Con l'account per gli adolescenti, Instagram inizia una nuova era

Sapere cosa fanno, cosa guardano, chi seguono e con chi interagiscono i minori sui social network è l'ossessione che unisce genitori, zii e nonni. La necessità di salvaguardare la loro crescita e ancor più evitare problemi di salute mentale è una priorità per le famiglie, ma anche per le piattaforme. In un mondo che guarda con più attenzione al fenomeno, tra smartphone vietati in classe e proposte dagli Usa per mettere etichette sulle piattaforme social per evidenziare i pericoli, Instagram fa un netto passo in avanti con gli account per teenager, creati per aumentare il livello di protezione degli adolescenti e offrire loro un ambiente più sicuro e controllato, anche con la collaborazione di papà e mamma.

Cambiare l'esperienza d'uso, con restrizioni inerenti contenuti sensibili che possono restare impressi nella mente, interazioni limitate e stop allo scroll quando troppo prolungato, è ciò che presto si vedrà sugli account dei minori. Nello specifico, sono sei le novità principali. La prima riguarda l'impostazione predefinita di account privati, da cui ne consegue che gli adolescenti dovranno approvare nuovi follower, mentre chi non li segue non potrà vedere i contenuti pubblicati né interagire con loro. Seguono la stessa linea i messaggi, con restrizioni rigide degli account che limiterà i contatti dei teenager alle persone con cui sono già collegati; porte chiuse, quindi, per curiosi e sconosciuti. Il filtro che nasconde i contenuti sensibili si allarga, perché i minorenni avranno in automatico l'impostazione più restrittiva, che limita la visione di immagini e video potenzialmente compromettenti su Esplora e Reels; da notare che nella nota diffusa sul blog ufficiale Instagram cita il caso di contenuti che mostrano persone che litigano o promuovono interventi estetici.

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Limitate saranno anche le interazioni, perché i minori non potranno essere taggati da persone che non seguono, inoltre per gli account degli adolescenti sarà attivata in automatico la versione più restrittiva della funzione anti-bullismo, così da far scattare il blocco preventivo di frase offensive sia nei commenti, sia nei messaggi diretti. Altra miglioria rispetto al passato riguarda le notifiche che Instagram invierà a chi si trattiene troppo a lungo sulla piattaforma, con promemoria che suggeriscono una pausa dopo 60 minuti di utilizzo quotidiano. Sempre in quest'ottica arriva la modalità di sospensione automatica fra le ore 22 e le ore 7, intervallo di tempo in cui saranno disattivate le notifiche e l'invio di risposte automatiche nei messaggi in Direct.

Se l'efficacia delle nuove misure è da verificare sul campo, di sicuro occorre la collaborazione dei genitori, che a differenza del passato assumono un ruolo attivo grazie all'introduzione di strumenti che danno loro potere decisionale nel controllo e nella gestione degli account Instagram dei figli. Un esempio è la funzione di Supervisione Generale, che deve essere attivata e permette ai genitori di modificare le impostazioni di sicurezza del profilo dei pargoli, poiché questi ultimi potranno allentare le misure solo dopo l'approvazione del padre o delle madre (magari bisognerà trovare, poi, un rimedio anche per le coppie separate che hanno idee diverse per l'utilizzo dei social da parte dei figli). La supervisione include la visibilità delle persone che hanno scambiato messaggi con il minore nell'ultima settimana (ma non il contenuto delle conversazioni), la possibilità di impostare limiti di tempo quotidiani per l'uso dell'app e quella di bloccare l'accesso alla piattaforma per determinati intervalli temporali, in modo da evitare tentazioni durante lo studio, durante la notte e in ogni altra occasione in cui la concentrazione deve essere focalizzata su qualcos’altro.

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Un altro aspetto rilevante su cui Meta sta lavorando sono le soluzioni per riconoscere chi falsifica l'età per accedere alla piattaforma. A maggior ragione dopo l'arrivo degli account teenager con le loro restrizioni. Al momento non c'è ancora un rimedio efficace, ma Instagram sta testando diverse opzioni per identificare in maniera produttiva account che mostrano una data di nascita di un adulto dietro cui si cela un adolescente. La compagnia non ha fornito dettagli sulle tecnologie in fase di sviluppo e pronta a debuttare il prossimo anno negli Stati Uniti, anche se probabilmente l'analisi dei contenuti pubblicati e la tipologia dei commenti, combinati con gli algoritmi per il riconoscimento facciale, potranno aiutare a svelare le false identità.

Gli account per adolescenti saranno gradualmente introdotti su Instagram, e in futuro su Facebook, a cominciare da Usa, Canada, Regno Unito e Australia, i cui minori nuovi iscritti troveranno già impostate le novità. Per chi è già iscritto l'esperienza d'uso cambierà nelle prossime settimane, con i teenager europei che riceveranno lo stesso trattamento entro la fine dell'anno. Dal 2025, poi, le restrizioni per i minori saranno diffuse a livello globale. L'idea di Meta è iniziare da Instagram per replicare l'esperienza su Facebook, sperando che questo tentativo concreto di proteggere i ragazzi sia da sprono per le altre piattaforme, da TikTok a Twitter, dove urgono interventi per tutelare i più piccoli, e in certi casi non solo loro.

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