I 5 migliori dispositivi elettronici del 2023

Protagonista indiscussa del 2023 è l'intelligenza artificiale, diventata fenomeno di massa grazie a ChatGPT, Midjourney e Dall-E 2, i più noti tool di IA generativa, strumenti in grado di generare testi e immagini in base al prompt di partenza, cioè la richiesta base che è sempre testuale. Per quanto si è solo all'inizio di quella che potrebbe rivelarsi una rivoluzione tecnologica al pari di quanto avvenuto con internet e la futura società digitale, il mercato tecnologico è anche e soprattutto rappresentato dalla sequenza di prodotti che si susseguono alzando l'asticella dell'innovazione per migliorare servizi, funzionalità e l'esperienza d'uso di chi li utilizza. L'anno che sta per chiudersi è stato abbastanza ricco di novità da questo punto di vista, quindi dopo lunghe valutazioni e qualche rinuncia dolorosa, ecco 5+1 dispositivi visti negli ultimi dodici mesi e capaci di lasciare il segno per quanto fatto o promesso per i mesi che verranno.

Motorola Razr 40 Ultra

Non c'è stato il boom sperato, ma gli smartphone pieghevoli cominciano a farsi notare con maggiore frequenza tra le mani e nelle borsette degli appassionati/e. Il merito è anche di Motorola, che rispetto ai competitor ha firmato un flip phone ispirato prima di tutto alla bellezza. Ci è riuscito con il più grande display esterno montato su questo tipo di telefono (3,6 pollici) e con la texture in pelle vegana del pannello posteriore, oltre che con l'esclusiva colorazione Viva Magenta che ne fa una piccola gemma per gli amanti del settore. Che in questo caso, per quanto lo smartphone sia un top di gamma del segmento, guarda anche e soprattutto a un modello da sfoggiare come si fa con un accessorio.

Dyson Zone

Strane, sorprendenti e ingombranti ma anche innovative, le prime cuffie realizzate da Dyson lasciano il segno perché sono un dispositivo mai pensato prima. Non sono state e non saranno un campione d'incassi, tuttavia l'idea di combinare audio e protezione personale con un sistema di purificazione dell'aria che combatte l'inquinamento urbano segna un precedente di rilievo. Al netto delle dimensioni, del peso e del costo che rendono le Zone un congegno per pochi, sarà curioso vedere se nel 2024 o più avanti torneranno in una versione rivisitata.

Google Pixel 8 Pro

Apple e Samsung restano le regine del mercato smartphone, però stavolta Google ha calato l'asso con un Pixel tutto nuovo votato all'intelligenza artificiale. Un modello che cambia lo status quo perché pone l'accento sull'esperienza d'uso e su come l'utente può sfruttare al meglio e in maniera intuitiva un prodotto che costa più di 1.000 euro. La perfetta sintonia tra hardware e software (tutto made in Google) e i sette anni di aggiornamenti del sistema operativo e delle patch di sicurezza rappresentano un altro caposaldo che costringerà i rivali a rincorrere Big G.

Ai Pin

Pesa 34 grammi, si fissa sui vestiti, non ha un display e proietta le informazioni sul palmo della mano tramite un laser. Così Ai Pin ambisce a rimpiazzare gli smartphone, con l'intelligenza artificiale che modella risposte alle richieste dell'utente e il traduttore simultaneo in caso di bisogno che replica i compiti di un assistente digitale, tascabile ma esoso: 699 dollari, anche se per ora è in vendita solo negli Stati Uniti. Potrebbe anche rivelarsi un flop, poiché non sarà facile convincere le persone a mettere da parte il telefono, tuttavia l'idea di Humane, startup creata da due ex dipendenti Apple, ha molto potenziale.


Motorola
Motorola Razr 40 Ultra
Alessio Caprodossi
Dyson Zone, cuffie e custodia
Google
Pixel 8 Pro

Humane


Xiaomi


Apple
Apple Vision Pro


Xiaomi 13 Ultra

Mettere una macchina fotografica compatta dentro un telefono. Questa era la sfida di Xiaomi, riuscita nell'obiettivo grazie anche alla partnership con Leica: gli scatti ultra-dettagliati hanno pochissimi rivali e anche se non è uno smartphone pensato per macinare vendite, Xiaomi 13 Ultra dimostra che il produttore cinese sa cosa fare per raggiungere l'eccellenza fotografica.

Bonus: Apple Vision Pro

Abbiamo intravisto il visore di Apple durante la WWDC (WorldWide Developers Conference, l'annuale evento riservato agli sviluppatori) di giugno, ma il dispositivo sarà in vendita solo nei prossimi mesi, esclusivamente negli Apple Store statunitensi. Si tratta del primo dispositivo pensato a Cupertino per la realtà aumentata e virtuale, quindi sarà introdotto gradualmente e in poche unità, anche in virtù di un prezzo alto (3500 dollari) che limiterà l'acquisto soprattutto agli sviluppatori. Dal lato pratico, il visore consente di immergersi in un ambiente virtuale e sfruttare una serie di app (che arriveranno più avanti) che rinnoveranno il modo di lavorare e trascorrere il tempo libero. A patto di condividere l'idea di calarsi sul volto un dispositivo che separa dal mondo reale, più una batteria esterna che garantisce due ore di autonomia.

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