Alessandro Quarta: "In America mi chiamano genius"
Standing ovation in Germania, applausi al Primo Maggio, un nuovo album a New York. L’irresistibile ascesa di un talento italiano
Ha aperto la kermesse del Primo Maggio romano con un’inedita versione blues funky di Bella ciao. "Migliaia di ragazzi che saltavamo. Una grande emozione unita alla soddisfazione di aver mostrato il volto ritmico del violino che, di solito, viene percepito come uno strumento triste che accompagna le cerimonie".
Alessandro Quarta, 38 anni, è una delle eccellenze della musica italiana nel mondo. "La Cnn mi ha definito un “musical genius”. Nel 2016 farò un tour coast to coast in America con il mio quintetto. Al Sommer Musiken Festival di Monaco, in Germania, mi hanno tributato una standing ovation e a dicembre inizieranno le registrazioni di un nuovo album a New York con ospiti eccellenti. Non è ancora sicuro, ma potrebbe esserci Dee Dee Bridgewater".
Un talento, quello di Alessandro, figlio di sacrifici e costosi studi privati con maestri come Salvatore Accardo, Abraham Stern, Zinaida Gilels e Pavel Vernikov. Non si sente secondo a nessuno mister Quarta. Nemmeno a David Garrett, il violinista tedesco-americano famoso per le rivisitazioni funamboliche di classici rock: "Ho scritto al suo manager: incontriamoci su Raiuno e confrontiamoci con il Primo Capriccio di Paganini. E vediamo se veramente David è il più veloce del mondo. Non mi ha mai risposto".
Ha l’approccio di un artista che vive immerso nella musica, senza barriere culturali o snobismi tecnici: "Penso a un gigante come Carlos Santana: se gli chiedi qual è il Do sul terzo rigo del pentagramma ti manda a quel paese. Invece, se gli chiedi un Do suonato con il cuore, lui lo fa immediatamente e ti commuove". Nemo propheta in patria è una citazione vangelica che la rappresenta? «Spero che il mio Paese s’accorga di me: è triste essere celebrato come italiano solo dopo i trionfi all’estero".
Alessandro Quarta è un artista dell'agenzia Spoleto Pro Events