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May 02 2018
Puntuali come ogni mese, ecco i nostri consigli di lettura scelti fra le più interessanti e recenti pubblicazioni. A maggio si parte con Massimo Roscia e il suo nuovo e divertente romanzo/saggio dedicato alla lingua italiana, e si procede quindi con i due esordi (molto validi) di Sara Gamberini e di Chiara Barzini. Torna poi Iacopo Barison, con un romanzo estremamente attuale, che parla dei venti/trentenni di oggi, e concludiamo con la curiosa biografia di Francesca Sanna Sulis, stilista sarda del Settecento che divenne famosa in tutte le corti europee del tempo.
Dopo La strage dei congiuntivi (Exorma Libri, 2014) e Di grammatica non si muore (Sperling & Kupfer, 2016), Massimo Roscia con questo libro conclude la sua brillante trilogia dedicata alla salvaguardia della lingua italiana. Come nei precedenti lavori utilizza uno stile freschissimo, ricco di ironia e comicità, per suggerire al lettore una riflessione sull’uso che facciamo dell’italiano. In questo caso, sull’utilizzo di frasi fatte, luoghi comuni, modi di dire, espressioni idiomatiche e quant’altro (ecco, appunto). Attraverso le vicende del mite impiegato romano Mario, l'autore ci accompagna nel mondo della banalità espressiva, che poi è la quotidianità di ognuno di noi. Dal meteo al burocratese, passando dal giornalese e dal politichese, ma anche dalle conversazioni più intime e familiari: in tutti gli ambiti sociali e culturali si assiste a un larghissimo uso di formule preconfezionate, le quali, se da una parte colorano e aiutano talvolta le nostre comunicazioni, dall’altro lato rischiano spesso di appiattire e impoverire il nostro patrimonio linguistico.
Peste e corna
di Massimo Roscia
(Sperling & Kupfer)
211 pagine
Romanzo d’esordio di Sara Gamberini, nel quale l’autrice dimostra di avere già un suo originale stile narrativo. Si tratta della storia di Maria, ragazzina che diventa donna in un processo di decostruzione dei sentimenti e della propria identità. La protagonista si racconta, ma da un punto di vista etereo, quasi onirico, che sembra staccarsi dalla realtà, cogliendo simbologie e possibilità sotterranee nei dettagli delle cose. L’abbandono di tutto (dell’amore, del dolore, del rimpianto) diventa una fuga salvifica alla ricerca di un mondo nuovo.
Maestoso è l’abbandono
di Sara Gamberini
(Hacca)
224 pagine
Nel suo debutto letterario Chiara Barzini, attingendo a piene mani dalla propria storia personale, racconta la vita di Eugenia, adolescente romana che si trasferisce a Los Angeles con la famiglia all’inizio degli anni Novanta. Attraverso la sua voce scopriamo la vera natura dell’America delle promesse finte, con i falsi miti di un sogno idealizzato. Un romanzo di formazione, dove le vicende personali di una ragazza costretta a cambiare nazione, abitudini e sguardo sulla realtà si mescolano a un'originale analisi della cultura alienante del modello americano.
Terremoto
di Chiara Barzini
(Mondadori)
332 pagine
Ci aveva già convinto con il suo esordio (Stalin + Bianca, Tunué, 2014), ma con questo nuovo romanzo Iacopo Barison si conferma come una delle giovani penne più interessanti del panorama letterario italiano. Si tratta di un libro molto attuale, per tema, ambientazione e linguaggio. Racconta i legami e i percorsi personali di tre ragazzi, molto uniti fra loro, che vogliono lasciarsi alle spalle la provincia per raggiungere uno stesso obiettivo: diventare famosi. Uno è Danny Bogart, ragazzo bisessuale (asessuale) che vuole fare l’attore, c’è poi Aria, ragazza dai modi e dall’animo leggeri, convinta di poter vedere e parlare con i morti; il terzo ragazzo è la voce narrante, deciso a diventare un grande sceneggiatore. Sono le storie di ventenni quasi trentenni, non più ragazzi ma nemmeno adulti, che si confrontano con il dilemma di trovare uno spazio e un’identità nel mondo veloce dell’immagine.
Le stelle cadranno tutte insieme
di Iacopo Barison
(Fandango Libri)
280 pagine
Breve e curiosa biografia di un personaggio storico davvero poco conosciuto. Ada Lai, attingendo dalle poche fonti ancora disponibili, ricostruisce la vita di Francesca Sanna Sulis, imprenditrice sarda che nel Settecento si distinse per la sua attività di stilista. Fu lei che, anche per una vocazione da benefattrice, creò le prime scuole di formazione in terra di Sardegna, diventando celebre in tutta Europa per le sue creazioni sartoriali. Nobili, principesse e regine si contesero i suoi abiti (vestì anche Caterina di Russia) e inventò, in sostanza, la sfilata di moda moderna, con modelle vere al posto dei manichini.
La straordinaria storia di Francesca Sanna Sulis donna di Sardegna
di Ada Lai
(Palabanda Edizioni)
160 pagine