Vinitaly è ai blocchi di partenza: dal 14 al 17 aprile si svolgerà a Verona la strategica fiera dedicata al mondo del vino e dei distillati, quest’anno più che mai attesa. Ecco i numeri di un evento unico al mondo.
Inutile girarci intorno. E in questo caso non servono nemmeno tre indizi per fare una prova. Basta il luogo. La presentazione dell’edizione 2024 di Vinitaly, quest’anno, non si è tenuta come di consueto nel suo habitat naturale, l’Italia, bensì a Bruxelles. I vertici della fiera internazionale dedicata al mondo del vino e dei distillati, sono andati dritti nella stanza dei bottoni. Nel luogo dove si decide (tra mille altre cose) anche del destino di Bacco, divinità – a quanto pare – uscita dalle grazie della dea Ue. Conti alla mano, seppur valga 130 miliardi di euro di Pil, e tre milioni di posti di lavoro, l’Europa ha deciso di castigarlo con una legge che ha seminato panico e attriti, quella per cui, dal 2026, bisognerà specificare in etichetta che gli alcolici rappresentano un rischio per la salute, al pari delle maledette bionde.
Da qui, il senso del viaggio fino nella capitale belga: l’Italia non ci sta e la fiera, in scena nella sua Verona dal 14 al 17 aprile, sarà certamente un palco strategico per ribadire quanto sia anacronistica una normativa che non soltanto mina l’economia tout court del continente, ma calpesta la storia del nostro Paese che, oltre ad affondare le sue radici nell’arte e nella cultura, le affonda (letteralmente) nella terra. Quella umida e marrone. Quella che se la tocchi, ti sporca, ma se la curi, ti dà da mangiare.
Detto ciò, quantomeno per dovere di cronaca, e sacrosanto patriottismo, in queste pagine l’obiettivo è quello di anticipare il meglio della rassegna enoica, che, Europa dalla penna rossa sì, Europa dalla penna rossa no, guadagna sempre più centralità, in Italia, in Europa e nel mondo. Il racconto di Vinitaly non sarebbe preciso se non si fornissero i suoi numeri, quest’anno da record: le oltre quattromila cantine presenti su un’area espositiva di circa 180 mila metri quadrati saranno battute passo passo da 1.200 top buyer in arrivo da tutto il mondo. Un dato quest’ultimo alquanto significativo che segna un pesante più 20 per cento sul 2023, e un pirotecnico più 70 sul 2022. Senza contare che in contemporanea ci saranno anche altre tre rassegne di settore, Sol, International olive oil trade show, Xcellent Beers e, infine, Enolitech, salone dedicato alle tecnologie per la produzione vinicola, che insieme catalizzeranno ancora più visitatori (se ne attendono abbondantemente oltre 100 mila, mentre nel 2023 sono stati 93 mila, ndr).
Quanto agli schieramenti, se la triade Toscana-Piemonte-Veneto fa da capofila, tutto lo Stivale, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia (quest’ultima oltretutto sempre più in ascesa e nodale per il mercato interno ed estero) sarà ben rappresentato nei diversi padiglioni. Fari puntati anche sulle aree tematiche, quattro per la precisione: l’Organic Hall in cui protagonista assoluto sarà il vino biologico certificato, l’International Wine Hall, dedicata ovviamente ai vigneron stranieri, Mixology, la sezione espositiva che punta sulla promozione del bere miscelato, avvalendosi della collaborazione di talentuosi bartender, e Micro Mega Wines – Micro size, mega quality, uno spazio alla scoperta delle produzioni di nicchia e a tiratura limitata, ideato dal critico Ian D’Agata.
Come da tradizione, anche la 56esima edizione è pronta a soddisfare tutti i palati che, più o meno eruditi, potranno partecipare a interessanti masterclass e tasting per affinarsi. Per questo sarà sufficiente consultare la pagina relativa al palinsesto che contempla anche la partecipazione dei cosiddetti wine lover (vinitaly.com/calendario-eventi), quindi scegliere in base ai propri interessi, tenendo conto però che alcuni sono soltanto a pagamento. Nessuna sorpresa, sia chiaro, è tutto scritto nero su bianco. Infine, non c’è Vinitaly senza il suo Vinitaly and the City, l’evento degli eventi, quello che accende Verona precisamente dal 12 al 15 aprile. Vie, piazze e vicoli profumano di festa e di vino. Anche in questo caso, arriva in aiuto il web. Sul sito ufficiale della fiera è possibile scaricare la mappa, il programma completo e acquistare il carnet degustazioni. Per poter passeggiare senza pensieri (almeno in quei giorni), con il calice appeso al collo nella splendida città di Romeo e Giulietta. Su questo, forse, l’Europa non avrà nulla da eccepire. Buon Vinitaly a tutti.