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November 19 2013
17:36 L'allarme del Cnr - Negli ultimi 50 anni in Sardegna vi è stato il maggior numero morti per inondazione, ben il 50% in più, rispetto alla media nazionale. È quanto risulta dal catalogo storico degli eventi con danni alla popolazione realizzato dall'Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica (Irpi) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). Mentre il numero delle vittime causate delle frane risulta inferiore alla media nazionale, sulle inondazioni la situazione si ribalta con il 50% in più di perdite rispetto alla media. Dal '63 ad oggi secondo l'Irpi in Sardegna sono 92 le vittime, calcolate sommando la quantità di dispersi, deceduti e feriti, interessate dai fenomeni idrici come le inondazioni (28 morti, 20 feriti e 2 dispersi) e geologici (15 morti e 27 feriti).
Per quanto riguarda il resto del territorio nazionale, negli ultimi 50 anni trascorsi dal 1963 al 2012, tutte le regioni italiane, come mostra il catalogo dell'Irpi, hanno subito eventi per i quali si sono registrate vittime. Più in particolare le frane avvenute hanno prodotto 5.192 vittime (3.302 morti, 17 dispersi, 1.873 feriti), e nello stesso periodo le inondazioni hanno prodotto 1.563 vittime (692 morti, 66 dispersi, 805 feriti)
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>> Sardegna sott'acqua, parla il governatore Cappellacci
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17:28 Papa Francesco twitta la sua solidarietà alla Sardegna.
Profondamente commosso dall'immane tragedia che ha colpito la Sardegna, chiedo a tutti di pregare per le vittime specialmente per i bambini.
— Papa Francesco (@Pontifex_it) November 19, 2013
16:50 La conta delle vittime sale a 18, di cui 4 bambini e due dispersi. "Chiediamo formalmente che il Consiglio dei Ministri proclami una giornata di lutto nazionale per la sciagura che ha colpito la Sardegna a seguito della quale a perdere la vita sono stati molti cittadini italiani. Riteniamo sia doverosa una partecipazione sentita e diffusa di tutto il Paese. Chiediamo inoltre con fermezza che si intervenga celermente affinchè, almeno i comuni a rischio idrogeologico, possano violare i vincoli dettati dal patto di stabilità in modo da evitare, per quanto possibile, che tragedie come questa
possano ripetersi". Lo ha detto Paolo Grimoldi, capogruppo in Commissione Ambiente per la Lega Nord a Montecitorio, a seguito dell'intervento alla Camera del Ministro dell'Ambiente Orlando.
12:40 Un'ondata verso le case. Nel nuovo quartiere residenziale, vicino all'ospedale di Olbia, il giorno dopo l'alluvione la macchina dei soccorsi lavora a ritmo incessante. "Non avevamo né luce né telefoni e non sapevamo cosa stesse accadendo - racconta una donna che ha vissuto momenti di panico ieri sera a Olbia - all'improvviso abbiamo visto un'ondata arrivare verso le nostre case, sembrava un oceano di mare, ha spazzato via tutto trascinando via le nostre auto. Per fortuna siamo riusciti a metterci in salvo salendo ai piani alti della palazzina".(ANSA).
12:23 Il punto della situazione dell'alluvione in Sardegna. L'elenco delle vittime
Almeno sedici morti e due dispersi: questo il bilancio provvisorio dell'alluvione in Sardegna. Ecco un elenco delle vittime, località per località, in base alle informazioni finora disponibili. PROVINCIA DI OLBIA, 13 MORTI - Tre persone sono morte in seguito al crollo di un terrapieno sulla Provinciale 38 tra Olbia e Tempio, in localita' Monte Pino. Si tratta di Bruno Fiore, 68 anni, della moglie Sebastiana Brundu, di 61, e della consuocera Maria Loriga, di 54. - Un uomo di 35 anni, Francesco Mazzoccu, ed il figlio, un bambino di tre, sono morti in localita' Raica, nella strada che porta a Telti. - Una donna di 42 anni, Patrizia Corona, e la figlia Morgana Giaconi di 2, che si trovavano a bordo di una Smart, sono morte dopo che l'auto e' stata travolta dalla furia dell'acqua in localita' Bandinu. Il marito della donna, un poliziotto, che si trovava con loro, e' invece riuscito a salvarsi. - Una donna di 83 anni, Anna Ragnedda, e' morta nella sua abitazione in via Lazio. - Un'altra donna e' deceduta nel suo appartamento di via Romania. - Sterminata una intera famiglia di brasiliani residente ad Arzachena: il seminterrato nel quale abitavano e' stato sommerso da tre metri d'acqua e tutti gli occupanti - padre, madre e due figli di 20 e 16 - sono rimasti intrappolati morendo annegati. Si tratta di Isael Passoni, della moglie e dei due figli Weriston e Laine Kellen PROVINCIA DI NUORO, 2 MORTI - Sulla strada Oliena-Dorgali e' morto un poliziotto di 44 anni finito fuori strada con l'auto di servizio mentre scortava un'ambulanza. - Una donna ultraottantenne e' morta nella sua casa allagata a Torpe'. PROVINCIA DI ORISTANO, 1 MORTO - Una donna di 64 anni, Vannina Figus, e' stata trovata morta nella sua casa allagata a Uras. Due le persone disperse nel nuoresea Onani' e Torpe'. Nel primo caso, stando alle testimonianze raccolte dai soccorritori, un uomo di 61 anni e' stato trascinato via dalla corrente mentre stava custodendo del bestiame; a Torpe', invece, non si riesce a rintracciare una anziana. La donna sarebbe rimasta bloccata nella casa allegata. (ANSA).
