilatazione del cuore (sono la terza causa di morte negli sportivi): «Mi è successo con un ragazzo che dopo il vaccino accusava dolore al petto e dispnea. Fastidi lievi, però dopo sei mesi aveva una perimiocardite, scoperta perché è stato ricoverato per un altro intervento. Io l’ho potuto correlare al vaccino perché avevo un suo ecocardiogramma antecedente».
La perimiocardite da vaccino può essere fulminante. L’Ema sulle schede dei pazienti morti il 13 ottobre cita uno studio di Antonio Abbate sul legame temporale tra questa infiammazione cardiaca e il vaccino Pfizer, sull’International Journal of Cardiology del 18 agosto 2021. «Un signore è arrivato poco tempo dopo la terza dose con una perimiocardite violenta, che abbiamo potuto curare in tempo» prosegue Salvucci.
I timori arrivano anche da altri medici. Roberta Ricciardi, neurologa che all’ospedale universitario Cisanello di Pisa segue pazienti con miastenia, malattia auto-immune, avverte: «Non si può dire: “tutti si debbono vaccinare”: bisogna selezionare, altrimenti rischiamo di creare danni. Io ho 7.500 pazienti con miastenia grave e la maggior parte dei vaccinati è peggiorata: ora hanno difficoltà a masticare, parlare, camminare». Un aiuto primario di un ospedale della Sicilia confida: «In un anno vedevo uno-due casi di trombosi della vena centrale della retina, invece ne ho già riscontrati una quindicina dall’estate, alcuni dopo poche ore dopo la somministrazione. Hanno dato problemi tutti questi nuovi vaccini. Il paziente ha una perdita del visus e poi scopri un evento trombotico. Se viene in pronto soccorso entro un’ora si può risolvere ma in genere ciò non succede. E quindi perde la vista, di solito a un occhio solo. Il problema a volte è che tu medico di pronto soccorso correli l’evento, ma il paziente poi non segnala all’Aifa: al momento della vaccinazione non viene neanche dato un modulo per eventuali reazioni avverse».
La segnalazione è lasciata alla libera iniziativa del paziente o del medico di base, e i dati Ema possono essere sottostimati: l’Olanda, con meno di un terzo della nostra popolazione, ha segnalato per Pfizer 15 mila eventi avversi in più rispetto all’Italia. «Mio padre è morto mentre stava tagliando la bistecca a mio figlio. È stramazzato davanti a un bambino di 9 anni. I medici dicono che non è stato il vaccino, ma era sanissimo» racconta Chiara. Ha chiesto alla procura l’autopsia, ma dopo tre mesi non ha avuto ancora risposta. Betty T. ha avuto un arresto cardiaco dopo la prima dose e ora il medico le ha fatto l’esenzione. Natasha P, dalla Sardegna: «Mio padre ha 70 anni e si è trasformato, in due settimane dalla seconda dose, in un vecchio di 90 … Ha iniziato a ingobbirsi, a respirare male… Ora è ridotto a letto con la macchina dell’ossigeno».
Quali siano le cause di queste sospette reazioni avverse è quanto si sta cercando di capire. I primi studi si concentrano sulla proteina Spike, che accomuna i quattro vaccini e può innescare processi infiammatori. Uno studio su Pub Med di Jiping Liu ha analizzato le alterazioni patofisiologiche prodotte da questi vaccini: conclude raccomandando prudenza nella somministrazione in chi ha patologie come diabete, disfunzioni renali, disturbi della coagulazione.
Un’altra indagine di Martina Patone sulle complicazioni neurologiche dopo i vaccini e dopo il Covid, sempre su Pub Med, conclude riportando 38 casi in eccesso della sindrome di Guillain-Barré su 10 milioni di persone che avevano ricevuto il vaccino Astrazeneca (e 145 casi in più, su 10 milioni, dopo una diagnosi di Covid-19).
Francesca Melingolo, di Cesena, educatrice per bambini disabili, 41 anni, ora è un’invalida e non sa se e quando guarirà: «I miei figli da bambini hanno fatto anche i vaccini facoltativi, ma io con questi non ero convinta. Per lavorare ho ceduto. Dopo cinque minuti ho avuto una forte compressione alla testa, poi il dolore è andato sparendo, ma la sera ho avuto un intorpidimento del viso poi esteso alla gamba e al braccio destro. Il medico curante ha ipotizzato un legame col vaccino e mi ha mandato al pronto soccorso. Ho fatto Tac e altri esami ma ancora non so che cosa ho. Ho il lato destro paralizzato e nessuno mi ha dato una terapia. Ora non ho più forze».
«La figlia di un’amica di 19 anni, dopo Moderna ha avuto febbre per dieci giorni a 37,5, poi all’11° giorno febbre alta: in ospedale le trovano un’anomalia al cuore. Gli esami del sangue erano sballati ma nessuno ha registrato la correlazione. Poi un’altra amica, dopo Pfizer: paralisi al viso e perdita di equilibrio, anche qui nessuna segnalazione. Ho saputo di donne con continue mestruazioni, anche di 50 giorni consecutivi e fibromialgia all’utero» scrive Cinzia.
Per Chiara, infermiera a Padova, seconda dose il 26 gennaio scorso, il 27 inizia un forte dolore alla gamba destra, poi ai polpacci, nei mesi dopo tachicardia e spossatezza. Al pronto soccorso, le riscontrano il morbo di Basedow. «Non ho familiarità per problemi di tiroide e prima stavo bene, vorrei capire se può essere stato il vaccino. Ora dovrò fare il terzo richiamo?».
Più fortunata Tatiana Krevatin, che scrive: «Dopo la prima dose ho avuto un’emiparesi facciale, risolta in una decina di giorni». «Al fratello del mio ex marito» scrive Lorena «dopo qualche mese dal siero è stato diagnosticato un tumore fulminante al cervello. Ha 53 anni, sempre stato bene. Gli danno poche settimane di vita. A una mia parente, in menopausa da due anni, è tornato il ciclo. Un mio amico, 56 anni, dopo un giorno dalla seconda dose lamentava dolori al petto ed è stato ricoverato per forte scompenso cardiaco: faceva il magazziniere, ora non riesce più a sollevare neanche un peso di tre chilogrammi e attualmente sta facendo terapie».
Sui social si stanno formando gruppi di aiuto. Tanti dopo il vaccino si sono ammalati e ancora non sono guariti. E poi ci sono le morti improvvise senza risposte. Quella di Traian Calancea, per esempio, 24 anni, residente a Trento, del 20 ottobre scorso: sano, sportivo, trovato esamine sul pavimento del bagno per un’emorragia cerebrale dieci giorni dopo il Pfizer. La madre ha presentato denuncia.