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Boom dell’home training causa Covid-19

Boom dell’home training causa Covid-19

Rulli per biciclette e tapis roulant praticamente introvabili e le aziende del settore fanno affari d’oro. Ecco le cifre. Se, a causa del coronavirus, il tempo sembra essersi fermato, il trend dell’allenamento a casa, per contro, è letteralmente impazzito. Gli ecommerce hanno esaurito quasi tutti i dispositivi per l’home training e le aziende del settore hanno fatto e stanno facendo l’impossibile per dare fondo ai prodotti rimasti in giacenza presso i propri distributori e magazzini di logistica.


«Un evento come quello del coronavirus ti coglie sempre impreparato», ha dichiarato Stefano Viganò, Managing Director Garmin Italia«la stagione dei rulli da ciclismo era praticamente finita per produttori e rivenditori. In primavera il ciclismo è su strada. Dal 3 marzo tutti i negozi che rivendevano i nostri prodotti hanno esaurito gli stock e nel corso del mese abbiamo venduto 1000 pezzi dei nostri rulli. Se ne avessimo avuti 3000 o più li avremmo venduti tutti».

Bike, running e fitness. Questi i trend registrati

Se il comparto rulli da ciclismo è uscito, sicuramente, vincente in termini di vendite, i dati che Decathlon Italia ci ha fornito dipingono un quadro molto dettagliato.
Donato Favale, Category Manager ciclismo Decathlon Italia, infatti ha ammesso che il boom di vendite, una volta esauriti i rulli e tapis roulant si è poi spostato verso altre due attività: body building e cross training.
I numeri parlano chiaro: +300% di vendite di rulli e +11% per il comparto body building e funzionale. «Ovviamente abbiamo registrato un calo generale del 70% rispetto a marzo 2019 per la chiusura di tutti i nostri punti vendita, ma l’analisi del periodo ci servirà per riprogrammare la partenza, appena sarà possibile e gli altri prodotti ci hanno permesso di contenere l’impatto del blocco totale» prosegue Favale.
Elastici di tutti i tipi, tappetini per l’allenamento e dischi per i bilanceri e i manubri, i prodotti più acquistati e, in alcuni casi, esauriti. A chi ha, da subito, urlato alla speculazione, va detto che le aziende del settore, vendevano già prima del coronavirus, questi prodotti e, proprio grazie a questa varietà di offerta, hanno potuto attutire il duro colpo e contenere i danni economici. Almeno finora.

Un’altra grande realtà del mondo sport e fitness, in modo informale, ha ammesso che in sole due settimane ha venduto quanto, di norma, avrebbe venduto in sei mesi, tanto per il comparto running, quanto per il settore bike. Insomma, tutti pazzi per l’allenamento a casa, di ogni tipo, genere e livello.

Ecommerce: tutto esaurito e per molto tempo

Secondo un’analisi del portale italiano idealo.it, dal 24 Febbraio al 1° Aprile 2020 (facendo un confronto con il periodo immediatamente precedente dal 17 Gennaio al 23 Febbraio 2020), c’è stato un boom delle intenzioni di acquisto relative a prodotti fitness del +3909,4%.
La crescita massima è stata rilevata, ovviamente, a partire dalla metà di marzo in poi, con numeri senza precedenti: tapis roulant (+10685,6%), indoor cycling (+9776,9%), tappeti elastici (+7350,0%), pesi (+6280,7%), ellittica (+3912,3%), panche fitness (+2656,3%), cyclette (+2095,2%), vogatori (+1879,2%), yoga & pilates (+1630,0%), allenamento funzionale (+1400,0%), stepper (+1254,5%), attrezzi da palestra (+850,4%), ginnastica e aerobica(+428,9%).

Riccardo Delconte, Country Manager Italia Deporvillage, ha riconosciuto che, «nel solo mese di marzo, il sito spagnolo ha registrato 40-50 volte numeri maggiori di vendite, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente».

