Televisione
February 01 2018
È raro che una serie tv “distopica” in tv non funzioni. E quando dietro c’è un libro importante (vedi The Handmaid's tale di Margaret Atwood) allora il successo è quasi assicurato. Dunque grande è l’attesa di Altered Carbon, la nuova serie in streaming su Netflix dal 2 febbraio: tratta dall’omonimo e pluripremiato romanzo noir cyberpunk di Richard K. Morgan, è una storia di delitti e passioni ambientata tra 300 anni, nel futuro.
In una società completamente trasformata dalle nuove tecnologie, dove la coscienza è digitalizzata, i corpi umani sono intercambiabili e la morte non è più permanente, Takeshi Kovacs (Joel Kinnaman) è l'unico sopravvissuto di un'élite di guerrieri interstellari sconfitta durante un'insurrezione contro il nuovo ordine mondiale. La sua mente è stata imprigionata per secoli, fino a quando il ricchissimo e incredibilmente longevo Laurens Bancroft non gli offre la possibilità di tornare in vita. In cambio, Kovacs dovrà risolvere il mistero legato ad un omicidio... quello di Bancroft stesso.
Perché sì: Se vi piacciono le storie piene d'azione dove un eroe solitario deve vedersela con tanti cattivi, e se vi ispirano gli scenari alla Minority Report.
Perché no: Se avete amato il romanzo di Morgan, potreste non apprezzare alcune licenze che si sono presi gli autori (ma non è detto).
La serie è liberamente tratta da Altered Carbon di Richard K. Morgan, il romanzo che nel 2003 ha vinto il Premio Philip Dick. L’adattamento per la tv è opera di Laeta Kalogridis (Shutter Island).
Protagonista (quasi) assoluto: Joel Kinnaman, attore di origini svedesi, che forse ricorderete in House of Cards. Altri volti noti, quelli di Renée Elise Goldsberry (The Good Wife), James Purefoy (Roma, The Following) e Kristin Lehman (The Killing).
Pensate a Altered Carbon come a una versione cyberpunk di Game of Thrones, tranne che per il fatto che l'inverno è già qui... tre secoli nel futuro. (David Wiegand, San Francisco Chronicle).