Televisione
June 28 2018
Se iconico non fosse così abusato, sarebbe l’aggettivo giusto per definire Portobello. Il “programma dei programmi” ideato e condotto da Enzo Tortora - poi ampiamente saccheggiato da mezza tv – resta un super culto e trentuno anni dopo l’ultima edizione, torna in onda. Si scrive reboot, si legge grande scommessa della Rai, che dopo il Rischiatutto e La Corrida riporta in video un altro titolo che ha fatto la storia della televisione italiana. E questa volta ne affida la conduzione ad Antonella Clerici, fresca di addio a La prova del cuoco, che sta per lanciarsi in una delle sfide più intriganti della sua lunga carriera. A Panorama.i tracconta come si sta preparando al debutto, previsto per sabato 27 ottobre.
Antonella, ha quattro mesi per lavorare al remake di Portobello, con i suoi autori e con Magnolia che curerà la coproduzione. Ha già cominciato?
Da diverse settimane. Ora sono nella fase dello studio e per questo sto riguardando con attenzione le puntate e analizzo lo stile di Enzo Tortora. Una cosa l’ho già imparata: era veramente avanti.
In che cosa, ad esempio?
Non si può fare un programma più moderno di Portobello. Tortora aveva un senso del ritmo pazzesco, una grande ironia e sapeva raccontare una storia – anche quella più delicata – con un garbo e una misura che stregavano il pubblico.
Se dovesse spiegare a sua figlia Maelle chi era Tortora, cosa le direbbe?
Le direi che era un conduttore che sapeva arrivare al cuore della gente. Aveva un linguaggio forbitissimo ma non lo ostentava: univa un italiano molto alto a una capacità incredibile di farsi capire da tutti.
La famiglia Tortora, a cominciare dalla figlia Gaia (giornalista di L7, ndr), si è detta molto contenta che sia proprio lei a riportare in tv Portobello. Come la vive questa eredità?
La vivo sentendone tutto il peso. Spero soprattutto che nessuno provi a fare un paragone con Tortora perché sarebbe improponibile. Lui era un grandissimo e un pioniere, io sono io con tutti i miei limiti: mi cimento in questa sfida umilmente e senza spocchia.
Cosa le piace di Portobello?
Mi piace perché è il programma di tutti i programmi e non a caso in tanti hanno poi preso ispirazione da quel format per crearne altri. Qualcosina anch’io di quei programmi li ho fatti anche io, penso ad esempio al Treno dei desideri.
Oltre al celebre pappagallo parlante, quali saranno gli elementi di continuità?
Scenograficamente sarà molto simile. Io vorrei non mettere i grandi led, che si usano molto adesso in tv, nello studio di Via Mecenate dove lo realizzeremo perché si perderebbe un po’ il senso della trasmissione intima. Mi piace anche l’idea di avere le cabine del telefono dove stavano gli inserzionisti: è chiaro che oggi, con il web e i social, sarà tutto più veloce.
Tortora lanciò tanti volti, come Federica Panicucci, Gabriella Carlucci e Alessandra Appiano. Torneranno le telefoniste?
Un post condiviso da @antoclerici in data:
Sì, ci saranno sei bellissime telefoniste, che sceglieremo presto con dei casting: ho chiesto che siano delle belle ragazze ma non volgari - perché non m’interessano le belle statuine - e soprattutto che siano intelligenti. Voglio che sappiano parlare col pubblico a casa, utilizzare i mezzi di comunicazione e che, in prospettiva, possano fare questo mestiere.
Ha già pensato ai suoi look, visto che gioca spesso con la sua immagine abbondando con i lustrini?
(ride) Ovviamente sarà un look più sobrio ma le paillettes ci saranno sempre, sennò il costumista Giovanni Ciacci non mi rivolge più la parola.
Capitolo La prova del cuoco. È vero che sarà la coordinatrice editoriale della trasmissione ora che la condurrà Elisa Isoardi?
Hanno voluto lasciarmi questo ruolo, penso per riconoscenza, visto che è una trasmissione che ho creato io. Ma ho ribadito una cosa a Elisa, che sento spesso e che ogni tanto mi chiede dei consigli: “Vai avanti, non voltarti indietro, questa adesso è la tua trasmissione non è più la mia”. Potrà tenere un certo mood di fondo ma è giusto che la faccia a suo modo. Io ci sarò se ne avrà bisogno.
Nel 2019 farà una seconda edizione di Sanremo Young?
Sì, ma ancora è presto per dire qualcosa. Certamente cambierà la platea di giurati, con degli innesti nuovi. È un programma che sento molto nelle mie corde perché mi piace stare in mezzo ai giovani.
In Rai dissero: “Mai più baby talent” e chiusero Ti lascio una canzone. Sanremo Young è la sua rivincita?
Ma Ti lascio una canzone sarebbe ancora oggi un programma molto forte. Se devo riconoscermi una dote, penso di essere una conduttrice eclettica e non ho paura dei cambiamenti. Questo credo si sia capito.
A proposito di cambiamenti, dopo l’addio a La prova del cuoco si trasferirà a vivere in Piemonte con il suo compagno Vittorio Garrone. Come vive lo spostamento sua figlia Maelle?
Un post condiviso da @antoclerici in data:
Lei è molto contenta. È una bambina che ama le piccole realtà: le ho talmente idealizzato il concetto di provincia, dove sono nata e cresciuta, che anche lei ha imparato ad apprezzarla. Poi andremo a vivere in una sorta di fattoria dove starà sicuramente bene.
Ultima domanda. Ce l’ha un grande sogno?
Scrivere un romanzo. Dico sempre: “Quando avrò più tempo, lo farò”. Per ora non l’ho ancora trovato. Ad esempio adesso devo scappare a registrare il promo di Portobello.