Società
January 27 2014
“Perché se si vuole sognare si deve sognare in grande. Non volevo accontentarmi. L’Italia è nel mio cuore, se mi chiamassero per un progetto interessante tornerei, ma l’industria cinematografica più grande ed avviata è in America”.
Monica Vallero (professione: attrice, sogno: diventare una star) non è certo nata come chi vi scrive nel 1987, quando è nato nella mente di tutti “l'american dream”, il sogno americano.
Eppure gli States, per questa bionda dagli occhi grandi (come i sogni e l'ambizione) sono da sempre la terra promessa. Così eccola prendere il coraggio ed il destino tra le mani con un biglietto di sola andata per attraversare l'Oceano
“In Italia ho lavorato per vari spot televisivi (ad es. Zalando e Wind), ho girato due cortometraggi e mi sono ritagliata piccoli ruoli in film, fiction e serie tv come “La finestra sul nulla”, “Nella sua mente”, “Fuori Fuoco”, “Amore traslucido”, “Fratelli benvenuti”, “Ho sposato uno sbirro 2 “. Mi sono data da fare anche in teatro, con ben tre sceneggiature interpretate. Ma non mi bastava più”.
E’ stata difficile la decisione di lasciare l’Italia?
“La decisione no, ma il prima anno sì. Non sapevo la lingua e non conoscevo nessuno”..
Progetti per il futuro?
“Parecchi! Lavorerò in 2 web series: “In between men” (in cui interpreto una donna italiana che cerca di riconquistare il marito che si è trasferito a New York per lavoro) e “Some Assembly Required” (una satira in cui si gioca con la vanità femminile)”.
In cosa l’Italia è indietro?
“Qui se ti dai da fare, porti a casa qualcosa: io stessa ho scritto il mio secondo cortometraggio da sola, ho trovato una produzione e per raccogliere fondi organizzo eventi con musica, spettacoli e danze. In Italia è più difficile portare avanti questi progetti. Qui c’è più meritocrazia”.
Hai mai dei momenti di sconforto in cui ti viene voglia di mollare tutto e tornare in Italia?
“Certamente...ma devo essere sincera, ero più sconfortata in Italia dove a detta di tutti non c’è lavoro di questi tempi. Qui sono tutti super positivi, se non c’è lavoro lo si crea. Di diverso c’è l’ottimismo ed il supporto che ricevo ogni giorno da colleghi, acting coaching, registi e produttori. C’è speranza e voglia di raggiungere la vetta. In questo mi sono un po' americanizzata anche io”.
Quindi “I love USA!”. Ma ci sarà pure una cosa in cui l'Italia è meglio dell'America...
“I rapporti umani, meglio, la ricerca del giusto partner. Qui a New York gli uomini sono oberati di lavoro e per strada non ti rivolgono nemmeno uno sguardo...mi sono sentita spesso a disagio, isolata, persino brutta. Mi sono resa conto che la gente è presa solo dalla smania di guadagnare denaro e non si concede distrazioni. Ho conosciuto persone fantastiche, ma le relazioni sono difficili. C’è un detto tra noi donne: a NY tutti gli uomini sono o già sposati, o psicopatici o gay.
E quindi, alla fine cosa scegli tra la carriera “solitaria” nella “fredda” New York o il calore (senza troppi sbocchi professionali) nel nostro paese?
Tra meno di 10 anni vorrei lavorare tra New York e Los Angeles con qualche tappa italiana, perché no. Sono pronta a partire ovunque mi chiamino, dove il lavoro mi porta io vado.
Prima di tutto la carriera, quindi. Sembri molto determinata…
“Ho persino una visual board, una “lavagna” con rappresentate delle immagini che richiamano i miei obbiettivi. Ci sono scritte come “be happy”, “joy”, “success”, “International movies”, un disegno di me che vinco un oscar e foto di persone con le quali vorrei lavorare per diventare un attrice di successo. È lo screen saver del mio telefono, ed è anche su una tela in camera mia. Ora la vorrei rinnovare, magari cercando qualche immagine sul web che può ispirarmi, per rinfrescarla un po’. Ma bisogna stare attenti ed avere una visone a lungo raggio perché quello che vuoi in questo momento non ènecessariamente quello che può renderti felice in futuro”.
Monica Vallero, tanti sogni, un po' di confusione in testa tra Italia ed America, tra amore e carriera. Tra sogno e realtà.