Industria aeronautica: le grandi manovre dei Big tra India e Sudamerica

L’India vuole costruire i nuovi 56 aeroplani militari da trasporto C-295 destinati alla sua Forza aerea nazionale (Iaf) sul proprio territorio. Così l’industria indiana dell’aerospazio e della difesa, Tata Advanced Systems Limited (Tasl) e Airbus hanno inaugurato lo stabilimento di Vadodara dove avverrà l’assemblaggio finale, località situata nello stato del Gujarat. Il programma prende il nome di “Make in India” e può contare su una struttura all’avanguardia inaugurata dal primo ministro indiano Narendra Modi e dal Presidente spagnolo Pedro Sánchez Pérez-Castejón, alla presenza del numero uno di Tata Sons, NatarajanChandrasekaran e del Ceo di Airbus Defence and Space, MichaelSchoellhorn. In base all’accordo, 40 aeromobili saranno prodotti e assemblati in collaborazione con Tasl presso questo impianto, 10 saranno invece prodotti a Siviglia, in Spagna, e quindi consegnati alla IAF, mentre 6 sono già stati spediti.

Il presidente di Tata Sons, Chandrasekaran, ha dichiarato: «Il Gruppo è orgoglioso di aver istituito questa struttura avanzata che produrrà il primo aereo da difesa privato del Paese interamente dal principio. Rafforzerà significativamente le capacità di difesa e di produzione avanzata in termini di percorso produttivo autoctono dell’India». Michael Schoellhorn, Ceo di Airbus Defence and Space, ha dichiarato: «L’inaugurazione di questa linea di assemblaggio rappresenta un passo importante nel cammino dell’India verso l’autosufficienza nella produzione di difesa (…), liberando il potenziale per capacità avanzate di progettazione, produzione di componenti, assemblaggio di aeromobili e servizi nell’intera catena del valore indiana». La fabbrica integrerà la produzione di parti già iniziata nello stabilimento Main Component Assembly (Mca) di Hyderabad e il primo C295 “Made in India” dovrebbe volare nel settembre 2026. Da quel momento potranno cominciare le consegne, che prevedono 40 velivoli entro l’agosto 2031, come richiesto dal contratto.

Per Airbus l’India è divenuta quindi uno hub strategico nel quale fare sviluppo ingegneristico a costi ridotti rispetto agli standard europei, ma anche stabilire il supporto per attività di manutenzione e di formazione di piloti e tecnici, investendo ogni anno più di un miliardo di dollari in una catena di fornitura per la quale sono stati generati 15.000 posti di lavoro. I centri di ingegneria e digitali di Airbus India situati a Bengaluru contribuiscono già a tutti i programmi commerciali e di elicotteri di Airbus a livello globale.

Dall’altra parte del mondo, precisamente tra Stati Uniti e Sudamerica, Boeing ha reso noto l’accordo con la compagnia Latam per la fornitura di dieci B-787 Dreamliner e opzioni per altri cinque 787-9, da consegnare entro la fine del decennio. Un’ottima notizia per il costruttore statunitense, che sta attraversando uno dei peggiori momenti della sua esistenza, ma anche per l’Italia, dove vengono costruite alcune sezioni di fusoliera dell’aeromobile. Latam Airlines Group è il principale gruppo di compagnie aeree passeggeri e cargo del Sud America e possiede una delle flotte più moderne dell’America Latina, operando attualmente con 37 Boeing 787-8 e 787-9 e, incluso quest’ultimo ordine, prevede di aumentare la flotta a 52 Dreamliner entro il 2030.

Questo aeromobile consente alla compagnia di massimizzare la capacità di posti sulle rotte più gettonate e di lanciarne di nuove, tra cui il volo diretto per Sydney. Ramiro Alfonsín, amministratore delegato di Latam Airlines Group, ha dichiarato: «Il B-787 è un aereo molto efficiente che ci consente di continuare a crescere in modo sostenibile riducendo al contempo la nostra impronta di CO2 mentre guidiamo la crescita delle nostre operazioni. Questo ordine ci consentirà di ricevere almeno due aerei di questo modello ogni anno dal 2025 fino alla fine del decennio». Di fatto il Dreamliner consente alle compagnie aeree di ridurre il consumo di carburante e le emissioni del 25% rispetto agli aerei che sostituisce. Il Boeing Commercial Market Outlook del 2024 prevede che i viaggi aerei in America Latina raddoppieranno nei prossimi 20 anni, con una crescita del 5% annuo. Con circa 2.300 consegne di aerei previste, si prevede che la flotta della regione crescerà fino a oltre 3.000 aerei entro il 2043.

Aeromobile della compagnia Latam(Boeing)

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