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May 22 2018
Nel 2018 ricorre il 70° anniversario dell’esposizione della collezione di Peggy Guggenheim alla XXIV Biennale di Venezia, presso il padiglione greco.
Per commemorare questo momento fondamentale per la storia dell'arte del XX secolo, la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia presenta "1948: la Biennale di Peggy Guggenheim", mostra-omaggio a cura di Gražina Subelytė, Assistant Curator del museo
"1948: la Biennale di Peggy Guggenheim" è visitabile dal 25 maggio al 25 novembre 2018 nei seguenti giorni e orari:
Ad ospitare la mostra gli spazi espositivi della Project Rooms della Collezione Peggy Guggenheim aPalazzo Venier dei Leoni, Dorsoduro 701, Venezia
La mostra mira a ricreare l’ambiente del padiglione greco attraverso documenti, fotografie, lettere e una maquette che per la prima volta ne ricostruisce gli spazi e l’allestimento originario del '48, allestimento seguito dal noto architetto veneziano Carlo Scarpa, che collabora con la Biennale dal 1948 al 1972.
Grazie alla presenza di alcune opere esposte già nel '48, questa mostra commemorativa offre l’opportunità di riesaminare e rivedere questo evento come spartiacque nella carriera di PeggyGuggenheime nella storia stessa della Biennale di Venezia: la collezione offrì infatti agli Europei l’occasione di confrontarsi con i risultati migliori delle avanguardie più recenti e conoscere gli artisti newyorkesi che avrebbero dominato la scena artistica degli anni '50.
Fra le opere in mostra, Composizione n. 113 (1939) di Friedrich Vordemberge-Gildewart e Composizione (1936) di Jean Hélion, oggi nella collezione del Museo d'arte di Tel Aviv e che dagli anni '50 non sono mai più state esposte a Venezia
Nata a New York il 26 agosto 1898 da Benjamin Guggenheim e Florette Seligma, nel 1921 si reca in Europa e grazie al marito Laurence Vail (padre dei suoi due figli, Sindbad e Pegeen, quest'ultima un'artista), si ritrova presto a frequentare la Parigi bohémienne e il circolo degli espatriati americani.
Molte delle amicizie che stringe allora - ad esempio con Constantin Brancusi, Djuna Barnes e Marcel Duchamp - dureranno per tutta la vita e quando, nel 1938, Peggy apre una galleria d'arte a Londra (chiamandola Guggenheim Jeune), dà inizio, a 39 anni, ad una carriera che avrebbe influenzato significativamente il corso dell'arte del dopoguerra.
Nel 1939 decide di trasformare la sua collezione di Londra in un museo vero e proprio, ma, tramontata l'idea, a dispetto della Seconda Guerra Mondiale, acquista con impegno e assiduità (Peggy parlava di "comprare un quadro al giorno") numerose opere di artisti come Piet Mondrian, Francis Picabia, Fernand Lèger, Salvador Dalì e Georges Braque.
Tornata a New York con il progredire della guerra (mentre l'esercito tedesco marcia verso Parigi, dove Peggy si era sposata nel 1941 con Max Ernst, pittore surrealista), inaugura nella Grande Mela la galleria chiamata "Art of this century": nelle collezioni compare il nome, allora sconosciuto, di Jackson Pollock. È grazie alla Guggenheim che egli, così come altri artisti statunitensi, può entrare in contatto con l'avanguardia europea e, nello specifico, con il Surrealismo.
Dopo aver divorziato da Ernst nel 1943, Peggy Guggenheim alla fine della guerra torna a Venezia, dove, nel 1948, la sua collezione viene accolta alla Biennale.
Poco dopo compra, sul Canal Grande, Palazzo Venier dei Leoni, sede in cui sposta la sua collezione in maniera definitiva: nel 1949, infatti, apre ufficialmente al pubblico la Collezione Peggy Guggenheim.
Le opere, il 4 novembre del 1966, devono fare i conti con l'eccezionale ondata di acqua alta che colpisce la città lagunare: vengono salvate dall'occasione fortuita per cui erano già state tutte impacchettate in vista di una spedizione a Stoccolma per un'esposizione.
Pochi anni più tardi, la collezione di Peggy viene ospitata dal museo di famiglia, il Guggenheim di New York.
Dopo aver deciso di donare alla "Fondazione Solomon Guggenheim" la sua intera collezione e Palazzo Venier dei Leoni, Peggy muore a Camposampiero, in provincia di Padova, all'età di 81 anni il 23 dicembre 1979: le sue ceneri riposano a Palazzo Venier dei Leoni, in quello stesso angolo di giardino in cui la donna era solita seppellire i suoi numerosi cani.