Cuciniamo insieme: piatto dell'ortolano
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Cuciniamo insieme: piatto dell'ortolano

Fragrante, colorata, naturalissima: ecco una preparazione che è un elogio dell’orto d’estate e che si mostra versatile assai. Potete pensarla come un contorno, come un piatto unico se l’accompagnate con dei crostoni croccanti col fiordilatte o come un condimento per la pasta. È ricetta che si presta benissimo anche per chi segue un regime vegano o vegetariano.


Ingredienti - Una cipolla bianca di generose dimensioni (due se medie), un peperone giallo e uno rosso, tre pomodori maturi, ma sodi e di generose dimensioni, quattro zucchine, 180 gr di olive (meglio se denocciolate, ma di primissima qualità) due spicchi d’aglio, un peperoncino, un mazzetto composto da maggiorana e basilico, 4 filetti di acciughe (facoltativi, se cucinate vegetariano potete ometterli) 6 cucchiai di olio extravergine di oliva, sale e pepe q.b.

Preparazione - Fate sciogliere in una padella con olio extravergine di oliva i filetti di acciughe insieme con l’aglio e il peperoncino. Ora affettate grossolanamente la cipolla, quando l’aglio è imbiondito eliminatelo insieme al peperoncino e mettete in padella la cipolla. Fate andare per cinque minuti a fuoco brillante. Nel frattempo fate a tocchetti le zucchine, i peperoni e i pomodori. Ora aggiungete in padella le zucchine, aiutatevi con un po’ d’acqua se vedete che la preparazione si asciuga troppo. Dopo altri cinque minuti aggiungete i peperoni, i pomodori e le olive. Incoperchiate e fate andare quasi a cottura per altri 15 minuti controllando di quando in quando che la preparazione non si asciughi troppo. Tritate finemente le erbe aromatiche, aggiungetele in padella aggiustando di sale e pepe. Spegnete il fuoco e servite con un giro di olio extravergine a crudo ricordando che potete portare in tavola la preparazione anche tiepida.

Come far divertire i bambini - Fate aggiungere volta per volta a loro le verdure in padella, si sentiranno cuochi provetti.

Abbinamento - Abbiamo optato per un Vermentino (di Maremma, di Gallura, del Sulcis). Va benissimo un Pigato del Ponente Ligure o potete scegliere altri bianchi (Trebbiano d’Abruzzo o Toscano, Verdicchio, Pecorino) purché ben secchi.

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Carlo Cambi

Toscano di nascita e di formazione (economico-giuridica) diventa giornalista professionista a 23 anni. Percorre tutto il cursus honorum a Repubblica fino a dirigere le pagine di economia. Nel 1997 fonda I Viaggi di Repubblica - primo e unico settimanale di turismo - che dirige fino al 2005 quando sceglie di vivere a Macerata insegnando marketing del territorio e incontra Maurizio Belpietro col quale stabilisce un sodalizio umano e professionale. Autore radiofonico e televisivo continua a occuparsi di economia ed enogastronomia. Ha scritto una trentina di libri. Il suo best seller? Il Mangiarozzo.

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Petra Carsetti