Musica
April 13 2022
Alex Baroni, una delle più belle voci soul della musica italiana, rimase vittima di un grave incidente stradale il 19 marzo 2002 a Roma, presso la circonvallazione Clodia, dove venne travolto con la sua moto da un'automobile che eseguiva un'inversione di marcia vietata. Sbalzato per diversi metri dal proprio mezzo, Baroni venne investito da un secondo veicolo che procedeva a velocità sostenuta.
L'artista morì, dopo venticinque giorni di coma, la mattina del 13 aprile 2002, a soli 35 anni, lasciando sgomenti i suoi numerosi fan e la sua ex fidanzata, la cantante Giorgia, con la quale era stato insieme per cinque anni. Alex e Giorgia, che si erano conosciuti e innamorati nel 1997, sono stati per anni una delle coppie più belle e talentuose della musica italiana. Anche se all'epoca dell'incidente si erano lasciati da poco (pare che Baroni avesse una nuova fiamma, di cui non è mai stato rivelato il nome), i rapporti tra loro erano ancora ottimi, tanto che Giorgia ha custodito per anni l’ultimo sms inviatole da Alex la sera prima dell’incidente. «É stato uno dei momenti più difficili della mia vita» -ha raccontato la cantante in un'intervista del 2017 alla Rai- «Per molti anni ho fatto fatica a formulare delle frasi di senso compiuto rispetto ad Alex. Una parte della mia vita dove mi sono trovata a scegliere se sopravvivere oppure no».
Giorgia ha dedicato al compagno scomparso, oltre ai brani Marzo e Per sempre, la struggente Gocce di memoria, una delle sue canzoni più famose ed emozionanti, composta insieme ad Andrea Guerra per la colonna sonora del film La finestra di fronte, diretto da Ferzan Özpetek. Baroni è seppellito al Cimitero di Greco, a Milano, non lontano da dove era nato il 22 dicembre 1966. Dopo aver iniziato a cantare nei locali milanesi, Alessandro Guido Baroni (questo il suo nome per esteso) si mise in luce per le sue notevoli doti vocali come corista per Eros Ramazzotti, Ivana Spagna e Rossana Casale.
Proprio Ramazzotti, il primo a credere nel talento del giovane Alex, produsse nel 1994 l'album di debutto del progetto Metrica (formato dall'artista milanese insieme ad Andrea Zuppini), Fuorimetrica, in cui Eros prestò la sua voce inconfondibile nel branoNon dimenticare Disneyland. Poco dopo, Alex iniziò a lavorare come corista nell'orchestra del Festival di Sanremo, dove conobbe Marco Rindaluzzi e Massimo Calabresi, con i quali nacque subito una grande intesa umana ed artistica, tanto da diventare gli autori e produttori di fiducia di quasi tutti i suoi lavori.
E proprio a Sanremo 1997 il cantautore meneghino sbaragliò la concorrenza con la splendida Cambiare, ancora oggi una delle sue canzoni più famose e amate dai fan, vincendo il premio come miglior voce dalla giuria di qualità presieduta da un certo Luciano Pavarotti. I tempi erano ormai maturi per il debutto con un album solista, l'eponimo Alex Baroni, ricco di canzoni di grande valore, a partire dall'indimenticabile Ce la farò (una delle più belle canzoni pop italiane degli ultimi venticinque anni), passando per Male che fa male, Scrivi qualcosa per me e La voce della Luna, fino alla riuscita cover di In my life dei Beatles, una delle grandi passioni di Alex oltre alla black music, che chiudeva nel migliore dei modi il disco. Era nata ormai una nuova stella nel panorama pop-soul italiano, tanto che Baroni venne chiamato dalla Disney per prestare la sua voce a Ercole nel film Hercules, dove il cantante milanese interpretava la suite in tre parti Posso farcela. Sanremo era una città speciale per Alex, che tornò nella città dei fiori, questa volta tra i big, nel 1998, quando interpretò l'intensa Sei tu o lei (Quello che voglio). E proprio Quello che voglio è il titolo del suo secondo album solista, pubblicato poco dopo il festival, da cui furono estratti i singoli Onde e Dimmi che ci sei, tra le massime vette artistiche della sua carriera.
Nel 1999 Baroni, ormai romano d'adozione, venne premiato in Campidoglio con l'Oscar dei Giovani 1998 e partecipò all'album postumo di Ivan Graziani, Per sempre Ivan, dove cantava in duetto con Umberto Tozzi È stato un viaggio (Vita), una canzone il cui testo è di Renato Zero e la musica è dello stesso Graziani. Lanciato dal singolo Pavimento liquido, un singolo uptempo e ricco di groove, il terzo album Ultimamente, pubblicato nel 1999, pur contenendo diversi brani interessanti (tra cui Viaggio e Fuori di qua, con Giorgia ai cori), non ottenne lo stesso successo dei primi due dischi. Le collaborazioni artistiche con la sua fidanzata Giorgia diventarono sempre più frequenti: per lei scrisse È la verità e Prima di domani,mentre la cantante romana ricambiò il favore con il brano Fuori dalla mia finestra, inserito nell'album Ultimamente. La voce black e soulful di Alex venne utilizzata per la pubblicità televisiva di una nota bibita analcolica nel 2000, un periodo nel quale attraversò in lungo e in largo l'Italia sia per i suoi concerti solisti che in esibizioni congiunte con Massimo Di Cataldo, insieme al quale si divertiva a interpretare il ricco repertorio dei Beatles. Il nome di Baroni era ormai conosciuto anche al di fuori dei confini nazionali, tanto da collaborare con artisti del calibro di Limahl, Simon Le Bon, George Michael e Boy George. Nel 2002 il cantante incise tre brani, La distanza di un amore, Speriamo e Binario 4, che avrebbero dovuto far parte del suo quarto album: un lavoro che, purtroppo, non vedrà mai la luce.
Dopo la tragica morte dell'artista, i tre inediti verranno pubblicati nella raccolta postuma Semplicemente, diventata il suo album più venduto: i ricavi vennero devoluti, per espressa volontà della fondazione intitolata alla memoria del cantante, a diverse associazioni benefiche, tra cui Emergency e Medici senza frontiere. Un album postumo, composto quasi esclusivamente da inediti, C'è di più, venne pubblicato nel 2004, con brani scritti e interpretati da Alex tra il 1998 e il 2002. Nell'ultima edizione del Festival di Sanremo da poco concluso, Aka7even e Arisa, nell'ambito della serata delle cover, hanno reso omaggio a Baroni, a 20 anni dalla morte, cantando la sua Cambiare, la canzone che gli spalancò, nel 1997, le porte del successo. Indimenticabile il finale del brano, che invita ciascuno di noi a non restare mai fermo, qualsiasi cosa accada: «Amore, non mi provocare/ Arriverò fino alla fine di te/ Amore da dimenticare/ Per diventare libero, cambiare, cambiare/ E per non cadere più, cambiare».
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