Adotta un vino
Nel mercato del vino dicono che ci sia spazio per tutti. Riformulerei la frase al passato per una serie di ragioni. Innanzitutto, in particolar modo in Italia, la pressione fiscale fa calare la quantità, e forse purtroppo anche la …Leggi tutto
Nel mercato del vino dicono che ci sia spazio per tutti. Riformulerei la frase al passato per una serie di ragioni. Innanzitutto, in particolar modo in Italia, la pressione fiscale fa calare la quantità, e forse purtroppo anche la qualità, dei brindisi. Ma non solo. Se il grande gruppo continua a dire la propria, il piccolo, l’artigiano, in alcuni casi l’artista, non riesce a coniugare riconoscimenti della critica e incassi.
Dalla diffusione delle mode enologiche, passando per la qualità altalenante delle vendemmie, fino al costo delle attrezzature, si rischia di veder scomparire i piccoli produttori; persino quelli bravi. Tutto questo poi non è di certo agevolato dal dilagare di luoghi comuni come «piccolo è bello» o locuzioni come «vigneto giardino». Facezie che, invece di agevolare, in realtà ancorano queste aziende a un ruolo ancillare praticamente perenne.
Che fare? Non ho risposte risolutrici, se non il consiglio di adottare un produttore. Nessun mutuo soccorso. Una volta individuato il produttore, non solo ci si deve adoperare per divulgarlo (il tam tam è sempre più «sonoro» persino della Rete), ma sarebbe opportuno anche prendere in carico una parte più o meno grande di produzione, con buona soddisfazione di entrambe le parti.
Per questo motivo fate scorta del vino del produttore che più amate, magari nelle grandi annate, e continuate a berlo, magari anche in quantità ridotta, in quelle meno favorevoli. Vi assicurerete una scorta di vino in grado di appagare il vostro gusto e al tempo stesso darete ossigeno economico al vigneron per le annate meno favorevoli.
I MIEI CONSIGLI
La Vrille Chambave Muscat 2011
88/100 al vino 93/100 in abbinamento
Esordio olfattivo tanto elegante quanto sussurrato, rigoglioso di note di erbe aromatiche e agrumi. Fiore di sambuco, timo, rosmarino, salvia sono le avanguardie gustative di un sorso che si allarga a note agrumate tanto succose quanto fresche. Con un rombo al forno con le patate capirete come mare e montagna riescano a sedersi allo stesso tavolo.
La Brugherata il Doge 2008
90/100 al vino 95/100 in abbinamento
100% uva Moscato di Scanzo appassita sui graticci e successivamente vinificata con il solo utilizzo di acciaio. Profumi evidenti di pepe, erbe officinali e gelso. Bocca speziata ma dolce. Da provare con un erborinato ben maturo. I più golosi lo troveranno eccellente anche con un dolce a base di cioccolato.