ACI lancia una campagna sociale per educare alla cultura della mobilità
“Le profonde trasformazioni tecnologiche del mondo auto ci consegnano, difatti, l’opportunità di una nuova Cultura della Mobilità: più dinamica e flessibile, più sicura per tutti gli utenti della strada, più rispettosa dell’ambiente e degli altri – dichiara Ludovico Fois, Responsabile comunicazione e Consigliere per le relazione esterne e istituzionali di ACI - La Campagna deriva dalla consapevolezza di ACI che queste trasformazioni riguarderanno a breve la quotidianità di decine di milioni di italiani e richiederanno innanzitutto un diverso atteggiamento, una diversa cultura dell’auto e del suo utilizzo.” L’impegno di ACI parte dal bisogno di portare l’automobilismo italiano nel nuovo millennio, con una nuova Cultura della Mobilità che deve “farsi strada” in ognuno di noi. In virtù del suo ruolo di guida, da oltre un secolo, del movimento automobilistico italiano ACI intende stimolare la formazione di una cultura collettiva del trasporto individuale. Prosegue Ludovico Fois: “La campagna declina la nuova mobilità attraverso tre grandi tematiche tra loro correlate: Sicurezza Stradale, Mobilità propriamente detta, apporto degli Sport motoristici. La sicurezza stradale richiama i comportamenti alla guida corretti, gli sviluppi nella sicurezza passiva e attiva dei veicoli con la guida assistita, l’evoluzione dei sistemi di regolazione dei flussi di traffico e il dialogo tra i veicoli. La mobilità intelligente racconta le nuove formule di utilizzo dei veicoli, l’interoperabilità tra mezzi individuali e collettivi, le applicazioni digitali e lo sviluppo dell’alimentazione elettrica. Infine attraverso gli sport motoristici si vogliono raffigurare gli sviluppi tecnologici più avanzati, di cui le auto da competizione sono vettore insostituibile verso le auto di ogni giorno, ed evidenziare i positivi valori dello sport a iniziare dal riguardo verso tutti (a partire dagli avversari) e dalla eguaglianza tra i sessi, dalla attenta preparazione e dalla concentrazione alla guida.” La scelta dei protagonisti e testimonial è caduta sui bambini perché cittadini e automobilisti di domani a cui da subito occorre parlare del futuro, perché con la loro spontaneità gioiosa ci pongono spesso domande profonde e - in questo caso specifico - richiamano noi adulti, gli automobilisti attuali, a comportarci bene quando guidiamo o dobbiamo spostarci.