Cuciniamo insieme: la carbonara al tartufo
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Cuciniamo insieme: la carbonara al tartufo

Se volete stupire i vostri amici con un piatto semplicissimo, super rapido e buono provate a contaminare la carbonara con il tartufo scorzone che costa poco e rende tanto.


Se avete scelto come vacanza l’Appennino o anche le sue colline che lungo oltre mille chilometri digradano verso il mare da questa catena di monti dolce e meravigliosa che è la spina dorsale della penisola potete approfittare di un frutto estivo dei boschi che proprio l’alternanza di pioggia e sole di queste settimane ha favorito: il tartufo scorzone che costa poco e rende tanto. È meno profumato del nero pregiato e del tuber magnatum pico, il bianco che si raccolgono tra autunno e inverno, ma ha al palato una piacevolissima consistenza. Così se volete stupire i vostri amici con un piatto semplicissimo, super rapido e buono provate a contaminare la carbonara.

Ingredienti - Un tartufo scorzone da 80 gr, 360 gr di spaghetti (noi preferiamo quelli da grano Senatore Cappelli) o altra pasta secca di semola, 4 cucchiai di olio extravergine di oliva, 3 uova di generose dimensioni, 120 gr di Pecorino o Parmigiano Reggiano o Grana padano grattugiati, sale e pepe q.b.

Procedimento - Mette a cuocere la pasta in abbondante acqua salata, nel frattempo separate i tuorli dagli albumi e in una capace casseruola dove poi condirete la pasta battete i tuorli con olio extravergine, generoso pepe e ¾ del formaggio. Aiutatevi per ottenere la cremina con un po’ di acqua ci cottura della pasta. Scolate gli spaghetti, mantecateli bene nella crema d’uovo aggiustando di sale e di pepe e aggiungendo il formaggio rimasto, lamellate generosamente il tartufo e servite.

Come far divertire i bambini - Fate sbattere a loro le uova e creare la cremina.

Abbinamenti - Noi abbiamo optato per un metodo classico rosato calabrese da uva Magliocco. Vanno benissimo tutti i rosati spumanti e no, anche un pinot nero ma servito molto fresco.

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Carlo Cambi

Toscano di nascita e di formazione (economico-giuridica) diventa giornalista professionista a 23 anni. Percorre tutto il cursus honorum a Repubblica fino a dirigere le pagine di economia. Nel 1997 fonda I Viaggi di Repubblica - primo e unico settimanale di turismo - che dirige fino al 2005 quando sceglie di vivere a Macerata insegnando marketing del territorio e incontra Maurizio Belpietro col quale stabilisce un sodalizio umano e professionale. Autore radiofonico e televisivo continua a occuparsi di economia ed enogastronomia. Ha scritto una trentina di libri. Il suo best seller? Il Mangiarozzo.

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Petra Carsetti