Televisione
May 16 2022
Lo sport come incredibile strumento di integrazione e reinserimento. Fu questa una delle grandi intuizioni di Antonio Maglio, un medico illuminato che tra la fine degli anni ‘50 e i primi anni ‘60 non solo diede speranza e dignità alle persone disabili - che fino a quel momento giacevano in un letto di ospedale lontani e dimenticati da tutti - ma che grazie alla sua dedizione inventò i primi Giochi paralimpici. È un omaggio alla sua storia A muso duro, il film tv di Rai1 diretto da Marco Pontecorvo in onda lunedì 16 maggio, con Flavio Insinna nei panni del primario e vicedirettore del centro Inail per paraplegici di Villa Marina, ad Ostia.
L'idea che muoveva Antonio Maglio e che portò avanti con dedizione e testardaggine era che lo sport potesse infondere in donne e uomini con disabilità la voglia di rinascere, sia nel fisico che nello spirito. E il film tv A muso duro ripercorre le sue imprese professionali, le sue intuizioni geniali e le vicende di un gruppo di ragazze e ragazzi che nel centro Inail di Villa Marina, ad Ostia, trovarono in lui non solo uno straordinario medico riabilitatore ma soprattutto una figura paterna capace di guidarli verso una nuova vita. «Lui parlava alle persone con disabilità come persone e non come disabili. Il linguaggio, la comunicazione che aveva con loro era di assoluta normalità e fiducia nella vita. La vita è fatta di tante piccole e grandi sfumature che non sono tolte alle persone con disabilità, siamo tutti persone e lui ha trattato i pazienti come tali e loro hanno visto in Maglio un padre», ha spiegato Maria Stella Maglio, la vedova del luminare, che nella fiction è interpretata dell’attrice Claudia Vismara.
Il nome di Antonio Maglio è forse poco noto alla maggior parte degli italiani ma fu grazie a lui che nacquero i primi Giochi paralimpici della storia: quelle che saranno riconosciute come le prime Paralimpiadi si svolsero a Roma nel 1960 - sfruttando gli impianti sportivi costruiti per le Olimpiadi appena concluse - e vi parteciparono 400 atleti provenienti da 23 nazioni. Per la prima volta i “paralitici” si mostrarono al mondo senza vergogna, senza imbarazzo ma con la consapevolezza di poter vivere una vita come tutti. «Credo che siamo riusciti a portare in scena lo spirito di Maglio», osserva il regista Marco Pontecorvo, che ha co-sceneggiato il tv movie con Grazia Giardiello e Roberto Jannone. «Insinna? Conosceva bene quel mondo perché suo padre era medico, collaborava con l’Istituto Santa Lucia per il recupero e il reinserimento dei disabili attraverso lo sport. Da piccolo aveva anche accompagnato la nazionale paralimpica ai Giochi che ebbero luogo in Canada. Flavio aveva già quell’attenzione e sensibilità in comune con il nostro personaggio per cui bisognava andare a ricercare gli altri lati e le sfumature della personalità del nostro dottor Maglio», ha aggiunto il regista.
Ad incarnare Antonio Maglio in A muso duro è dunque Flavio Insinna, che rivela: «Quando Marco mi ha chiamato mi sono emozionato, ma anche spaventato, temevo di non essere all'altezza. Realizzo il mio sogno, faccio il medico come mio padre: non ho seguito la sua strada perché avevo una patologia, la paura per gli aghi, avevo anche vinto il concorso per accedere alla facoltà di medicina». Nel cast del film ci sono anche Claudia Vismara, Paola Minaccioni, Massimo Wertmuller eLuca Angeletti. Il tv movie è coprodotto da Rai Fiction con Elysa Productions.