Tecnologia
November 08 2017
Oreo è un major update, ovvero un aggiornamento sostanziale del sistema operativo. Android 8 promette ben più di una novità a bordo degli smartphone sui quali vedrà la luce nei prossimi mesi, a partire dal 2018. Qui la lista completa.
Chi ha un Galaxy S8 o S8+ può già provare come gira il prossimo sistema operativo, grazie alla beta rilasciata da Samsung nei giorni scorsi. La stessa compagnia l’ha rilasciata in versione ufficiale, attraverso una notifica dell’applicazione Samsung Members, preinstallata sui telefonini più recenti.
Il problema? A ricevere il file da ben 1,4 GB sono solo gli utenti in Corea del Sud, Stati Uniti e Regno Unito, a quanto pare senza troppa distinzione tra modelli con processore Exynos e Snapdragon. La build è la numero G950USQI1ZQJJ.
Se in Italia c’è dunque da aspettare, è già possibile capire in che modo l’OS di mamma Google cambia su S8 e anche su Note8, basato sulla stessa interfaccia Samsung Experience e quindi identico dal punto di vista di funzionalità aggiuntive e menu, con il plus di un pennino con cui interagire in modalità estesa, anch’esso oggetto sicuro di aggiornamenti dal punto di vista software ma ad oggi sconosciuti.
è il fulcro principale dell’interazione con il dispositivo, l’insieme di animazioni grafiche, personalizzazione dei widget e stili che distingue il Galaxy da un telefonino con un Android stock, così come recepito dai produttori da parte di Google. Tutti i top di gamma tendono a dare un proprio tocco al sistema operativo: Samsung, LG, Huawei, Sony, HTC; mentre altri, come OnePlus, tendono a modificare il meno possibile il codice di base, preferendo la velocità di esecuzione a orpelli visivi che non sempre rendono più bello il terminale.
La ex TouchWiz, ora Samsung Experience, diviene certamente più snella e adatta all’Infinity Display di S8 e delle app allungate, ovvero che (finalmente) si adeguano perfettamente al nuovo rapporto tra larghezza e altezza introdotto proprio la scorsa primavera da Samsung e poi fatto proprio dal G6 di LG, dal Mate 10 Pro di Huawei e tanti altri.
Il video postato qualche giorno fa da chi ha provato Oreo beta dimostra meglio di tante parole l’usabilità della Samsung Experience 9.
Ricordate quando Apple ha dato il benvenuto al 3D Touch? La pressione prolungata del dito su alcune app permette di accedere velocemente ad alcune funzioni. Ad esempio, tenendo premuto su Mail si può andare direttamente a una casella specifica o scrivere un messaggio; così come, sul Calendario, c’è l’opportunità di creare un nuovo evento con un solo click. Samsung ha usato con Nougat un approccio simile ma più standardizzato.
Ogni applicazione sulla Home può essere rimossa come collegamento, disattivata, azzerata nel numero di notifiche visualizzate, duplicata se previsto (vale per gli account doppi, su Facebook, Twitter, WhatsApp) o disinstallata. Se finora non esisteva un menu peculiare per alcune di esse, come nel caso del 3D Touch dell’iPhone, Oreo realizza tale possibilità, contestualizzando le voci a seconda dei programmi.
Sempre più in ambito consumer, si fa largo l’utilizzo del cloud. Con Oreo, sul servizio Samsung Cloud potranno essere salvati file di ogni tipo e non solo quelli supportati attualmente, come foto, video e musica. Nel concreto, la nuvola della coreana diventa un concorrente diretto di app più famose, come Google Drive e Dropbox, con vantaggi concreti per i clienti con un Galaxy di ultima generazione, beneficiari di una base di partenza pari a 15 GB di spazio gratuito a disposizione; con 0,99 euro al mese lo storage diventa di 50 GB, mica male.
Appena ci sarà la possibilità, proveremo a fondo l’update di Android 8 Oreo per testare dal vivo i miglioramenti e le eventuali criticità, soprattutto in termini di performance e consumo batteria. Stando alle ultime informazioni, una versione stabile si avrà nelle prime settimane del 2018, inizialmente sulla famiglia S8 per poi approdare anche sul Galaxy Note8.