12:11 Rischio idrogeologico per l'81% dei comuni sardi
In Sardegna 306 comuni (l'81% del totale) hanno porzioni del proprio territorio ad elevato rischio idrogeologico per frane ed alluvioni. E' quanto rileva la Coldiretti in riferimento ai drammatici effetti provocati nell'isola dalla violenta ondata di maltempo che ha provocato vittime e gravi danni. "Una situazione rappresentativa dell'intera situazione nazionale dove si moltiplicano gli eventi estremi e catastrofici per effetto dei cambiamenti climatici tanto che - sottolinea la Coldiretti - sono 6.633 i comuni italiani in cui sono presenti aree a rischio idrogeologico, l'82% del totale. A questa situazione non e' certamente estraneo il fatto che sono praticamente dimezzati gli agricoltori nelle aree marginali che se ne prendono cura negli ultimi 30 anni, durante i quali in Italia tre milioni di ettari di terreno coltivato, pari alla superficie della regione Sicilia e Val d'Aosta assieme, sono stati abbandonati in montagna e collina o cementificati in pianura. Piu' di un milione di agricoltori e' stato costretto ad abbandonare le campagne nell'ultimo trentennio per la mancanza di concrete opportunita' economiche e sociali sulle quali occorre prioritariamente intervenire se si vuole realizzare una reale opera di prevenzione in una situazione in cui si aggrava la crisi economica". (Ansa)
11:21 - Letta: 20 milioni per l'emergenza alluvione in Sardegna
Lo stanziamento di 20 milioni di euro, ha spiegato Letta, riguarderà "gli interventi primari essenziali, che sono il salvataggio di vite umane, l'assistenza agli sfollati ed il ripristino della viabilità. Questa scelta - ha precisato - riguarda l'immediato, non tutto ciò che sara' la ricostruzione per la quale piu' in la' ci saranno le stime necessarie". "Da ieri - ha proseguito il premier - sono in contatto con il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, con il presidente della Regione, Ugo Cappellacci e con il sindaco di Olbia. Stiamo seguendo dall'inizio questa drammatica vicenda che ha delle dinamiche straordinarie in termini di quantitativi di acqua caduti in quelle zone. Ringrazio i volontari della Protezione civile, i funzionari ed i rappresentanti delle forze armate che stanno operando in queste ore di difficolta'". Letta ha anche ribadito che ci saranno deroghe al patto di stabilita'. Questo, ha puntualizzato, "e' legato alla ricostruzione, vedremo in un secondo momento, ma succede sempre cosi'; in caso di calamita', un allentamento del patto di stabilita' per i comuni toccati è conseguenza naturale".
11:12 Perché un ciclone in Sardegna?
E' stata una bolla isolata di aria fredda staccata da una perturbazione proveniente dalla regioni artiche, a innescare il ciclone che ha travolto la Sardegna. ''E' un fenomeno possibile, ma inusuale'', osserva Alfonso Sutera, del dipartimento di Fisica dell'universita' Sapienza di Roma. Cosi' come sono insoliti i 459 millimetri di pioggia caduti in Sardegna nell'arco di poche ore, contro la media annuale di circa 900 millimetri di pioggia che si registra in Italia. ''La bolla di aria fredda, dal raggio compreso fra 300 e 400 chilometri, si e' staccata dalla perturbazione ed e' penetrata nel Mediterraneo'', spiega l'esperto.
