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January 31 2018
È morto a Brescia l'ex ct azzurro Azeglio Vicini. Avrebbe compiuto 85 anni il prossimo 20 marzo. Fu l'allenatore della Nazionale italiana di calcio dal 1986 al 1991. Con lui scesero in campo con la maglia azzurra campioni del calibro di Roberto Baggio, Gianluca Vialli, Totò Schillaci, Walter Zenga e Paolo Maldini. Lascerà il posto ad Arrigo Sacchi.
Nel 1988 porta gli Azzurri in semifinale agli Europei in Germania, perdendo contro L'Urss per 2-0. Ma Azeglio Vicini è ricordato soprattutto per il suo ruolo da allenatore dei Mondiali di Italia 1990, quando la Nazionale fu sconfitta dall'Argentina in semifinale.
La nazionale di Azeglio Vicini era prevalentemente composta da giovani che venivano dall'esperienza decennale del tecnico come allenatore dell'Italia Under 21. La prima partita finì 1-1 contro i padroni di casa della Germania Ovest (Gol di Brehme a cui rispose nel 2°tempo Mancini). Seguiranno nel girone le due vittorie contro la Spagna per 1-0 (rete di Vialli al 73°) e per 2-0 contro la Danimarca (gol di Altobelli e De Agostini).
Terminata la fase al 2°posto dietro la Germania Ovest dei nerazzurri Brehme e Matthaus, la fase semifinale vide gli Azzurri fronteggiare la "bestia nera" Unione Sovietica. Che si confermerà tale nel match del 22 giugno 1988 a Stoccarda, quando i ragazzi di Vicini saranno eliminati dalle reti di Protasov e Litovcenko. L'Europeo finirà con la vittoria degli Olandesi, che sconfissero l'Urss con i gol dei fuoriclasse del Milan stellare Ruud Gullit e Marco Van Basten.
Zenga, Bergomi, Maldini, Ferri, Ancelotti, Giannini, Donadoni, De Agostini, R.Baggio, Schillaci. Una nazionale giovane e agguerrita quella della formazione "tipo" di Vicini. La stella emergente fu la punta Totò Schillaci.
Il Mondiale vide la nazionale affrontare nella fase a gironi l'Austria, battuta dagli azzurri all'Olimpico per 1-0 (rete di Vialli al 79°).
Il 14 giugno 1990 sempre a Roma l'Italia di Vicini affronta gli Stati Uniti, terminando una partita abbastanza deludente con la vittoria per 1-0 (Giannini all'11°).
La successiva sfida con la Cecoslovacchia vide la consacrazione di Schillaci, andato in rete dopo soli 9 minuti. Sigillerà la vittoria per 2-0 la rete di Roberto Baggio che segna al 79° per la gioia degli oltre 70.000 spettatori dell'Olimpico.
Gli ottavi videro l'Italia affrontare l'Uruguay e confermare la spinta del giovane comparto offensivo di Vicini: segna nuovamente Schillaci, poi Aldo Serena per il definitivo 2-0.
Ai quarti è la volta dell'Eire di Charlton, battuta di misura per 1-0 ancora una volta per effetto del gol segnato da Schillaci.
Giungono quindi le semifinali. Lo stadio è il San Paolo di Napoli, dove Diego Armando Maradone è idolo incontrastato. Segna ancora Schillaci per primo, raccogliendo un tiro di Vialli non trattenuto dal portiere argentino. Il sogno si infranse al 68° quando Caniggia violava con un colpo di testa l'imbattibilità di Zenga. Terminerà sul 1-1 anche la fase dei supplementari, lasciando ai rigori il compito di decidere l'accesso alla finale. Al sogno della nazionale e degli italiani si opposero le mani di Goycochea che intercettarono i rigori di Donadoni e Serena. L'Italia terminerà il mondiale al terzo posto quando il 7 luglio batterà l'Inghilterra al San Nicola di Bari con reti dei "soliti" Baggio e Schillaci. Italia 1990 vedrà il terzo trionfo della Germania Ovest, l'ultimo prima della riunificazione della nazionale tedesca.