Alice attraverso lo specchio
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Alice attraverso lo specchio, addio "moltezza": 5 cose da sapere

La Disney torna nel Sottomondo di Lewis Carroll, tra i guai del Cappellaio Matto e la mollezza del Tempo. Con pochi guizzi e ancor meno sorrisi

Alice è tornata. E con lei il Bianconiglio, lo Stregatto e il Cappellaio Matto. La Disney piomba di nuovo nel Sottomondo e, dopo Alice in Wonderland firmato nel 2010 da Tim Burton, propone il sequel Alice attraverso lo specchio. Ma se non era bastato l'estro supremo del vecchio Tim per tirar fuori meraviglie, non può far di meglio - o almeno altrettanto - il nuovo regista James Bobin

Dal 25 maggio al cinema, ecco 5 cose da sapere su Alice attraverso lo specchio:

1) Dal secondo libro di Lewis Carroll

Nel 1865 lo scrittore britannico Lewis Carroll pubblicò Le avventure di Alice nel Paese delle meraviglie, da cui è stato tratto il primo film Alice in Wonderland (che ha incassato 1 miliardo e 25 milioni di dollari, a fronte di un budget di produzione di 200 milioni). Nel 1871 fu la volta di Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò. Il lungometraggio di Bobin si ispira a questo secondo libro, più malinconico del precedente, pur non essendone una fedele trasposizione. La sceneggiatrice Linda Woolverton, che ha già realizzato gli script di La Bella e la BestiaIl Re Leone, lo stesso Alice in Wonderland e Maleficent, ha inquadrato il materiale originale guardandolo da una sua angolazione e portando Alice a spasso nel tempo, tempo che diventa un personaggio a tutti gli effetti.

2) Bellezza visiva e poca inventiva

Tornano i personaggi e gli attori già noti di Alice in Wonderland. Mia Wasikowska è ancora una volta Alice. Nel frattempo Mia è davvero cresciuta: per la ventisettenne australiana il Sottomondo è stato un notevole trampolino di lancio e oggi è ormai una luminosa certezza di Hollywood, un talento semplice e puro. 
Anche nei panni di Alice è più matura. È una giovane donna sicura di sé, al ritorno da un lungo e avventuroso viaggio in mare. Il rientro nella sua Londra vittoriana le riserverà brutte sorprese.; non fa però in tempo ad affrontare i suoi nuovi problemi che uno specchio la chiama a sé. C'è un altro problema da risolvere, nel Sottomondo, e solo Alice, "quella vera", può risolverlo. 
Bobin, cineasta inglese autore de I MuppetMuppets 2 - Ricercati, ci riporta in un Sottomondo già conosciuto, che ci riserva poche novità e sorprese. Ci sono il Bianconiglio, lo Stregatto, il ghiro, il Leprotto Marzolino, Pinco e Panco e il Cappellaio Matto (Johnny Depp), Mirana (Anne Hathaway)... Ci sono abbaglianti contrasti cromatici e i consueti vezzi eccentrici. Il bagliore visivo è un bello spettacolo per gli occhi, che però sembra una sgargiante veste su un corpo con poca sostanza. La narrazione manca di guizzi e inventiva. Poche le emozioni, ancor meno i sorrisi e il divertimento.

3) Depp senza moltezza e l'ode alla famiglia

Certo, il Cappellaio Matto non è più lo stesso. Come il suo interprete Johnny Depp negli ultimi anni, ha perso la sua moltezza. È meno colorato, brillante ed efficace, si sta spegnendo. Una vecchia ferita si è riaperta in lui: che fine ha fatto la sua famiglia? Gli Altocilindro sono davvero stati uccisi o sono ancora in vita? Ad Alice il compito di scoprire la verità. Fa la sua comparsa un nuovo personaggio, Zanik Altocilindro (interpretato da Rhys Ifans), il padre conservatore del Cappellaio Matto. Su scale diverse, entriamo nelle dinamiche tese e percorse da sentimenti contrastanti di tre famiglie, quella di Alice, quella del Cappellaio Matto e quella della Regina Rossa. "Faccenda molto importante la famiglia: te ne danno una sola": parola di Cappellaio.

4) Sacha Baron Cohen, new entry fuori Tempo

Tra le new entry, la più appariscente è Sacha Baron Cohen nei panni del Tempo. Fa un certo effetto vedere il beffardo comico britannico con occhi color celeste fulgente e in un ruolo tanto austero, ovviamente sempre in bilico tra maestosità e la più sciocca idiozia. Mai Tempo è stato tanto incapace. Mai tempo è stato così poco padrone... del Tempo.
Il suo mondo di lancette, minuti e secondi non dispensa granché di stupefacente e intrigante: i suoi aiutanti sembrano versioni più artigianali e robotiche dei Minions. L'universo temporale ricorda l'immaginario di Hugo Cabret. Le sue massime tra il giocoso e il solenne fanno raramente centro. 

5) La maledetta capocciona e gli errori dei buoni

Ancora una volta è la "maledetta capocciona", l'iraconda regina Rossa sempre incarnata da Helena Bonham Carter, a regalare svolte inattese e spruzzi di verve. In viaggio con la Cronosfera, Alice ci porterà nel passato di lei, di una piccola Iracebeth. E scopriremo che dietro alla perfidia, a volte si cela un dolore profondo. Che anche una madre giusta può sbagliare. Che anche i cosiddetti "buoni" hanno scheletri nell'armadio macchiati di viltà. 

Alice attraverso lo specchio, immagini del film

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Sacha Baron Cohen nel film "Alice attraverso lo specchio"

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Simona Santoni

Giornalista marchigiana, da oltre un decennio a Milano, dal 2005 collaboro per Panorama.it, oltre che per altri siti di testate Mondadori. Appassionata di cinema, il mio ordine del giorno sono recensioni, trailer, anteprime e festival cinematografici.

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