Abbiamo comprato il Test Rapido per il Covid-19 (anche se non si sa se funzioni)
«Io l'ho comprato, tra i colleghi lo abbiamo fatto tutti. A Napoli e in altre città sta andando a ruba... Compralo anche tu». Ecco l'ultimo oggetto del desiderio, quello che può scacciare la paura del Covid-19: il test sierologico. E poco importa se il Ministero della Salute con una circolare ha ribadito poco fa che «i test sierologici necessitano di ulteriori evidenze sulle loro performance e utilità operativa, in particolare i test rapidi basati sull'identificazione di anticorpi IGM e IGG specifici per la diagnosi di infezione da Covid. Secondo il parere espresso dal Cts non possono allo stato attuale dell'evoluzione tecnologica sostituire il test molecolare (il tampone n.d.r.) secondo i protocolli rilasciati dall'OMS». Ma il via libera alla vendita, quello, ovviamente c'è, perché business is business.
Circolare+MINISTERO+della+SALUTE+Test+Rapidi+Covid-19.pdf
Se poi l'invito all'acquisto arriva da un conoscente, non una persona a caso, bensì un medico che l'ha comprato ed usato lui per primo come tutti i suoi colleghi, la cosa assume tutto un altro aspetto. Incuriositi ci siamo fatti mandare la brochure.
Eccola: VivaDiagTM COVID-19 lgM/IgG Rapid. Il test è stato creatodella azienda di biotecnologie di Bitonto Alpha Pharma, quello che ci è stato proposto è prodotto e messo in vendita praticamente con lo stesso nome da un'altra azienda, un laboratorio in provincia di Napoli specializzato in apparecchi acustici ma che, visto l'andazzo del mercato, si è subito messo in azione.
Abbiamo contatto telefonicamente la S.r.l campana, presentandoci come semplici cittadini preoccupati per l'emergenza sanitaria e chiedendo informazioni sul test. Il responsabile aziendale ci ha confermato di essere in possesso di questo prodotto e di potercelo vendere al prezzo di 30 euro (più iva), con la possibilità di acquistarlo singolarmente e per uso personale, ma anche in quantità superiori, assicurandoci la sua validità. Affare fatto.
Tramite mail inviata dalla S.r.l, ci è stato confermato l'ordine online con gli articoli richiesti e più ricercati dell'emergenza Coronavirus, insieme al catalogo dei prodotti ed un tutorial video del test Covid-19.
Con la cifra di circa 761 euro da versare anticipatamente tramite bonifico bancario, entro la fine aprile (segno che gli affari non mancano) ci saranno recapitati dopo l'avvenuta conferma: 10 test Covid-19 (300 euro), due flussometri (220 euro) e due termoscan (160 euro).
Semplice, rapido, efficace. Così, con una telefonata ed una mail si possono acquistare dei test Covid-19 senza nemmeno una prescrizione medica, come una pillola qualsiasi. Il VivaDiag è un test diagnostico in vitro, il cosiddetto test sierologico, che determina la presenza degli anticorpi lgM e lgG anti-COVID-19, nel siero o nel plasma e dirci quindi se siamo stati contagiati e se abbiamo sconfitto il Coronavirus.
Questo dispositivo è stato testato su 200 campioni clinici in tre ospedali ed è composto da una fingersticks per il prelievo di sangue, che si fa pungendo un dito. Il campione ottenuto, si applica su una barra a cui si aggiunge un reagente specifico che nel giro di 15 minuti, stabilisce se il soggetto ha sviluppato gli anticorpi al virus.
Sono in molti quindi, che in mancanza di uno screening di massa rapido per i portatori di SARS-CoV-2 sintomatici o asintomatici, hanno cercano a tutti i costi di acquistare i test in vendita, a cifre che partono dai 30 euro ma che arrivano a volte fino ai 150 euro, come denunciato in queste ore dall'assessore D'Amato della Regione Lazio. Inoltre le domande sempre maggiori, hanno creato un vero e proprio mercato nero con molte aziende che lo predispongono per i loro dipendenti in modo da capire chi può tornare al lavoro e chi no.
Quanto ci confermava il nostro medico è vero: visto che farsi il tampone è praticamente impossibile ecco che scatta la corsa al siero, al test fai-da-te, al sostituto, tutto pur di togliersi la paura.
Eppure forse stiamo parlando di una caccia al nulla. L'epidemiologo Pierluigi Lopalco in merito sostiene: «Il test dice solo se si è incontrato il virus in passato e non è neanche preciso». In più, come dice la brochure, non va fatto in casa ma solo da personale medico o comunque specializzato. Dubbi su dubbi.
Il Ministero si sta muovendo per stabilire una volta per tutte la bontà di questi test. I Governatori delle Regioni e molti industriali spingono perché questi kit di fatto diventino lo strumento per riaprire aziende, negozi, regalare un po' di normalità. Servono però tempi rapidi e certezze altrimenti, come oggi, è il caos.
In merito all'articolo riceviamo e pubblichiamo la richiesta di rettifica di Alpha Pharma
Spett.le Società,
con riferimento all'articolo giornalistico dal titolo "Abbiamo comprato il Test Rapido per il Covid-19 (anche se non si sa se funzioni)", apparso nella sezione "Salute" del Vs. periodico, edizione del 4 aprile u.s., Vi scriviamo per contestarne il contenuto ed esperire le seguenti, doverose, precisazioni.
A scriverVi è l'Amministratore Delegato della società che è l'unica distributrice in esclusiva per il territorio nazionale del dispositivo denominato "Vivadiag Covid-19 IgC IgM" a cui si fa riferimento nella succitata pubblicazione giornalistica.
Nella predetta qualità, devo quindi esprimere ferma disapprovazione per il contenuto dell'articolo in parola, in quanto contiene allusioni non veritiere e vere e proprie inesattezze; e così: a) a dispetto di quanto pare ricavarsi dal Vs. articolo, il dispositivo di cui sopra non è destinato all'"uso personale", e quindi diretto, degli utenti e dei pazienti uti singuli, ma solo all'utilizzazione di personale specializzato e dotato di specifiche cognizioni tecniche e mediche, non si tratta, quindi, di "un test fai-da-te", da assumere "come una qualsiasi pillola", tutt'altro; b) le allusioni alla possibile inattendibilità del test, anche in quanto smentite dalla documentazione al fine scrupolosamente raccolta dalla società scrivente, appaiono di carattere evidentemente diffamatorio e pregiudizievole dell'immagine di chi quel dispositivo fabbrica e distribuisce.
Vi invitiamo, quindi, a pubblicare l'opportuna smentita e/o rettifica del testo giornalistico in esame e, in ragione della pericolosità del messaggio trasmesso dalla "s.r.l. campana" di cui Voi riferite nel testo, Vi chiediamo di trasmetterci, sia pure con tutte le cautele del caso, il nome della predetta società, al fine di poter apprestare, nel sovraordinato interesse collettivo evidentemente leso dalla ambiguità delle dichiarazioni dalla stessa rese, tutte le tutele e le azioni opportune e doverose.
In attesa di un Vostro sollecito e pronto riscontro,
distinti saluti
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