Cuciniamo insieme: panzanella croccante
Questo è un giorno dove non si dovrebbe fare proprio nulla! A maggior ragione se fa caldo come adesso. Così abbiamo pensato a una ricetta facile facile, che consente anche al fornaio di riposarsi visto che si usa pane raffermo e dunque è una minima ode al riciclo, che può essere base per un picnic, un ottimo spuntino, un inizio di cena estiva.
Siamo arrivati a Ferragosto, molto ci sarebbe da indagare attorno agli "Agustali" che altro non erano se non i giorni dedicati al riposo dopo le fatiche dei contadini. Tant'è che quando nel 18 d.C. l'imperatore Augusto inventa le "feriae augusti" altro non fa che accorpare una serie di riti (a noi piace tanto ricordare i Vinalia rustica propiziatori per l'incipit della vendemmia che avevano un corrispondente nei Vinalia urbana che si svolgevano in aprile per annunciare il vino nuovo) agresti. I senesi forse non lo sanno – ne sono ormai privi da due anni ed è una sciagura mai verificatasi prima - ma anche il loro palio dell'Assunta che neppure stavolta si disputa è un'imitazione dei voleri di Augusto che indiceva giochi e corse dei cavalli proprio per render omaggio alla festa. L'usanza delle scampagnate è invece più controversa (fu il fascismo a incoraggiarle per aumentare la confidenza tra ambiente antropologico rurale e urbano), ma sarebbe d'uopo resuscitare ciò che lo Stato della Chiesa rese obbligatorio: la mancia dominicale. I contadini facevano gli auguri ai proprietari terrieri e questi erano obbligati a contraccambiare con un obolo per rendere omaggio all'Assunta (Maria) in onore della quale il Ferragosto fu spostato dal primo al 15 del mese. A corti discorsi questo è un giorno dove non si dovrebbe fare proprio nulla! A maggior ragione se fa caldo come adesso! Così abbiamo pensato ad una ricetta facile facile, che consente anche al fornaio di riposarsi visto che si usa pane raffermo e dunque è una minima ode al riciclo, che può essere base per un picnic, un ottimo spuntino, un inizio di cena estiva. I puristi della Panzanella – albergano tutti in centro Italia sia sul versante tirrenico tra Toscana e Lazio sia su quello adriatico tra Marche e in parte Abruzzo con l'Umbria a fare da fulcro – storceranno un po' il naso, ma a noi piace così. E piacerà anche a voi.
Ingredienti - 400 grammi di pane raffermo possibilmente sciapo, 500 grammi di pomodorini ciliegini, una cipolla rossa o 4 cipollotti belli grossi, 2 cetrioli, 4 spicchi d'aglio, abbondante origano (fresco o secco non ha importanza), 5 o 6 foglie di basilico, 4 spicchi d'aglio, 120 gr di olio extravergine di oliva di ottima qualità, sale e pepe qb, facoltativi tre o 4 cucchiai di aceto di vino di primissima scelta.
Procedimento - Fate a fette non troppo sottili e poi a tocchetti il pane. In una padella scaldate metà dell'olio con gli spicchi d'aglio incamiciati, Quando l'aglio a preso colore tostate i crostini di pane aggiungendo l'origano e aggiustano di sale e di pepe. Il pane deve essere ben croccante. Togliete la buccia esterna verde ai cetrioli e fateli a tocchetti piccoli, tagliate a metà i ciliegini, riducete la cipolla a pezzetti grossolani. Ora in una zuppiera condite con la metà di extravergine rimasta i cetrioli, i pomodorini e la cipolla, aggiungete le foglie di basilico sminuzzate e se volete l'aceto aggiustando di sale e pepe e mescolate bene. Solo al momento di servire incorporate i crostini di pane.
Come far divertire i bambini - Affidate loro il compito sia di sminuzzare le foglie di origano e di basilico sia quello di condire l'insalata.
Abbinamento - Abbiamo scelto un rosé metodo charmat siciliano da uve Nerello Mascalese, ma qualsiasi rosato è perfetto: dal nuovo Prosecco in Rosa agli spumanti di alto lignaggio. Le bollicine fanno brio a Ferragosto e siccome devono essere ben fredde sono invitanti.