​Esami clinici, tac, risonanza magnetica
iStock
Inchieste

Il supertest che (non) ti salva la vita

Si chiama Prenuvo ed è un strumento hi-tech che viene dagli Usa e, per circa 2.500 dollari, promette diagnosi precoci e accuratissime di molte malattie. Sponsorizzato con entusiamo dai vip, solleva però varie perplessità tra i medici.

«Il nuovo status symbol è una risonanza magnetica completa» ha titolato, ironicamente, il New York Times facendo riferimento a uno strumento diagnostico, chiamato Prenuvo, che, come recita il suo opuscolo informativo, promette di «individuare precocemente le malattie e salvare la vita a 1 persona su 20» (oltre che a permetterti di guardare Netflix se ti annoi durante lo screening). Perché il quotidiano americano lo ha paragonato ad abiti griffati, orologi, vetture di lusso? Perché a «sponsorizzarlo» sul suo profilo Instagram da 364 milioni di follower è stata, tra una lingerie contenitiva e un rossetto lunga-durata, Kim Kardashian. La star delle influencer, con casacca e pantaloni monouso, seduta sul lettino di Prenuvo, sorrideva accanto al messaggio: «Ho fatto la scansione e voglio raccontarvi tutto su questa macchina salvavita. Ha la capacità di rilevare cancro e malattie come aneurismi nelle sue prime fasi, prima che si presentino sintomi. È stato come fare una risonanza magnetica di un’ora senza le radiazioni. Ha davvero salvato la vita di alcuni miei amici e volevo solo condividerlo».

«K. K.» ha tenuto a precisare: «Questa non è una sponsorizzazione, ma una semplice informazione in favore dei miei seguaci». Peccato che non tutti i suoi fan possano sborsare 2.499 dollari per Prenuvo total body, 1.799 per testa e tronco, 999 per solo il tronco. Parecchi sono insorti, scrivendole: «Grazie mille per aver condiviso qualcosa che il 90 per cento di noi non può permettersi!». Molte celebrità invece le hanno dato retta, postando le foto dopo il referto. Tra loro Paris Hilton, le modelle Bianca Brandolini D’Adda e Lily Aldridge, lo stilista Zac Posen, che ha trovato un «buco» libero tra una sfilata e l’altra della settimana newyorkese della moda.

In effetti Prenuvo è una risonanza magnetica avanzata che senza radiazioni e liquido di contrasto, individua precocemente - almeno sulla carta - i tumori solidi cancerosi allo stadio 1, e circa 500 altre condizioni tra cui aneurismi, ernie della colonna vertebrale, malattie del fegato... Per ora disponibile negli Stati Uniti (ma arriverà anche in Italia) è frutto di 13 anni di ricerca, si avvale di una convergenza tra hardware di risonanza magnetica personalizzato, protocolli di acquisizione e calibrazione software e uso assistito dell’intelligenza artificiale. Ma qualche perplessità c’è. Siamo davvero di fronte a una rivoluzione oppure ci sono già strumenti di prevenzione che svolgono egregiamente questo compito? Infine, come sottolinea anche il New York Times, ci sono evidenze scientifiche che lo screening totale del corpo, fatto senza prescrizione medica, sia efficace nel prolungare la vita? «Non stiamo parlando di qualcosa di miracoloso» risponde Paolo Fonio, ordinario di Radiologia all’Università degli studi di Torino. Prenuvo è una risonanza magnetica dall’encefalo ai piedi, con l’intento di trovare lesioni precoci che non siano sintomatiche. Cosa che, di fatto, è ciò che si propongono tutti i programmi di screening. Ma quest’ultimo deve avere un senso e un rapporto costo-beneficio».

Ci sono già screening al seno, alla cervice uterina, al colon, per restare in campo oncologico. Esistono anche programmi sperimentali sul tumore al polmone con Tac torace a bassa dose. Con costi sostenibili per la comunità e che, nel tempo, hanno inciso sulla mortalità. «Un programma di screening di propria iniziativa, senza indicazione medica, non ha efficacia come prevenzione. Inoltre, per via dei costi insostenibili e dei vantaggi non dimostrabili, non sarebbe mai rimborsato da un Sistema sanitario pubblico». Fermo restando che ognuno può spendere i propri soldi come meglio crede, sottoporsi a Prenuvo senza sapere quello che si cerca non è detto abbia un impatto sulla sopravvivenza del paziente. «Ci sono strumenti di prevenzione offerti dal Servizio sanitario o dalle aziende per i propri dipendenti. Esami mirati tra cui l’ecografia dell’addome, con particolare attenzione alla prostata e al seno. Oppure l’Rx torace. Sottoporsi a una risonanza magnetica totale inoltre espone inevitabilmente a falsi positivi» continua Fonio.

Il nostro corpo presenta spesso anomalie, come cisti, noduli, fibromi benigni che non danno, e si prevede non daranno, alcun fastidio. «Una volta individuati però, innescano un meccanismo di approfondimento per cui il paziente viene sottoposto a ulteriori esami e dosi di radiazioni senza che abbia alcun senso». È invece importante sapere cosa si cerca, magari in base alla familiarità. «Per escludere che ci sia, per esempio, un tumore renale non sintomatico, perché magari mio padre l’ha avuto, un’ecografia funziona altrettanto bene, più rapidamente e con costi minori». Da non sottovalutare poi è la sensazione di falsa sicurezza. Con Prenuvo, si può sapere se in quel momento ci sono problemi o meno. Ma non è detto che non si presentino il mese successivo: spendi tremila dollari, ti dicono che è tutto ok, dopo tre mesi insorge una patologia.

«Meglio programmare una mammografia biennale, intervallata da una ecografia al seno, una ecografia alla prostata, analisi del sangue. Prevenire è essenziale, vuol dire avere molte chance di guarigione rispetto a malattie, in maggioranza neoplastiche, in forma più avanzata. Però ci sono limiti entro i quali rimanere. Senza contare che alcune patologie anche se diagnosticate in forma precoce hanno una sopravvivenza molto bassa a cinque anni. Fare prevenzione arbitrariamente può mitigare l’ansia ma creare una falsa tranquillità» conclude il professore. È proprio sull’ansia che le aziende fanno leva per veicolare i loro prodotti. «Quella che oggi ci attanaglia è anche di tipo sociologico» spiega Giovanni Cuomo, docente di Psicologia giuridica e criminologia all’Università Europea di Roma. «Atti come l’attentato alle Torri Gemelle, a cui comunemente si riconduce l’inizio di uno stato di ansia globalizzato, la pandemia, le guerre, hanno portato a vivere in uno stato di angoscia perenne». Si teme per la perdita dei propri cari, della sicurezza economica, della salute. «Si cerca rifugio in qualcosa di catartico, che, si pensa, possa proteggerci da tutto. Ci si fa guidare dagli influencer, e se uno di loro mi dice che cosa potrebbe salvarmi, lo ascolto senza avere dubbi».

Intercettare l’ansia del consumatore si sta rivelando una delle strategie commerciali più efficaci, qualsiasi sia il prodotto da vendere. Una macchina diagnostica complessa non è come un piccolo elettrodomestico. Deve essere consigliata da un professionista che sappia usarla e cosa cercare, e soprattutto, se sia il caso o meno di prescrivere quel tipo di esame. E in ogni caso, sottoporsi a una scansione «random» è possibile solo se si hanno disponibilità economiche. «Per 2.499 dollari Prenuvo cercherà di prevedere il vostro futuro» conclude il New York Times. «Cercherà». Appunto.

I più letti

avatar-icon

Stefania Fiorucci