Potrebbe anche nevicare. E se per i capricci degli anticicloni la stagione delle settimane bianche tardasse a prendere il via? Con la saggia concretezza che da secoli le caratterizza, le italiche genti di montagna hanno già provveduto in tempi non sospetti ad arricchire i pacchetti turistici in chiave «snowless». Per cui, anche se la coltre nevosa non è proprio al top (ma con qualche fiocco è meglio), è pur sempre possibile pianificare una sibaritica vacanza in quota dedicandosi ad abluzioni, saune, massaggi e pratiche olistiche che assicurano una rigenerazione profonda. Per poi tornare a valle con la faccia distesa, il corpo tonico e un bel carico di energia da spendere per la corsa finale di chiusura d’anno.
In tutto l’arco alpino, le strutture pluristellate oggi si distinguono per l’altissima qualità delle proposte oltre che per l’unicità delle ambientazioni: valga per tutti l’esempio dell’Hubertus Alpin Panorama Hotel, adagiato sul pendio di Sorafurcia, sopra Valdaora (Bolzano), da tempo in vetta nella lista degli scenari montani più instagrammabili. La sua Sky Pool a sbalzo, con una parete vetrata da cui filtra il paesaggio incantato delle cime dolomitiche (siamo a breve distanza dalle piste di Plan de Corones), è una straordinaria piscina infinity che ricorda, per silhouette, un trampolino da salto dove la superficie liquida si fonde in armonia con i colori del cielo. Non solo: all’Hubertus c’è anche la spettacolare Sky Spa Heaven & Hell, un’avveniristica piattaforma fluttuante con – al piano superiore – una doppia vasca idromassaggio e, in basso, «all’inferno», un’area nudisti con due saune, un altro idromassaggio e una ice room dedicati agli amanti delle emozioni forti.
I cultori delle antiche pratiche di salute basate sulla sudorazione troveranno di che sbizzarrirsi anche a Gudon, vicino a Chiusa, sempre in Alto Adige, nella spa dell’hotel Gnollhof (il suffisso hof, così in voga da queste parti, allude al maso che in origine si trovava al posto del moderno complesso ricettivo): qui, dove già nel 1888 la famiglia Verginer dava il benvenuto a primi ospiti, si può scegliere fra la sauna panoramica finlandese profumata con l’essenza di larice, con una gradazione strong fra gli 80 e i 100°C e un’umidità del 100 per cento, il bagno turco ai sali marini, la sauna alle erbe alpine e il Vitarium, un ambiente alla temperatura costante di 60°C ideale per depurare la pelle e le vie aeree.
Non lontano da Vipiteno e dai suoi yogurt, nella quiete della Val Ridanna, il wellness hotel Plunhof di Racines, incastonato ai piedi delle Alpi dello Stubai, è invece rinomato per gli oltre 4 mila mq della Spa & Acqua Minera: un parco termale premiato con numerosi Spa Award, dotato di un’originale parte sotterranea – ispirata alla tradizione mineraria locale ed equipaggiata con saune e laghetti salati – e di zone indoor e outdoor, con vasca di 20 metri, piscina relax e lago naturale balneabile. Giusto per restare in Sud Tirolo e in tema di Törggelen – il tipico pasto autunnale altoatesino a base di zuppa d’orzo o gulash, tagliere di formaggi e speck, Schlachtplatte, il piatto di carne con würstel, carré, costine e sanguinaccio, caldarroste e krapfen dolci – vale la pena di ricordare che le castagne sono protagoniste di un singolare programma di bellezza: l’idea è dell’Aktiv & Vitalhotel Taubers Unterwirt (www.unterwirt.com) di Velturno, nei dintorni di Bressanone, situato sul «Sentiero del castagno» in Valle Isarco, dove i marroni, straricchi di sostanze riattivanti e detox, entrano in sauna e compaiono anche fra gli ingredienti della linea cosmetica Castanea.





Al Cyprianerhof Dolomit Resort (holiday.cyprianerhof.com) di Tires, alle pendici del Catinaccio, il trattamento esclusivo Mineral Sport Detox si ispira al peculiare mix di minerali della Quarzite Argentea, che elimina acidi e tossine prodotti dallo stress sia fisico che mentale: il tutto integrato con i massaggi decontratturanti con oli di arnica e iperico, e magari con qualche rapida immersione ghiacciata nelle rustiche vasche esterne, per spazzare via la pigrizia e riattivare il microcircolo. Anche il Romantik Hotel Turm di Fiè allo Sciliar ha una sua peculiarità: una black pool per nuotare dall’interno all’esterno nell’acqua a 32°C. E dopo qualche bracciata nella piscina nera, si può scegliere fra un bagno salino e vari tipi di sauna, dalla finlandese a quella al profumo d’abete con pioggerella che consente di resistere meglio al calore.
Il bagno di foresta o shirin-yoku (l’immersione nel bosco della tradizione giapponese) è invece uno dei fiori all’occhiello del Tratterhof Mountain Sky Hotel di Maranza, sopra Rio di Pusteria. È Evelyn Gruber, comproprietaria della struttura nata dal restyling del maso di famiglia, che accompagna i piccoli gruppi a camminare fra i larici e insegna i segreti della respirazione antiage, da abbinare a brevi percorsi a piedi scalzi e pause di meditazione open air prima di imbarcarsi sull’ovovia alla volta del rifugio GITSCHhütte. L’elegante atmosfera alpine-jap ritorna anche alla Monte Silva Spa Wellness, l’area benessere al Tratterhof attrezzata con otto saune (di cui una, panoramica, ravvivata da due gettate di vapore giornaliere), bagno turco, due infinity pool, un icing bath e varie zone relax, inclusa la stanza aromatizzata al cirmolo; completano l’offerta l’attrezzatissima palestra, gli spazi per gli incontri di yoga e campane tibetane e i corsi di cucina tirolese di frau Regina Hinteregger, inarrivabile maestra di strudel e canederli.
Spostandosi a ovest, in Valle d’Aosta, lungo le pendici della Gran Becca vale un weekend il nuovo VR Cervino di Breuil-Cervinia: nell’avveniristico «rifugio» in vetro e legno a quota 2.050 mt., nel cuore della Valtournenche, l’area spa è impreziosita da una sontuosa piscina con pareti in marmo, mentre al Planibel (www.hotelplanibel.it) di La Thuile al centro wellness – con sauna mediterranea e finlandese, tisaneria e area estetica – si può provare la stanza del sale, dove l’alta concentrazione di cloruro di sodio micronizzato aiuta a respirare meglio. E stempera anche lo stress che si porta in valigia dalla città.