Lifestyle
October 08 2013
La trama è la ricerca del protagonista di una donna da cui si era separato anni prima e di cui non sapeva più nulla. A un certo punto della sua vita aveva sentito il bisogno di ritrovarla per capire cosa le fosse accaduto. E da qui il viaggio per arrivare all'incontro della donna persa e, alla fine, ritrovata.
Ecco come descrive il romanzo Paolo Petroni per l'Ansa: "Antonio TABUCCHI, con questo breve romanzo inedito, che arriva a poco piu' di un anno dalla sua scomparsa e che sappiamo esser stato composto in diversi anni e dettato integralmente solo nel 1996, torna a quella narrativa allusiva e intensa, misteriosa e rivelatoria dei suoi inizi e, in questo 'Per Isabel', si avvertono chiari gli echi di 'Notturno indiano'. Come Roux alla ricerca di Xavier attraverso l'India, cosi' Waclaw-Tadeus percorre buona parte del Portogallo e dei suoi territori, finendo sino a Macao, e, passando per la Svizzera, arrivare sulla Riviera vicino Napoli, seguendo come in un'investigazione poliziesca indizio dopo indizio, ricordo dopo ricordo, le tracce di Isabel, che a un certo punto si disse fosse morta, ma che molti particolari fanno pensare non sia stato vero, ma solo uno strumento per sparire e entrare in clandestinita', nel partito comunista, ai tempi della dittatura di Salazar”.
E, conclude Petroni: ''Tu ti credi di aver compiuto una ricerca per me, ma la tua ricerca era solo per te stesso... non era tanto io che cercavi, ma te stesso'', ma anche ''L'importante e' cercare, non importa se si trova o non si trova''. E cosi' il gioco quasi poliziesco si fa metaforico, esistenziale. Non a caso il protagonista lo definisce la costruzione di un Mandala, cerchio dopo cerchio (incontro dopo incontro, dalla nutrice Brigida alla sassofonista Tecs, dall'ex secondino della prigione politica al fotografo Tiago, un'astrofisica, un prete di Macao, un poeta in preda all'oppio o un lama...) sino a raggiungere la ''conoscenza'', il centro, Isabel, che lo avverte: ''Sappi che il tuo centro e' il mio nulla, il nulla in cui io ora mi trovo''.Il Mandala e' un disegno a cerchi e altre figure geometriche che rappresenta, per i buddhisti, il processo mediante il quale il cosmo si e' formato dal suo centro e, per loro, grazie a un articolato simbolismo consente una sorta di viaggio iniziatico che permette di crescere interiormente. E questo viene da uno scrittore che fa dire al suo personaggio ''ho scritto dei libri, e' questo il mio peccato'' perche' ''avevano una sorta di arroganza sulla realta'''. E qui, cosi', la realta' che e' ben presente nei mille particolari, nella descrizione dei luoghi, di cibi, di odori e persone, diventa continuamente simbolica, mostra di contenere un senso che non e' quello delle apparenze, ma si lega al nostro immaginario, alla nostra cultura, alla nostra letteratura. Un romanzo visionario, lo definisce il risvolto di copertina, ma molto meno di quel che sembra, anche quella e' un'apparenza, che il fondo e' una concreta, e per il lettore anche avvincente, indagine su noi stessi e il cercar di capire chi siamo.