Una volta nel Mediterraneo, la bolla è stata spinta dal vento verso Est e ha raggiunto la Spagna, portando maltempo. In seguito il vento ha cambiato direzione ed e' allora che la bolla ha risentito dell'afflusso di aria umida e calda proveniente dall'Africa. ''In questo periodo dell'anno il Mediterraneo e' ancora caldo – osserva l'esperto - e l'aria calda e umida ha rafforzato il ciclone''. Purtroppo, arrivato sulla Sardegna, il ciclone ha toccato terra, scaricando tutta la sua forza. Ad innescare un fenomeno cosi' inconsueto e vasto ha contributo anche il fatto che la Sardegna e' una regione montuosa. ''Il Mediterraneo – spiega Sutera – e' un'area metastabile'', vale a dire che non ha caratteristiche tali per sollevare velocemente le particelle di aria umida. I monti hanno quindi contribuito a trasportare in alto l'aria umida, continuando ad alimentare la forza del ciclone. (Ansa)
11:11 "In questo momento la priorità è il salvataggio di vite e l'assistenza alle popolazioni sfollate, purtroppo si tratta di tante persone ed anche i morti sono saliti ad un numero drammatico". Lo ha detto il premier Enrico Letta al termine della riunione del Consiglio dei ministri che ha dichiarato lo stato di emergenza.
10:43 Il Consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato di emergenza per l'ondata di maltempo che ha colpito la Sardegna. Lo dice su twitter il ministro Flavio Zanonato.
10:29 "E' una situazione davvero drammatica". Lo ha detto il sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli, intervenendo a Tgcom24. "In due ore si e' scatenato l'inferno. L'onda d'urto ha portato via tratti di strada, una violenza impensabile. Diverse macchine sono precipitate in una voragine che si e' aperta alla periferia della citta' lungo un tratto di strada provinciale recentemente ricostruita: solo li' abbiamo registrato tre morti".
10:13 "E' una situazione terribile, difficile, in cui il conto delle vittime e' cresciuto sino a 16 morti", ha detto Enrico Letta, intervenendo a "Radio anch'io", su Radio 1, intervistato dal direttore Antonio Preziosi.
"Alle 10 - ha ricordato - ci sarà il Consiglio dei ministri straordinario, ma già da ieri sera abbiamo riunito il comitato operativo della protezione civile, che ha messo a punto il piano di interventi che il prefetto Gabrielli sta coordinando in questi minuti. Con due obiettivi: prestare assistenza alle centinaia di persone sfollate, evacuate e ovviamente intensificare la ricerca dei dispersi da un lato; e in secondo luogo, interventi urgenti sulla viabilita', perche' molte arterie principali e secondarie sono interrotte e questo ovviamente ostacola gravemente il flusso dei soccorsi". "Da ieri il prefetto Gabrielli sta effettuando la ricognizione dei danni, ho parlato tutta la notte con lui e anche qualche minuto fa, insieme al governatore Cappellacci. Per questo abbiamo deciso di fare subito il Consiglio dei ministri per dichiarare lo stato di emergenza, che consentira' regole immediate per interventi rapidi. In queste ore sto facendo riunioni col ministro dell'Economia, per capire quali sono le emergenze immediate, emerse sin da stanotte, per decidere i primi stanziamenti di risorse. Da ieri la tragedia sarda smette di essere un fatto locale, per essere un dramma nazionale, di proporzioni inimmaginabili", ha concluso. (ANSA).
Il bilancio dei morti si sta aggiornando minuto dopo minuto. Alle 9,15 di questa mattina erano 15. Mentre scriviamo sono già aumentati a 16 e il bilancio rischia di peggiorare molto molto velocemente. È devastante l'ondata di maltempo che ha messo in ginocchio la Sardegna. E la Protezione civile regionale inizia a segnalare un disperso a Olbia. Sono proprio la città gallurese e la sua provincia le zone più colpite: otto qui le vittime accertate, tre delle quali nel crollo di un terrapieno a Monte Pino sulla provinciale per Tempio e il bambino recuperato poche ore fa dai vigili del fuoco.
Sterminata anche una intera famiglia di brasiliani residente ad Arzachena: il seminterrato nel quale abitavano è stato sommerso da tre metri d'acqua e tutti gli occupanti - padre, madre e due figli di 16 e 20 anni - sono rimasti intrappolati morendo annegati. Altre quattro vittime si sono registrate a Torpè, nel nuorese, altro epicentro del ciclone Cleopatra che da ieri sta seminando morte e distruzione in gran parte dell'isola. Infine la conta delle vittime porta a Uras (Oristano), dove è morta una pensionata, ed a Dorgali (Nuoro), qui a perdere la vita è stato un agente della Polstrada, impegnato assieme a altri tre colleghi nel trasporto di un ferito, quando l'auto su cui viaggiavano è precipitata da un ponte. In città questa notte hanno dormito negli alberghi centinaia di cittadini costretti ad abbandonare le loro case completamente allagate. Altre migliaia sono gli sfollati che hanno trovato ricovero in strutture pubbliche come le palestre. Scuole chiuse nelle zone più colpite dal ciclone e ancora molte strade interrotte compresi alcuni tratti della statale 131, principale via di collegamento fra il nord ed il sud dell'isola. (ANSA)