La sua vita era in pericolo sin dai tempi della guerra in Cecenia e dell'orrore della scuola di Beslan.
La reporter di Novaya GazetaAnna Politkovskaya era stata minacciata di morte, di stupro, aveva subito un tentativo di avvelenamento ed aveva subito lo choc di una falsa esecuzione da parte dei militari che la avevano arrestata in Cecenia.
I presagi e le intimidazioni diverranno tragica verità il 7 ottobre 2006, giorno del compleanno di Vladimir Putin, che la giornalista aveva costantemente criticato nell'escalation della guerra contro l'ex repubblica sovietica. Il suo corpo fu rinvenuto nell'ascensore del palazzo dove la giornalista
Nel 2014 un tribunale di Mosca ha condannato l'esecutore materiale Rustan Makhmudov, i suoi due fratelli complici nell'omicidio della giornalista insieme a due membri della polizia di Mosca. Il movente dell'assassinio è tuttora sconosciuto.