Parigi val bene una mostra. Ma anche Roma, Londra o San Francisco. In questo periodo le grandi esposizioni non mancano, e la visita a una mostra è sempre un ottimo pretesto per regalarsi una vacanza. In Italia tiene banco l’esposizione che rende omaggio a Fidia, il più grande scultore dell’età classica, i cui capolavori sono esposti ai Musei Capitolini-Villa Caffarelli, a Roma. La mostra Fidia, la prima di un ciclo dedicato ai grandi maestri della Grecia antica, è in programma fino al 5 maggio. Sono presenti oltre cento opere, tra originali greci e repliche romane, dipinti, manoscritti, disegni. Si possono ammirare anche i due frammenti originali del fregio del Partenone, mai esposti al di fuori del museo dell’Acropoli di Atene. Sempre in Italia, si cambia radicalmente registro con la mostra Bruno Munari.Tutto, un tributo a un maestro della creatività, un talento eclettico che ha spaziato dalla grafica, al design, all’arte, attraversando tutto il Novecento con le sue intuizioni rivoluzionarie e giocose. Dal 16 marzo al 30 giugno alla Fondazione Magnani-Rocca a Mamiano di Traversetolo (Parma).
A Firenze è di scena l’arte contemporanea, con la mostra Anselm Kiefer. Angeli caduti, a Palazzo Strozzi dal 22 marzo al 21 luglio. La mostra racconta il percorso del grande artista tedesco, dalla fine degli anni Sessanta a oggi, seguendo il filo delle sue ricerche, caratterizzate da incursioni nella memoria, nel mito, nella storia, e da importanti riferimenti alla poesia e alla letteratura. A Parigi, al Centre Pompidou è protagonista la moda, messa a confronto con l’arte. Succede nella mostra La traversée des apparences, in cartellone fino al 22 aprile. L’idea è di creare un dialogo tra creazioni di grandi stilisti, come Christian Dior, Azzedine Alaïa, Jean-Paul Gaultier, Issey Miyake, e opere d’arte del musée national d’Art moderne. E dopo aver passato in rassegna le creazioni di confine tra moda, arte e sport, ci si sposta alla Fondation Louis Vuitton per la grande mostra su Mark Rothko, in cartellone fino al 2 aprile. È presente una ricca selezione di opere di questo esponente di primo piano della pittura americana del XX secolo, legato agli artisti dell’Espressionismo astratto e determinato a esprimere le «emozioni umane fondamentali» attraverso l’astrazione. Per approfondire il prolifico discorso delle reciproche influenze tra arte e moda si vola a Londra, per visitare la mostra Sargent and Fashion, alla Tate Britain fino al 7 luglio. Protagonisti sono i sontuosi dipinti di John Singer Sargent, il pittore americano vissuto a cavallo tra Ottocento e Novecento, che ritrasse con gusto e voluttà le dame eleganti dell’alta società dell’epoca. E dato che Sargent era solito scegliere i vestiti da far indossare ai suoi soggetti, in mostra ci sono anche molti abiti d’epoca riferiti a quelli dei quadri. Tra i 60 dipinti presenti, il celebre ritratto di Madame X.
L’abito diventa quindi un efficace strumento di comunicazione ad alto contenuto artistico. Lo dimostrano anche i costumi di scena presenti nella mostra Diva, al V&A South Kensington, a Londra, fino al 10 aprile. La ricca rassegna racconta la lunga storia dei personaggi (non solo donne) che hanno segnato l’immaginario della musica, del cinema e del teatro, dai soprani d’epoca vittoriana a Theda Bara, da Blondie, a Amy Winehouse, a Rihanna, coinvolgendo il visitatore in un caleidoscopio di tulle, piume e lustrini. Si resta a Londra, ma si va indietro nel tempo con la mostra dedicata a Hans Holbein, uno dei più grandi pittori del XVI secolo. Nelle sale di Holbein at the Tudor Court (The Queen’s Gallery, Buckingham Palace, fino al 14 aprile) ci si immerge letteralmente in un’epoca, magari già vissuta in alcuni film storici. Enrico VIII, Anna Bolena e Thomas More sono alcuni dei protagonisti della rassegna, che comprende disegni, dipinti, miniature e illustrazioni di libri.












Da Londra a Berlino, per due veri appuntamenti speciali, le mostre fotografiche dedicate a Omar Victor Diop e a Miles Aldridge, rispettivamente fino al 21 aprile e al 5 maggio nel museo Fotografiska. Diop è un artista senegalese che nelle sue fotografie, dove è spesso protagonista, reinterpreta momenti cruciali della storia africana: in mostra opere delle serie Allegoria, Diaspora e Liberty. Miles Aldridge, cui è dedicata la mostra Virgin Mary. Supermarkets. Popcorn, è un fotografo inglese dal talento visionario, che colora con una vena di surrealismo le immagini di una società popolata da artisti e grandi nomi della moda.
L’excursus nel contemporaneo continua a Lisbona, al MAAT, dove è di scena Joana Vasconcelos, che nella personale Plug-in, fino al 4 agosto, presenta una serie di opere molto scenografiche. Tra queste, Drag Race e War Games, due automobili che Vasconcelos ha rielaborato in chiave artistica, decorandone una con ornamenti dorati e piume, e l’altra con fucili giocattolo. Se poi si è disposti a fare un viaggio più lungo per l’amore dell’arte, si può prenotare un biglietto per gli Stati Uniti. Prima tappa, San Francisco: al SF MoMa fino al 7 settembre, grazie alla mostra Infinite Love, si vive il magico e coloratissimo mondo della giapponese Yayoi Kusama, ormai un «classico» dell’arte contemporanea. La mostra comprende due grandi ambienti immersivi: nel primo, Dreaming of Earth’s Sphericity, I Would Offer My Love, ci si perde in un luogo magico di luci e colori; nel secondo, Love is Calling, uno spazio scuro è illuminato da una gallerie di forme dai cromatismi decisi.
Seconda tappa: New York, per vedere il poderoso allestimento della collezione d’Arte cicladica di Leonard N. Stern al Metropolitan Museum of Art, con 161 opere realizzate dal 3200 al 2000 a.C., prestate dalla Grecia. Si torna al contemporaneo al MoMa di New York. Qui fino al 21 aprile è protagonista Shana Moulton, con Meta/Physical Therapy. In questa installazione l’artista rivive situazioni della vita quotidiana attraverso il suo alter ego, Cynthia, svelando le contraddizioni del mostro tempo, mescolando spiritualità, kitsch, tecnologia medica e cultura pop.