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Bianca Censori, senza censure

Bianca Censori, senza censure

La nuova moglie-non moglie del rapper e stilista Kanye West sta rubando la scena a quella divinità di Kim Kardashian. Una trasformazione straordinaria: seno in bellavista, abiti 10 taglie in meno, atteggiamento da schiava Isaura.


Sembrava missione impossibile, ma pare che lei ce la stia facendo. Bianca Censori, la nuova moglie-non moglie del rapper e stilista Kanye West (nessuno sa se il matrimonio segreto sia stato ufficializzato) sta rubando la scena a quella divinità di Kim Kardashian. Una trasformazione straordinaria: mammellone in vista, abiti 10 taglie in meno, atteggiamento da schiava Isaura. Liquidata la coppia reale americana, come venivano chiamati, il rapper più famoso (e tamarro) della storia, antisemita, candidato alle presidenziali, trumpiano, sta trasformando la nuova compagna nella copia della ex Kim Kardashian.

Australiana, 28 anni, una perfetta sconosciuta che sta al gioco e dopo un’estate rovente, tra laboriosi «lavoretti» in Laguna e passeggiate scalza, non nel parco, ma da Balenciaga a Firenze, si sta prendendo la scena. A Venezia è riuscita addirittura a scandalizzare una società di motoscafi (gente che dai tempi di Casanova le aveva viste tutte), riemergendo dal pozzetto dopo aver soddisfatto le voglie del marito, che mentre si copriva la faccia con una pezza nera in stile bandito, mostrava al vento le chiappone (un po’ flaccide, per la verità). Coro di insulti: «Schifosi, tornate a casa, ci sono i bambini», ergo vittoria indiscussa del Leone d’Oro del Trash. Ma non è finita qui. A Berlino la coppia si è messa in fila per mangiare un kebab. Lui sempre in versione guerrigliero zapatista mentre lei, signori miei, ha superato l’insuperabile. Inguainata in una specie di calza contenitiva color carne trasparentissima sembrava un’eroina dei film di Russ Meyer. I social davanti a tanta abbondanza in tempi di magra si sono sciolti: «Bellissima regina», «Kim starà piangendo», «Sei meravigliosa», «È incredibile anche se è vestita da pazza».

Non rilascia interviste, niente social, il suo viso è stato definito: «Enigmatico, come fosse la regina degli scacchi». Accanto a lui durante una sfilata pareva la Venere di Sacher-Masoch, con una pelliccia bianca a coprirle il volto. Un rapporto da master/servant che ha scatenato i mormoni del politically correct: «Usa la testa, non il tuo corpo», «Smettila di fare la schiava, non capisci che quel saccone dell’umido che ti sta a fianco ti sta usando per la sua carriera?». È esattamente il contrario: da ignota architetta di Melbourne ora dilaga ovunque. Meno parla, più di lei si parla. Ha saputo incarnare quello che lo showbiz vuole. Ossia il nulla. E glielo rifila, seduta su una panchina qualsiasi a mangiare accanto a uno degli uomini più ricchi d’America: «Due poveracci, sono orrendi», «Disagiati», «Imbecilli senza stile», «Hanno milioni di dollari, ma anche loro, come tutti noi, sono finiti con il panino con la frittata». Niente affatto. È tutto calcolato al millimetro. Se va bene quella panchina lì ce l’ha portata lui con il jet privato per sedersi con la tuta lercia, vicino a una donna bellissima, silenziosa. E nuda. Meditate gente, meditate.

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