Cuciniamo insieme: lenticchie estive
Le lentule (la loro fama deriva proprio dalla forma che per i romani ricordava quella dei sesterzi) hanno ottimo corredo proteico, sono un alimento buono e sano. Noi in questa versione estiva le abbiamo messe in insalata molto profumata.
Con i prezzi crescenti di queste vacanze invocare il potere delle lenticchie di far aumentare i denari nelle tasche è utile anche d’estate. Questo che è uno dei più antichi e confidenti legumi per noi abitatori della penisola è il benaugurio di prosperità per eccellenza; non c’è Capodanno senza lenticchia (e zampone). Ma è un errore confinare le lentule (la loro fama deriva proprio dalla forma che per i romani ricordava quella dei sesterzi) al solo consumo invernale. Hanno ottimo corredo proteico, sono un alimento buono e sano. Noi in questa versione estiva le abbiamo messe in insalata molto profumata.
Ingredienti - 400 grammi di lenticchie, 300 grammi di pomodorini variamente colorati (ciliegini rossi, perini gialli e arancio), 250 grammi di mozzarella fiordilatte, tre o quattro coste di sedano, uno o due cipollotti freschi, un limone non trattato, un mazzetto di foglie di menta, 80 grammi di olio extravergine di oliva, sale e pepe q.b.
Procedimento - Lessate le lenticchie in abbondante acqua leggermente salata (ci vorrà circa una mezz’ora), scolatele e fatele raffreddare. Tagliate a metà i pomodorini, a rondelle sottili i cipollotti, le coste di sedano e a cubetti la mozzarella. Ora in una capace insalatiera unite tuti gli ingredienti completando con la buccia del limone ridotta a zeste (abbiate cura di non intaccare l’albedo, la parte bianca che dà un sapore amaro), le foglioline di menta stracciate con le mani e condite con generoso olio extravergine di oliva aggiustando di sale e di pepe.
Come far divertire i bambini - Fate comporre a loro l’insalata, si divertiranno moltissimo.
Abbinamento - Abbiamo scelto un Trebbiano di Abruzzo per la mineralità, la forza espressiva e la freschezza. Va benissimo un Trebbiano del Valdarno, ma perfetti anche Verdicchio e Soave che sono comunque dei Trebbiani.