il rapper Fedez ospite della trasmissione "Belve"
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Inchieste

Fedez, ultimo show

Le amicizie con gli ultrà del Milan finiti in prigione. Gli affari che non brillano e i programmi tv che non chiamano. E poi, il prossimo divorzio da Chiara Ferragni. Così il rapper ieri più celebrato (a Milano gli è stato persino conferito l’Ambrogino d’oro...) vive la stagione più difficile, tra sponsor che si dileguano e pubblico che ha già emesso la sua condanna. All’oblio.

E' solo un’arte in cui i compatrioti dimostrano di eccellere, ancor più della salita sul carro del vincitore. Scendere il più lestamente possibile dallo stesso carro, mentre l’ex trionfatore finisce in disgrazia, aggiungendo pure il subdolo piacere del calcio dell’asino. A maggior ragione stavolta, visti i demeriti dell’interessato. Fedez, insomma. Il reuccio del progressismo tricolore, che incantò l’Italia con sua maestà Chiara, prosegue in caduta libera e fragorosa. Il multiforme rapper, del resto, s’è impegnato alla spasimo per finire nel girone dei miti riclassificati come reprobi: ceffi impresentabili, manovre ardite, sbruffonaggine adolescenziale. E pensare che, sperando di mantenere l’aura moralizzante e benefica, aveva pure rotto l’incantesimo dei Ferragnez, filando via dal superattico di City Life senza consorte né progenie.

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Antonio Rossitto