«Non siamo più in grado di evadere richieste e sul sito, ora, si trovano solo prodotti disponibili nei nostri magazzini. Fino a qualche settimana fa, invece, davamo la disponibilità anche in base alla presenza degli articoli richiesti, presso i nostri distributori. Ora facciamo affidamento solo su quello realmente in casa», ha chiuso Delconte.
Ma per quanto tempo le aziende saranno autosufficienti per soddisfare le richieste di acquisti online che non accennano a calare?
Delconte aggiunge che loro potranno essere autonomi fino a maggio, più o meno, poi – la speranza – è che, seppure lentamente, il lavoro e la produzione possano riprendere.
In questo tempo, Deporvillage, sarà supportata da un’azienda spagnola che fornirà all’ecommerce un centinaio di rulli da ciclismo per riuscire a soddisfare l’alto numero di richieste.

L’alternativa: i rulli in affitto

Le soluzioni ricercate dalle aziende del settore sono state le più diverse. Decathlon Italia, per esempio, ha cercato di far arrivare tutto il materiale possibile, prima del lockdown, nei due magazzini di logistica online a Basiano e Torino.
Garmin ha dato fondo a tutto lo stock aziendale e ha chiesto supporto ai suoi rivenditori. A Milano, infine, Pain Cave ha attuato un servizio di affitto di rulli. Lo spazio di indoor cycling, ideato da Alberto Giannini e inaugurato pochi mesi fa, nella capitale lombarda, prevede, infatti, cinque postazioni prenotabili (a regime normale) che sono state letteralmente prese e messe in affitto a coloro che ne hanno fatto e ne faranno richiesta.
Cinque rulli, tutti smart, dunque, per potersi allenare a casa. Il costo è di 20 euro al giorno comprensivo di consegna, ritiro, assistenza tecnica da remoto, piani di allenamento digitale e accesso alle principali piattaforme social per pedalare con le community virtuali.

Dopo il coronavirus ecco come reagiranno le aziende

L’emergenza lungi dal poter permettere, ancora, una programmazione a lungo termine, ma, come tutte le situazioni improvvise, delinea un trend che non potrà essere ignorato dal mondo delle aziende del settore sport. Intanto è unanime la considerazione che, anche per il ciclismo dei puristi, i rulli diventeranno una parte integrante dell’allenamento e non solo in inverno.
E questo, semplicemente, perché i rulli – parliamo di quelli smart e connessi, comunemente noti come smart trainer – possono essere divertenti e portare l’utente ciclista in posti dove non è mai stato o dove sogna, da tempo, di andare.
La possibilità di affrontare percorsi impegnativi, da casa, come la Milano Sanremo, tanto per citarne una, consente di mettere a punto un allenamento intenso e strutturato anche per i professionisti.

«Da qui a tre anni, l’offerta di rulli di Decathlon, sarà solo smart. Non si tornerà indietro. Il mondo del ciclismo e dello sport in generale è cambiato a causa del covid19. In particolare, l’impiego dei rulli diverrà parte integrante dell’allenamento e della preparazione atletica, tutto l’anno. Per professionisti e non», afferma Donato Favale.
Se, poi, ci mettiamo il fatto che i programmi e le community sulle diverse piattaforme possono trasformarsi in un vero e proprio video gioco, diventa realistica l’affermazione di Stefano Viganò che ha dichiarato: «Mio figlio mi ha visto pedalare, mi ha chiesto di provare e ha scoperto che è molto simile a uno dei giochi che ha sulla sua console. Quindi, perché non avvicinare i giovani allo sport mostrando loro anche il lato divertente e non solo quello della sofferenza?».
Da qui, dunque, uno scenario che merita grande attenzione. L’attenzione che, unita alla creatività e all’ingegno, potrà permettere di reagire il più rapidamente possibile quando il lockdown allenterà la presa e l’economia, seppure per gradi, dovrà guardare avanti e gettare le basi per la rinascita italiana.

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