Economia
August 22 2013
Con un giro d’affari di un triliardo di dollari, l’e-commerce ha superato per la prima volta le vendite nei negozi tradizionali. Ma secondo Jeff Bezos, fondatore di Amazon.com e protagonista di una lunga intervista con Fast Company , il futuro del commercio non è ancora cominciato. Infatti, sostiene: “stiamo ancora dormendo”. Difficile credergli, prendendo semplicemente in considerazione cosa sta succedendo sotto l’insegna del più grande rivenditore online del mondo che conta ormai 209 milioni di clienti che su Amazon.com comprano qualsiasi cosa, da una tv al cibo per cani .
A quasi vent’anni dalla nascita Amazon, che è considerata l’azienda più affidabile del mondo in base ai risultati di un sondaggio di Harris Interactive , ha rivoluzionato il modo di intendere lo shopping online e non. E la sua crescita continuerà a impattare sullo shopping: secondo Green Street Advisor, il 10% dei principali centri commerciali americani non sopravviverà ai prossimi dieci anni. L'esistenza di Amazon sta adesso trasformando anche l’esperienza nei negozi tradizionali. Target e Walgreens, per esempio, hanno cominciato a “geotaggare” i loro punti vendita, per permettere ai clienti di navigare le corsie, grazie a un’applicazione mobile che li guida alla posizione del prodotto desiderato sullo scaffale.
Il vero cambiamento però, rivela Bezos nell’intervista, riguarda la velocità. Nei magazzini super automatizzati di Amazon (ce ne sono novanta nel mondo e altri sono in programma), la macchina è strutturata per funzionare a una velocità che assicura il passaggio dal click alla spedizione in meno di due ore e mezza. Una serie di algoritmi, infatti, calcolano la distanza fra il domicilio del cliente e la posizione del magazzino più vicino in cui si trovano i prodotti acquistati. Il sistema, inoltre, allerta il dipendente più prossimo al piano dove si trovano gli oggetti da spedire e, addirittura, indica quale dimensione di scatola utilizzare per l’imballo. Sotto le feste di Natale, Amazon ha processato 306 articoli al secondo a livello mondiale e nei magazzini americani sono state assunte 50mila persone a tempo determinato che l’azienda, fra l'altro, dichiara di pagare il 30% in più rispetto ai punti vendita tradizionali.
La velocità, sostengono gli osservatori, è il cavallo di Troia dell’ambizioso piano del gigante americano per presidiare ogni aspetto dello shopping. Amazon, infatti, ha lanciato servizi come Amazon Prime che, al prezzo di 79 dollari l’anno, garantisce la consegna il secondo giorno dopo l’acquisto. Il servizio comprende la spedizione gratuita di oltre 15 milioni di referenze, dà accesso a oltre 40mila programmi video e 300mila libri gratuiti nella “biblioteca” dei possessori di Kindle. In cambio, i dieci milioni di abbonati spendono in media 1224 dollari l’anno su Amazon, 700 in più di un cliente medio e rappresentano un terzo dei profitti negli Stati Uniti. La partecipazione ad Amazon Prime dovrebbe crescere del 150% nei prossimi anni e portare il totale di iscritti a 25 milioni di persone. Soddisfa gli acquisti di impulso, invece, l'applicazione mobile “1-click ordering”, mentre “Subscribe & Save” garantisce uno sconto sulle forniture periodiche di prodotti di consumo come detersivi, shampoo e carta igienica.
AmazonFresh, il servizio di consegna a domicilio di prodotti freschi, promette la consegna in giornata di oltre 100mila prodotti. La versione Prime di Fresh, al prezzo di 299 dollari, garantisce la spedizione gratuita di tutti i prodotti, alimentari inclusi, per ordini superiori a 35 dollari. L’apertura di nuovi magazzini sul territorio americano, accordi con rivenditori associati (che rappresentano già il 40% del giro di affari di Amazon che trattiene il 20% di ogni transazione) e una flotta di camion per la consegna a domicilio in giornata dovrebbero riuscire a trasformare Amazon da rivenditore a fornitore di servizi, mettendo l’azienda di Bezos direttamente in concorrenza con Ups e FedEx.